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Bollettino scientifico V01 WAS-Archives ARCHIVED

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19

Anno

Num.

Aprile 1879.

/JIJJS'

I.

1890

h

1.

u

U
REDATTO DAI DOTTORI

DE GIOVANNI ACHILLE, MAGGI LEOPOLDO
ZOJA GIOVANNI
PROFESSORI ALL UNIVERSITÀ DI PAVIA.

XJn.

Editori C.


anno L.

4.

MILANO
BIGNAMI

Editori

e C.

Corso Venezia,

5.

1879.

rl3




>

'

che

si


PUBBLICAZIONI DEI REDATTORI

spediranno a chi ne farà richiesta accompagnata da vaglia

postale per

prezzo relativo (per

il

aggiungere centesimi 3o)

agli

la

raccomandazione postale

Editori

Milano, Corso Venezia,

P.

L Maggi.



C.


TIGNAMI

5.

Lire 2
una

Sull'apparecchio circolatorio degli animali

Studj anatomo-fìsiologici intorno alle Amihe, ed in particolare di

Con una tavola

innominata.



.

.

Cenni sulla storia naturale degli esseri inferiori {infusori).

Con

Intorno

al

e


Con due tavole colorate
singolare della Formica fuliginosa. Con 4 tav.

genere Aeolosona.

Descrizione di

un nido

Balsamo Crivelli.

»

3

»

6

»

4

»

3

»


2

8

tavole e 119 figure





C.

e








Intorno agli organi essenziali della riprodu-

zione delle Anguille, alle particolarità anatomiche del loro apparecchio

escretore genito-urinario, ed alla forma delle loro intestina

Con una tavola

rattere specifico.


come

ca-

Intorno



Studj fatti nel Laboratorio di anatomia e fisiologia comparate della R.

alle cellule del

fermento (hefezellen)

Università di Pavia, diretto dal Prof. L. Maggi, nell'anno 1877
Il

fascicolo contiene le seguenti
P. L.

MAGGI.







.


»

8



»

2

^

memorie:

Intorno all'incistatnenio del Proteo di Guantati (Amphileptus

Moniliger Ehr. di Clap.



1

.........

•—

e

Laeh.)


Contribuzione alla Morfologia delle ^Ampizonelle. Con una tavola.
Sulla natura, morfologica dei 'Distigma. Con figure.
Sull' esistenza dei OtConeri in Italia.

PARONA

e

GRASSI. Animali

che debbono essere conosciuti dagli Apicol-

tori (Vertebrati).






Vi

una nuova specie di 'Dochmins (Dochmins Balsami). Con una tav.

Il topolino delle case

gli alveari.
in avo

Contribuzione allo studio microscopico del miele

\ioni.

CATTANEO.



e

Sovra una rarissima mostruosità osservata

Con una

di aallind.
e

delle sue adultera-'

tavola.

Escrescenza cornea frontale in un Bos taurus. Con una tavola.

Prime ricerche sui Protozoi.

MAGRETTI.

^Alcune osservazioni sugli esseri inferiori d'acqua dolce

e

ma-


rina, fatte nell'anno 1877^

P. ù. Zoik. Ricérche e considerazioni

Con



sull'apofisi

mastoidea e sue

cellule.

figure

Sulle borse sierose, e

propriamente

delle vescicolari degli arti

umani.

Con tavole





Una

varietà del muscolo anomalo dello sterno.

»

4

»

1

...»

1

.

Contribuzione all'anatomia dèi meato medio delle fosse nasali.

Con

Con

figure

.

1 fig.


25




,

Anno

Num.

Aprile 1879.

I.°

1

Bollettino Scientifico
REDATTO DAI DOTTORI

De Giovanni

Maggi Leopoldo

Achille,

Giovarmi

Zoja


e

PROFESSORI ALL'UNIVERSITÀ DI PAVIA.
Abbonamento annuo
»

»

Un numero

5

50

separato Cent.

Un numero

4

Italia L.

Estero »

Si

Ogni numero

L. 1.


arretrtato

stampa in Milano
Num. 5, p.

Corso Venezia,

Esce
li

p.



delle lezioni

Gli abbonamenti si ricevono in Milano dalTEditore, ed
in Pavia dai redattori.

di 16 pag.

è

alTanno, duranteuniversi-

otto volte

corso

tarie.


SOMMARLO
MAGGI: La



Morfologia.

CATTANEO:



DE GIOVANNI:

Cenni intorno

Patologia comparata.
zioni dai Laboratorj.

ai

Rizopodi

— GRASSI: Di
— Insegnamento

Aspirazioni nel metodo della indagine clinica.

— PARONA:


Annotazioni di Teratologia



una insolita sede dell'Oidium albicans.
secondario classico.



e di

Comunica-

Notizie universitarie.

LA MORFOLOGIA
L'intento

morfologia è di mettere sopra una via

della

organismi

scientifica lo studio degli

della conoscenza di questi

anche


i

rivare

varj stadj di
alla

puramente anatomica,

adulta.

ma

e mediante la cognizione

,

ma

tutto

accontenta

si

Tuoi indagare

La morfologia quindi non

solamente degli organismi formati


la

giacché essa non

svolgimento pei quali essi passano prima

forma

loro

,

del

si

di ar-

occupa

anche della loro formazione

della struttura

comprende

degli inferiori,

vera ragione meccanica degli stadj evolutivi dei superiori, perocché


è transitorio negli organismi elevati, ciò che è permanente negli infimi.

Anatomia

che compongono

e

storia dello svolgimento, sono
la

dunque

morfologia; e l'intimo nesso loro,

Gecenbaur, naturale e necessario, giacché

il

passato

è,

non

i

due rami


come

disse

può essere

spiegato che col presente.

Se

gli

anatomici diverranno morfologi, procederà e

la scienza degli organismi.

si

completerà-

L'antropotomia ha uno scopo puramente

pratico: mediante la dissezione e l'analisi

ci

descrive parte per parte-


il


corpo umano, e

come

conoscere quale esso è formato, non

fa

ci

Che se essa

siasi formato.

ci

spiega

dallo stadio descrittivo vuol passare

a quello esplicativo, in allora deve ricorrere alla morfologia; e Y antropogenia di Hjeckel ce ne offre un esempio.

La trasformazione a

cui noi assistiamo è quella d'una scienza ben

più generale, ossia della cognizione della struttura

l'esame


senza escludere

che in generale

dice anatomia, pur studiata col

si

e che riceve la sua vera

da quella scienza che

metodo ascendente,

forma dall'anatomia comparata, vale a dire

dalle descrizioni delle cose, procede alle conclu-

conducono

sioni ultime, a cui

organismi,

degli

loro aspetto esterno; di quella scienza

del


premesse; divenendo infine anatomia

le

che hanno

critica per l'ordinamento delle relazioni

gli oggetti

anato-

mici tra loro. Ben s'intende che, nel concetto generale di anatomia,

son comprese anche

Ora

Anche

minute indagini istologiche.

anatomia tien conto solo d'una parte dei fenomeni organici.

l'

i

le


vari stadj di svolgimento, pei quali

sua forma adulta,

si

un organismo arriva

debbono studiare e conoscere;

e di ciò si

alla

occupa

Vontogenia (embriogenià), ossia storia dello svolgimento dell'individuo;
per conseguenza,

la quale,

davanti la

unisce all'anatomia, tenendo

si

-filogenia, ossia storia dell'evoluzione della specie,


di conoscenza

,

a cui noi non possiamo arrivare

,

se

non

sempre

come meta

col

metodo

storico.

Certamente, dice Gegenbaur, torna più comodo lavorare ali'antica T

puro em-

occuparsi solo di raccogliere materiali, restringersi ad un
pirismo;

ma


valore, se

dia

il

è da osservarsi che tutti questi materiali sono fatti senza

non

si

compongono

carattere della scienza.

in

E

una potente

è una vera scienza; una scienza autonoma,
delle

leggi

generali


ed importantissime

che unisce l'ontogenia

sintesi che alla dottrina

la morfologia, sotto

,

la quale

questo

ha

rispetto,

fatto conoscere

tra cui la legge

meccanica

alla filogenia.

L'incatenamento degli esseri organizzati attualmente viventi con
quelli che si

trovano allo stato


filogenia; la quale

si

fossile,

tradusse la paleontologia nella

ripete nella ontogenia, dando

ciò che la prima produsse in

questa in breve,

un tempo molto lungo, poiché

l'ontoge-


ina, secondo Hìeckel, è

una rapida ricapitolazione

della filogenia colle

leggi dell'eredità per condizione.

Lo scopo a
sempre più

mezzo

la

cui tende, in generale, la morfologia, è di consolidare

grande teoria della discendenza degli organismi

della quale

si

possa abbracciare

la biologia,

al pari

,

per

dell'abiolo-

gia, coli' unico concetto dell'evoluzione meccanica.

Mal

apporrebbe perciò colui, che volendo definire la morfologia


si

si

attenesse semplicemente al suo significato etimologico, che è discorso o

ragionamento

secondo Hìeckel, la morfologia è

delle forme. Invece,

la

dottrina delle forme degli organismi, nel più ampio senso della parola,
ossia la scienza degli interni ed esterni rapporti di

naturali vivi^

è

la

dire

piante ed animali.

conoscenza
il


e la

Lo scopo

spiegazione di

forma dei corpi

della morfologia

organica

questi rapporti di forma, vale a

riconducimento della loro manifestazione a determinate leggi

naturali.

Per

lo studio della morfologia, oltre

a diverse pubblicazioni a parte

ed inserite in pregiati giornali, v'ha un'opera, che dev'essere considerata fondamentale.

opera è quella dell'Illustre

Tale


Dott. Ernesto

ILeckel, Prof, ordinario e Direttore dell'Istituto zoologico dell'Università di Jena, intitolata:

Oenerelle morphologie der Organismen (morfo-

logia generale degli organismi), stampata a Berlino nel 1866, in

volumi.

Il

due

primo dei quali tratta dell'anatomia generale degli orga-

nismi (Mlgemeine Anatomie der Organismen) \\\ secondo, della storia
dello svolgimento generale degli organismi
gescliicìite

der Organismen).

Una

tanti pagine raccolte in questi

tuna per

la diffusione dei


(Mlgemeine Entwiclielungs-

traduzione in italiano delle impor-

due volumi, tornerebbe molto oppor-

nuovi concetti morfologici.

Giornale destinato appositamente all'anatomia e storia dello svolgimento, è quello

di

un

altro illustre Dottore germanico, Carlo (jegen-

bauk, Professore ordinario e Direttore dell'Istituto anatomico dell'Università di Heidelberg, edito a Leipzig col

JahrbucJi (Annali morfologici);

ed

il

il

cui primo articolo tratta del

cui


nome

di:

MorphologiscJies

primo volume data dal 1875,

posto

e della significazione

morfologia. In esso dice anche, che invece di considerare

la

della

morfo-


come un ramo parallelo alla fisiologia
modo che amendue siano subordinate alla

e coordinato con essa,

logia

in


come una parte

derarla

biologia,

della fisiologia, perchè

funzione della materia, e quindi non

si

anche

E

noi aggiungiamo che,

fisiologica

essendo

la dottrina delle malattie,

tosto

riconosce la neccessità che anche la patologia

si


morfologica.

Così che

può sottrarsi

al

non

forma è una

deve dimenticare nella trat-

funzione morfologica.

tazione

la

può consi-

si

la

altro che

una


fisio-patologia,

debba essere

nessuno dei rami della biologia attualmente

nuovo indirizzo morfologico.
Prof. Leopoldo Maggi.

ASPIRAZIONI NEL METODO DELLA INDAGINE CLINICA
PRELEZIONE
del

Dott.

ACHILLE DE GIOVANNI.

Prof. Ord. di Patologia generale nell'Università di Pavia, comandato in quella di
per l'insegnamento e la direzione della Clinica medica.

Onorandi
Se mi mosse

il

Colleghi,

Padova

Giovani Egregi.


genio naturale a preferire tra

le

carriere universitarie

quella della medicina, a fare de' morbi e della loro cura

il

peculiare ob-

bietto de' miei studi, ed agognare la non facile missione di professarne
nelle pubbliche scuole, nell'ora di

assumere l'ambita responsabilità non Vi

saprei dire, umanissimi Signori,

quale

mi occupi più fortemente,

se la

gioja o la trepidazione.

E per


verità, intanto che da

un

lato

mi sgomenta

il

pensiero, che da

questo seggio insegnarono uomini valorosi, dal Concato mio illustre maestro,

al

venerando Pinali insino all'immortale Morgagni,

ripercote ancora in questo recinto sacro alle scienze,

di cui l'eco

dall' "altro

si

la fede

nella discrezione ed indulgenza vostra, la solennità del luogo e della cir-


costanza, m'accendono di giovanile entusiasmo.

Entusiasmo non solo giovanile,
volta mi trovo

nime voto

io

ammesso

riconosco

l'

alla

ma

presenza

nuovo; conciosiachè per
di

alto ufficio che

Onorandi

mi


fu dal

la

prima

Colleglli, dal cui una-

Governo

confidato.


Tollerate dunque che, seguendo l'impulso dell'animo, io rivolga a Voi

mio primo saluto

il

e Vi manifesti la



ed insperata dimostrazione onde
geste coraggio a battere,

vagheggiata carriera

ed


;

collo
io

mia riconoscenza per
piaciuto onorarmi.

sguardo

mi aggiun-

splendide tradizioni, la

alle

fiso

spontanea

la

— Voi

trarrò dalla stessa Vostra ospitalità novello e

più gagliardo impulso a coltivare con intelletto d'amore quella branca delle

mediche


discipline che di glorie insigni abbellì questo Ateneo, e finché re-

sterò tra Voi associerò alle Vostre, quali che sieno, le forze del mio inge-

gno per progredire unitamente

A

nella ricerca del Vero.

Voi pure, elettissimi giovani, desiosi di studio e di utile fama,

saluto. Crescendo alle speranze del paese, all'onore del

nome

mio

il

italiano,

Voi

avrete già misurata la grandezza degli obblighi che V'incombono e fermato
il

proposito di assolverli.

Ed ora


lasciate, Colleghi

e Studenti,

che

in

questo primo nostro con-

vegno, in omaggio a vetusta e civile costumanza, affidato alla vostra cortesia, io Vi trattenga,

come che

spoglio di

pompe,

mio

sullo indirizzo del

insegnamento, cennando a quella perfezione del metodo nelle cliniche

in-

dagini eh' è nell'avvenire della scienza, verso cui dobbiamo volgere l'opera
nostra.


Solevasi un tempo, in occasioni consimili a questa che

ci raccoglie, tras-

correre a volo sulla storia della medicina, per segnalarne l'epoche più

memorabili,

gli

uomini più

illustri e

discuterne

i

sistemi

filosofici.



Era

questo un tributo di doverosa onoranza ai nostri maggiori ed insieme un

modo opportuno, per


indicare le basi di quel sistema che intendevasi di

professare.

Quando

la nostra scienza stringevasi

d'amichevoli nodi colle naturali,

perchè più vittoriose queste nella via del progresso sottratto avevano
natura leggi e

alla
tutti

i

fatti

onde potevano giovarle,

toni e dimostrando anche colla storia

la scienza d'Ippocrate e di

il

si


venne proclamando

in

nuovissimo verbo per cui

Galeno doveva divorziare dalle

filosofie

nebu-

lose e vane.
Il

perchè preludendo alle nostre conferenze potremmo sciogliere un

inno al connubio indissolubile della scienza nostra colle sorelle, e toccare

ad una ad una

le

preziose conquiste fatte nel

rienza e ammirare

i

vasti orizzonti che


si

campo comune

della espe-

distendono innanzi a noi e verso

cui ci sospingono vaghezza di maggior sapere e genio umanitario.

Ma

non sono

io forse tra gli eredi di quel

sommo

che

,

seguace sempre


della filosofìa sperimentale, rigorosamente l'applicava alle

pline e la


sanciva dettando De sedibus

Quando Morgagni nel 1712 leggeva

et causis

mediche

disci-

morborum ?
da questa mede-

la sua prolusione

sima cattedra, illustrata innanzi dal Valli snieri, consigliava, che il giovane
matematiche prima di
si erudisse profondamente nelle scienze naturali e
lo studio

intraprendere
tare

dell'anatomia, e solo più tardi

i

hile'allo studioso della

si


recasse ad ascol-

onde intendere come da questa fosse

predicatori di filosofia,

Natura averne

possi-

profitto e applicazione.

(Continua).

INTORNO

RIZOPODI

A.I

CENNI DI

GIACOMO CATTANEO
addetto al Laboratorio di Anatomia e Fisiologia comparate della R. Univarsitì di Paria.

Rizopodi,

I


piede),

7zoSòg,

o

animali

sono

piedi radiciformi

coi

in esso,

codiche, dette pseudopodi o falsi piedi (da
piede); espansioni varie

-di

momentaneamente

licea,

'

/?"£«,

radice


o

falsità

e

ttous,

forma, di larghezza, di lunghezza, e che'

permanentemente

di altri è difeso

e

n-ou?,

quali

i

pos-

parecchie espansioni sar-

-irCioos,

ramificate.


alcuni Rizopodi è nudo, ossia privo di copertura

protoplasma

da

microrganismi protoplasmatici nucleati,

sono emettere dal loro corpo, e ritirare

strano

(

Il

o,

si

mo-

protoplasma

membranosa

da una copertura calcarea

noSóg,


o rigida;

raramente,

di
il

si-

secreta dagli esterni strati sarcodici, oppure è difeso dalla incrosta-

zione superficiale di corpi stranieri;

il

protoplasma

di altri infine è difeso

e sostenuto

da uno scheletro piuttosto complicato, esterno o interno, ge-

neralmente

siliceo, e

talora composto d'una particolare sostanza organica.


La forma generale del corpo è varia, spesso globulare varia pure è la
forma e vario il numero dei pseudopodi, e la loro disposizione rispetto alla
;

massa protoplasmatica; spesso

I

Rizopodi

si

si

dipartono da essa come raggi da una

possono dividere in quattro ordini, cioè: Lobosa ,

sfera..

Tliala-

mophora, Heliozoa, Radiolaria.


ordine. Lobosa (Carpenter)

— così detti pei"

la


forma dei loro pseu-

dopodi lobati o digitiformi; chiamati anche Amoebina, Infusoria rliizopoda^
Protqplasta.
I

.

.
,

Lobosa sono organismi composti dLuna, sola

cellula, e

raramente

dal-


l'aggregazione di parecchie cellule

guscio di varia figura;
cioè per

mezzo

;


sono talora nudi, talora coperti da un

muovono per mezzo

si

di pedicelli lobati o lobopodi r

di espansioni ottuse, digitiformi, spesso ramificate, le quali

vengono emesse da varj punti della superficie
nella massa protoplasmatica.

pseudopodi

I

possono essere riassorbite

e

granuli alimentari vengono circondati dai

e introdotti nell'interno della cellula.

protoplasma

Il

è.


per

lo

più differenziato in uno strato esterno o esoplasma, jalino, senza struttura
e alquanto consistente, e in

uno strato interno o endoplasma, opaco, gra-

nuloso e molle, che contiene una o più vescicole contrattili o vacuoli pulsanti,

ed uno o più nuclei, con o senza nucleolo. In alcuni Lobosa, tra

plasma

e l'endoplasma, formasi

tiene la vescicola contrattile.

un terzo

La riproduzione

l'eso-

mesoplasma, che con-

strato, detto


per

è asessuale,

segmentazione, raramente per gemmazione o per formazione

lo più

per

di spore.

I

Lobosa vivono generalmente nell'acqua, raramente entro terra, o parassiti
entro altri organismi.
Essi

si

dividono in tre sottordini, cioè

Lobosi nudi o Gymnólobosa e

in

Lobosi con guscio o Thecolobosa.
Ai Gymnólobosa o Lobosi nudi (da yvpyòs, nudo e

partengono molti generi e molte specie;

questo gruppo di Rizopodi,

ma

quanto in tutti

>o/3ós, lobo),

ap-

noi ci limiteremo, tanto' in

gli altri, di

cui

si

parlerà in

quest'articolo, a citare solo generi e specie che facilmente si possono tro-

vare nelle acque italiane,
avesse

il

e ciò allo

scopo di render più facile, a chi ne


piacere, la verificazione per osservazione propria di ciò che ab-

biamo detto

e

verremo dicendo. Le specie

che appartengono

italiane

Gymnólobosa sono YAmoeba princeps Ehr., YAmoeba radiosa Ehr., VA.
fluens Ehr., VA. verrucosa Ehr., VA. Lieberhuhnia Maggi, e

il

ai

dif-

Podostoma

fìligerum Clap. e Lachm.

Ai

(da Qfim, custodia


Thecolobosa o Lobosi con guscio

appartengono YArcella vulgaris Ehr., VA. viridis Perty,
patella C. e L.,

la

Bifflugia aculeata

Monothalamia Rhizopoda
e varie

di

Hertwig

Ehr.,

e inoltre,

e Lesser, la

la

e >o/3ós, lobo),

Pseudochlamys

corrispondenti


Microgromia

ai

socialis Hertio.

Euglypha.

2° ordine.

Thalamophora (Hertwig)

guscio singolo o multiplo

— così

detti

(da Scò&poq, camera

e

perchè coperti da un

yépw, portare); chia-

mati anche Acyttaria o Reticularia.
I

Thalamophora sono organismi, che,


constano

di

un

sincitio

(aggruppamento

in stadio di

di cellule), o

completo sviluppo,

corpo protoplasmatico


semovente, formato
il

parecchie cellule, con parecchi nuclei; raramente

di

corpo é unicellulare e contiene un solo nucleo. Dalla superficie del pro-

toplasma irradiano numerosissimi e

ramificano e

comozione,

si

di essi nel loro interno

digeriscono.

li

tigura.

I

sottili

di rete.

pseudopodi

Il

filiformi,

i

poiché


i

lo-

talamofori introdu-

corpuscoli organici

esterni e di

sempre circondato da un guscio,

sincitio è

quali si

i

Questi pseudopodi servono alla

alla sensazione e alla nutrizione,

cono per mezzo
poi

modo

fondono a

varia


di

pseudopodi escono o da una sola grande apertura o da numerosi

o finissimi forellini del guscio,

raramente

di calce e

di

silice

il

quale per lo più è composto di carbonato

o di sostanze organiche. La riproduzione è

asessuale, generalmente per segmentazione o per

per formazione

di spore.

gemmazione, raramente

La maggior parte dei llialamqphora vive


acque del mare, pochi vivono

nell'

acqua dolce

fondo; pochi nuotano alla superficie;

;

nelle

quasi tutti strisciano

pochissimi sono immobili,

e

sul

fissi a.

qualche sostegno.

Thalamophora

I

si


dividono in due gruppi, secondochè presentano o no

sottili fori del guscio, e

precisamente

si

possedenti una sola grande apertura) e Foraminlfera (prov-

cottili fori e

Imperforata appartengono due sottordini,

visti dei fori). Agli

cioè,

stegla e

i

Polystegla; ai Foraminlfera due altri sottordini, cioè,

lamia e

i

Polythalamia ; onde son quattro


l'ordine dei

sottordini,

i

gli

Morio-

Monotha-

i

in cui è divisibile

Imperforata monostegia, cioè

ad un solo foro e ad un solo guscio- (da

fori

i

Thalamophora.

Monostegia (D'Orbigny) o

I


solo,

/*óvo;,

Talamo-

i

e ó-éy/i;

mera), hanno un guscio uniloculare, denso, non forato come un cribro,

avente una sola grande apertura a un polo
ture

ai

due opposti

JSquamulina laevis

un

poli. Vi

S.,

la


solo

foro

e

dell'asse,

appartengono, la Gromia ovlformls

gli

Imperforata polystegla,

a parecchi gusci (da

sola grande apertura all'estremità della

I

la Mlllola vulgaris Duj., la

fori

ttoXu;,

cioè,

molto,


e

e

i

Talamofori ad

camera),

,

cribro, con

Foraminlfera monothalamia

ad un solo guscio (da

una grande apertura a un polo

partengono varie specie, fra cui

i

oréyri

una

camera più giovane. Yi apparten-


la

dell'

,

cioè

i

e

5a),«^o;,

piccoli fori

come un

póvos,

camera), hanno guscio uniloculare, forato da molti
cribro, con

Leicl., la

Lituola nautilodes, ecc.

Monotltalamia (M. Schultze) o

Talamofori a molti


ma

raramente due aper-

hanno un guscio multiloculare, denso, non forato come un

gono

ca-

Comuspira planorbis.

Polystegla (Haeckel) o

I

i

dividono in Imperforata (privi dei

solo,

asse longitudinale. Vi ap-

Orbulina universa.

(Continua)-



ATVIXOTAZIOIVI
DI

TERATOLOGIA E

DI

del Dott. Prof.

PATOLOGIA COMPARATA
CORRADO PARONA

Assistente al Museo e Laboratorio di Anatomia e Fisiologia comparata
della R. Università di Pavia.

Iitendo con queste annotazioni far conoscere alcuni interessanti casi
Il materiale in parte mi venne offerto dal
Museo e Laboratorio di anatomia e fisiologia comparate della R. Uni-

-occorsimi in varie circostanze.

versità di Pa-via ed in parte da doni di alcuni amici, esperti raccoglitori
cose naturali , il cui nome non dimenticherò di palesare a tempo op-

•di

portuno, rendendo loro così pubbliche grazie.

I.


Caso di albinismo nella Cinciarella.
Le esortazioni ed

i

voti che fecero e

vanno facendo

tutti

coloro che

trattarono l'interessante argomento dell'albinismo negli animali e segna-

tamente negli
descrizione

di

uccelli

,

mi spingono a

un importante caso

far noto ai


di

lettori del

Bollettino la

anomalia albinica nella Cinciarella

(Cyanistes coeruleus).

Non ignoro che

smo

già parecchi distinti autori parlarono di casi

nel genere Partis non solo,

ma

anche nella specie cerulea

d'albinix
),

come

non ignoro che con questo mio caso non potrò aggiungere, alcun che

nuovo


all'intricata e

damento

non per anco risolta questione della genesi e

di sifatta alterazione.

È per quest'ultimo

riflesso

scrizione del caso, senza fare

Chi del resto fosse
fine di

:)

vago

che mi limiterò quindi ad una semplice de-

commenti o considerazioni
di approfondirsi nell'

di sorta.

argomento, troverà in


queste righe un elenco bibliografico di lavori, più che sufficiente

ad appagare
La

di

dell'an-

la sua lodevole curiosità.

Cinciarella

Altura,

che passo a descrivere fu presa nell'ottobre 1878 ad

Willemoes Suhm, Cornalia, Maestri, Prada

Ir.

elenco bibliogr.


10

Auzate (lago d'Orta), dove era stata segnalata da una diecina
mi fu donata dall'amico mio carissimo Ugo Migliavacca, medico
quale mi fu altre volte generoso di simili doni, per


il

tissimo e sono

lieto di qui rendergli

La cingallegra turchina

pubblicamente

le

il

che

di giorni
in

gli

e

Gozzano,
sono gra-

meritate grazie.

(attenendomi nella descrizione a


in discorso

quella adoperata dal Prof. Cornalia pel suo caso, onde ne risaltino meglio
le

differenze e le simiglianze) presenta

i

seguenti caratteri:

Becco, piedi ed unghie di color cinerino tendente un po' al piombo-rossiccio; occhi rossi.

fascia della fronte e del vertice ed

La

i

lati

come

del capo sono bianchi

nel tipo normale; di un bellissimo giallo è rimasta tutta la parte inferiore
del corpo;

pur


il

petto, l'addome,

i

come

fianchi,

nelle solite cinciarelle, sono

gialli.

Invece tutte

le

penne azzurre del vertice,

e del gozzo, la striscia

il

nero azzurrognolo della gola

nera cerulea che oltrepassa l'occhio e

si


estende sulla

nuca, calando ai lati del collo per allargarsi in quella del gozzo, le penne delle
scapolari, la

macchia azzurra del mezzo dell'addome, l'azzurro nerastro

delle ali e l'azzurro delle grandi copritrici sono divenute,

non

di

purissimo come nei casi del Cornalia, del Maestri e del Prada,


un color nericcio sbiadito tendente

remiganti e delle timoniere, nonché

un bel color

caffè e latte, ossia di

il

al fuliginoso;

un bianco


ma

bensì

mentre l'azzurro

delle

nero delle penne della coda sono

una bella tinta



isabellina.

color verde giallastro del dorso fu sostituito da un giallo, che è però

Il

più oscuro del giallo zolfino del petto, dal che nasce spiccato contrasto.

Da questa rapida

descrizione

si

può scorgere


di

quanto differisca

il

mio

caso da quello dei preaccennati autori.

La cingallegra

ma

Auzate non ha

di

la tinta albinica perfetta degli altri,

invece presenta un impallidimento più o

meno marcato ed una

razione negli svariati colori, di cui vanno adorni

i

alte-


suoi congeneri normali,

senza che vi sia stata una completa decolorazione. Sarebbe un albino in

uno stadio ancora poco avanzato

e quindi in

uno stadio

di passaggio dallo

stato normale al vero e completo albinismo.

P. Lanfossi,
e di

una

arti.

G.

Tom.
Y.

Sovra l'albinismo e melanismo d'una varietà

Fringilla cisalpina, ecc.

II,

nuova

(Giornale del

I.

R.

Istit.

di

Loxia

Lomb.

curvirostra

di se. lett.

ed

serie, 1850).

Frauenfeld,

Ueber Farbenabweichungen bei Thieren (Verhandlungen


des Zool. Bot. Vereins in Wien, voi.

III,

1853, Sitzungsb).


IT

W.

J.

v. Miiller, Des changements qui s'opérent dans la coloration des oiseaux.

(Revue et Magasin de Zoologie,

ser.

II.

tom.

VII. 1855).

A. v. Pelzen, -Ueber Farbenahànderungen bei Vògeln (Verhandlungen

Wien,

k. k. Zool. bot. Gesellsch. in


voi.

XV,

des

1865; Abhandl. p. 911).

Altura, Leucismen mùnsterlàndischer Vògel (Zool. Garten, VI. Jalirg. 1865.

Willemoes Suhm,
Garten

Hamburger Museums (Zool.

VI. Jahrg. 1865).

Des diverses modifìcations dans

Vict. Fatio,

plumes

Die Albinosunter den Vògeln des

(Mém. de

la


Soc.

les

formes

et

coloration

la

des

de Genève, tom. XVIII,

de Phys. et d'Hist. nat.

part. 1866).

2.

V. v. Tschusi, Notizien ùber Farbenvarietàten bei Vògeln (Verhandlungen des
k.

k

Gesellsch.

E. Cornalia,


Wien,

ital. di se. nat., voi,

P.

Pavesi

,

voi. XVII. 1867, abhand).

Sopra due casi

albinismo

di

negli uccelli

della Società

(Atti

X, pag. 449. Milano, 1867).

Su alcuni

uccelli albini osservati


Lugano nel 1869 (Atti

a

della

Soc. Ital. di se. nat. voi, XII. pag. 649).

A. Maestri, Osservazioni intorno all'albinismo ed
raccolti nell'Agro pavese

(Rend. del R.

Istit.

Lomb.

al

melanismo

di diversi uccelli

di se. e lett., voi. IV, .fase.

17 e 18. Milano, 1871).
E.

Berinzaghi ed E. Lanza,


R. Università di Pavia

(Studj

Sopra alcuni albini del Museo
nel

fatti

Laboratorio di

Pavia, sotto la direzione del Prof. L. Maggi: fascio.
T. Prada,

Avifauna della Provincia

tuto Tecnico di Pavia;

Anno

II,

di

Pavia

1.

Zoologico dell*


St. nat. dell'

Univ. di

1875).

(Annali scientifici

del R. Isti-

1876-77, pag. 52).

Pavia, Febbrajo 1879.

DI UN' INSOLITA

SEDE

DELL'OIDIUM AL3ICANS
(

Siringospora Rofoinii Qu.)
DEL DOTT.

Addetto

al

CSM A® SI B.


Laboratorio di Anatomia e Fisiologia comparate della R. Università di Paria,

per

il

perfezionamento.

Nel gennajo scorso, all'Ospedale Maggiore di Milano, moriva, dopo la

degenza

di

due giorni, un ragazzino brianzolo per Ernia Inguinale Destra


operata

Strozzata,

mica s'incontrava

Avendo
nelle

coli'

io


il

come

Erniotomia. Erasi notato,

sintomatologia,

meteorismo e vomiturazione. Sulla tavola anato-

dolori ventrali,

stipsi,

reperto della peritonite diffusa.

completato l'autopsia per ricerche parassitarie, nelle narici,
nella faringe

cavità nasali,

(parti respiratorie)

e nella laringe,

mi colpirono l'occhio delle strisce e delle macchie gialliccie che spiccavano
campo biancastro della mucosa. Strisce e macchie nella cavità nasale
e Qelle narici erano più numerose che altrove.


sul

Le macchie variavano

di

ampiezza, da piccole lenti a centesimi com-

muni: del pari le strisce non erano fra loro uguali: alcune erano larghe
appena l mm altre perfino 5 mm alcune lunghe 1?2 cm., altre perfino 2 cm.
:

,

Strisce e macchie presentavansi

zarro.

Formavano un legger

mente staccavansi
ed agevolmente

in

forma

qua

di bendelli e di


dilacerabili.

mucosa: con una pinza

bizfacil-

membranelle. Erano assai molli

esame microscopico

L'

modo

là confluivano in

isolate,

rilievo sovra la

un preparato

di

di

dilacerazione in liquido indifferente rilevava: 1° cellule epiteliali dei vari
strati


normali od

dell'epitelio

infiltrate

di granuli

nerastri oneri; 2°

granulazioni adipose, albuminoidi; 3° corpuscoli nerastri o neri, svariatissimi

forma e d'ampiezza;

di

gran quantità.

I

delimitati nei

loro contorni;

miceli erano

erano largi 0, 002 mm
lunghi

da


0, 08



mm

mente rotondati o a
ovale dopo

I

il

miceli

1

(tubi

sporiferi)

stati

però con molte oscillazioni

,

0,


04

mm



clava, cioè, con

0,

008 mm

—2—

.

e

spore,

in

senso, nettamente

vario

dritti o curvi in

dopo d'essere


24 ore in glicerina,
in

uno stesso tubo,

Terminavano o semplice-

una forma molto simile ad una spora

d'essersi alquanto assottigliati:

giante seguivano




a qualche estremo rotondeg-

3 spore disposte in serie lineari.

miceli non apparivano né sepimentati, né ramificati: qualvolta eran sparsi

granulazioni. Delle spore alcune erano tonde, altre elittiche: nelle tonde

diametro variava da

0,

0042 mm a


0,

002 mm





0,

0025 mm

:

nelle elittiche



il

massimo diametro oscillava fra 0,008 mm
0,0048 mm il minimo
0,006 mm
mm
mm
mm
fra 0, 005
e 0, 004
Tanto queste, quanto quelle avevano

0, 003



margini

netti,

rifrangevano fortemente la luce e qualvolta racchiudevano

uno o più granuli non

Forme

di

:

.

di spesso mobili.

Erano

in gruppi; di

rado allineate.

Leptothrix, Bacterium lineoìa e termo, che sono quasi costanti


commensali del mughetto

alla cavità boccale,

Dove non eravi materia

giallastra, io

mancavano

non trovai che

nel caso presente.
in alcuni punti dei

gruppi di spore senza o con rarissimi miceli. Nella cavità boccale masse


13

enormi

di

forme

di

Leptothrix : fu negativo


reperto nel resto del tubo

il

digerente, nella trachea, nei bronchi e negli alveoli polmonari.

Alcuni giorni dopo, aiutandomi

dapprima nel bicromato

stati

che

verificato

le

ciale dell' epitelio

i

sottili

sezioni

verticali

miceli


Non potei constatare una

nel medio.

ferazione nel tessuto sottomucoso e nelle glandole mucose,
vasi. In

nessun luogo trovai traccia

Come complemento

dei

pezzi

ho

erano abbondanti sopratutto nello strato superfi-

spore

ed

con

potassa e passati da poi nell'alcool,

di

di


mio inaspettato reperto
curante e feci interrogare

di

suppurazione o

proli-

nonché nei

di catarro.

questa descrizione, accennerò che a proposito del
delle vie respiratorie, interrogai l'egregio

medico

venni a sapere che, vita

la famiglia del paziente; e

durante, non erano stati notati sintomi nasali, boccali, faringei e laringei.

Fin qui

i

fatti:


passiamo ora- ai commenti.

Si tratta di un'alterazione
si

cadaverica

parò davanti. La mia risposta
1° L'

fu

?

Ecco

la

prima quistione che mi

negativa per

le

seguenti ragioni

autopsia era stata fatta appena 26 ore dopo la morte, ed

il


:

ca-

davere aveva subito appena lievissime alterazioni;


che

il

La stagione era rigidissima ed

il

cadavere era congelato; è noto

freddo è sfavorevole alla vegetazione dei funghi



Per tanta proliferazione

concedere uno spazio

di

di miceli e di


tempo superiore a 26

*);

spore mi sembrava dover
ore.

(Continua).

COMUNICAZIONI DAI LABORATORI.
Dal Laboratorio di anatomia e fisiologia comparate della R. Università di Pavia.

INTORNO

AI PROTISTI

DEL MANTOVANO

Le acque del Mantovano, a quanto mi consta, non furono ancora esaminate da alcuno, per conoscere quali organismi inferiori esse alberghino;
ed egli è perciò che, incoraggiato dal consiglio e dall'esempio del chiariss.
Prof. Maggi, mi accinsi all'osservazione ed allo studio loro nel suo Laboratorio, ove già i mìei amici Cattaneo e Magretti fecero, il primo, le suei)

Secondo sperienze

di

Quiuquad (Arch. de phys. Notw. Il^ech.,
Oidium Albicati* non germinerebbero.

«otto dei io C-i le spore deìV


ecc.,

pag

291,

18


11

accurate ricerche intorno ai Protozoi, specialmente viventi nelle acque di
Milano; ed il secondo, in quelle della Sardegna.
Raccolsi alla metà di marzo le acque da varie località attorno a Mantova, e precisamente dal lago Superiore, e da fossati e stagni fuori porta
Pradella e porta Pusterla, ad un'altezza prossimativa di 20 m sul livello
del mare.

Le osservazioni ripetute nei primi giorni non furono, a dir vero, molto
né poteva essere altrimenti, se si considera che la bassa
temperatura non permetteva a molti embrioni, che si scorgevano nel
campo del microscopio, di svilupparsi. Si poteva però prevedere fin
d' allora che da essi si sarebbero svolte più tardi varie forme di Flagellati e Ciliati, come infatti avvenne, coli' innalzarsi della temperatura.
Le acque che risposero meglio alle mie ricerche furono quelle raccolte
fuori porta Pusterla, specialmente riguardo al numero d'individui d'una
stessa famiglia.
Contribuirebbe a ciò il fatto d'essere esse ad una altezza
minore sul livello del mare di quelle di Pradella, dall'essere in genere
più stagnanti, e dall'avere in sé disciolta molta materia organica, recanincoraggianti,






?
Di mano in mano che crebbe
temperatura, il piccolo e meraviglioso mondo, ch'io in una goccia
d'acqua sottoponeva alla mia osservazione, s'andò animando ogni di più;
il benefico soffio primaverile esercitava la sua influenza anche sui Protisti,
richiamandoli a vita novella, e quindi le osservazioni mi riuscivano più
facili e numerose, Giova però notare che la stagione più atta a tal genere
di studio è l'estiva; la fauna, al pari della flora, ha d'uopo di luce e calore. Le acque da me esaminate erano ricchissime di alghe, tra cui si notavano in particolar modo le Desmidiee; sono molte di esse che offrono
-abitazione e, talora, anche nutrimento a moltissimi Protozoi, i quali ne

dosi colà le lavandaie a ripulire le biancherie
la

ritraggono qualche volta le colorazioni.

Quanto

alla classificazione di questi esseri

,

mi sono attenuto a quella

recente indicata da Haeckel nel suo libro: Das Protisienreich, come
quella che meglio mi parve rispondere agli ultimi risultati della scienza;
benché, per le sole Bacillarie, abbia seguito la classificazione di Rabenhorst)

di

(Die Siisswasser-Diatomaceen.



Bacillarien).

Siccome le mie ricerche continuano ancora, così mi limiterò ad esporre
quanto finora mi fu dato osservare, e cioè BACILLARIE Rab. Pam. Melosiree
Cocconema gibbum
Melosira Underiana (Porta Pradella)
Fam. Cymbellee
Ehr. (Porta Pusterla)
Navicula ippocarnpus (P. PraFam. Naviculacee
moltissime
Navicula viridula (P. Pusterla)
della)
Fam. Fragillariee
MONERA
varietà fra le quali Diatoma vulgaris Ehr. ( P. Pusterla ).



:








Hsech. Orci.

Tachymonera

dominanti: Bacterium termo Buj.,

— Amoeba radiosa




.

.

.





Moltissime specie, fra cui preYibrio bacillus Duj., abbondantissimi
L0B0SA Carp. Ord. Gymnolobosa Heck.

o Scizomiceti

questi in tutte le acque osservate.








Da principio quest' ameba
( Lago Superiore )
presentava un solo pseudopodo, quindi due, e successivamente tre, quattro,
Aiierb.


15

talché infine accrescendosi in numero, assumevano l'aspetto di raggi paronde l' aggettivo radiosa.
FLAGELLATA Ehr. Ord. Nu-



tenti dal corpo,

•doflagellata Heck.

— Euglena

viriclis

(Lago Superiore e P. Pusterla.)

— È assai


facilmente riconoscibile per la sua caratteristica, vale a dire un punto rosso
vivo che risalta di mezzo al verde di tutto il corpo. Mi fu dato osservarla
in varii stadii, quali:

nuotante liberamente, contratta nuotando, e contratta

— Poi: Monas lens (Lago Superiore) — Monas guttula
— Monas attenuata (Lago Superiore) — Cercomonas acuPusterla) — Eranvi inoltre moltissime altre Monadi che non
Ord. Holotricha (Stein.) Colpoda
di classificare. — CILIATA
Pradella) — Paramecium
Pusterla) — Paramecium viridis

porta oggetti.
(Lago Superiore)
sul

minata

mi

(P.

riuscì

,

I.


Milli.

ciicullus (P.

(P.

Aurelia che viddi abbondantemente in tutte le acque esaminate.
Mi sono cadute sott' occhio molte altre forme di Protisti in istadio di
sviluppo, che naturalmente non ho azzardato di determinare, preferendo
attendere che essi compiano la loro evoluzione coH'inoltrarsi della primavera; poiché nulla può tanto facilmente trarre in inganno quanto gli
stadii intermedii di esseri semplicissimi.

Queste mie prime osservazioni, furono eseguite alla temperatura, circa,
di centig. 12, 9.

Giuseppe Norsa.
(Studente in Medicina e Chirurgia).

INSEGNAMENTO SECONDARIO CLASSICO.
mento del corso secondario classico ed
liceale, fatta dal Prof.



La proposta

di

nuovo ordina-


in particolare dell'esame di licenza

Pietro Molinelli, è stampata sul giornale di Padova

mattino, anno XIV, N. 73, venerdì 14 marzo 1879.)
Si sa anche che l'attuale Ministro vuole introdurre, in questo insegnamento, delle riforme. Vedremo su quali basi esse saranno fondate, e se tra
esse ci sia quella importantissima dello sviluppo cerebrale del giovinetto

,{ediz. del

.in

relazione ai postulati della fisiologia.

NOTIZIE UNIVERSITARIE
1° LABORATORI PARTICOLARI DELL'UNIVERSITÀ DI PAVIA. Passando in rivista
Laboratori delle Università del nostro regno, troviamo di segnalare agli
studiosi due Laboratorj che finora non esistono che all'Università di Pavia,
cioè, il Laboratorio crittogamico diretto dal Prof. Santo Garovaglio; e quello
i

«di

Istologia, diretto dal Prof. Camillo Golgi.


16
2° CORSI L1BEBI A TITOLO PRIVATO, E CON EFFETTI LEGALI ALL'UNIVERSITÀ DI
PAVIA. Nella facoltà di giurisprudenza, vien dato il corso di Critica legale
dal Prof. Cesare Cattaneo; e quello di Diritto canonico dal Prof. Rucellati.


Nella facoltà di Filosofia e Lettere, il Prof. Rota insegna lingua tedesca;
ecl il Prof. Lazzarini, Etica Razionale. Nella facoltà di Medicina e chirurgiail Prof. Maggi ha introdotto un nuovo corso, quello di Protistologia medica,
per trattare con estensione le questioni riferentisi agli organismi inferiori
considerati come cause di malattie, particolarmente dell'uomo.
3° ATTIVITÀ SCIENTIFICA DEL PERSONALE INSEGNANTE, E DEGLI ASSISTENTI E
STUDIOSI ADDETTI AGLI STABILIMENTI DELL'UNIVERSITÀ DI PAVIA. Quantunque le
pubblicazioni non bastino da sole per misurare l'attività scientifica del personale insegnante od addetto all'insegnamento, poiché anche le lezioni hanno
la loro parte integrante; pure le prime ne sono un dinamometro. Ed esse
si trovano nel Cenno storico della R. Università di Pavia (Pavia, Tip. succ
Rizzoni, 1873), nell' Annuario della R. Università di Pavia per l'anno scolastico 1875-76 (Pavia, Tip. succ. Rizzoni, 1876), ed in quello
er l'anno scolastico 1878-79 (Pavia, Tip. succ. Rizzoni. 1879). — Una buona parte di loro
}.

-

sono inserite nelle Memorie e Rendiconti dell'Istituto Lombardo di Scienze
e Lettere di Milano.
Una statìstica comparativa in proposito, e la sua comparazione coi mezzi
forniti agli insegnanti

giudicare,

almeno

per

i

loro studj,


in parte, del

darebbe certo un buon dato per

valore scientifico delle diverse Università

italiane.


in

PERSONALE INSEGNANTE DELL' UNIVERSITÀ DI PAVIA.

numero

professori sono

I

di 50, dei quali, 31 ordinarj, e 13 straordinari;

s'aggiungano 6

Tra gli ordinarj, 5 professori, come pure altri 5 fra gli straordihanno l'incarico di un insegnamento, oltre al proprio. E questi appar-

incaricati.
narj,

tengono a diverse facoltà, esclusa quella di Medicina.

5° STABILIMENTI SCIENTIFICI DELL' UNIVERSITÀ DI PAVIA.
1°,

Gabinetto di anatomia

Direttore
1° settore

2" settore


Museo

e

umana

e topografica.

— Dott. Giov. Zoja, Prof. ord.
— Dott. Tenchini Lorenzo.
— Dott. Cesaris Giovanni.

Laboratorio di anatomia e fisiologia comparate.

— Dott. Leopoldo Maggi, Prof. ord.
— Dott. Corrado Parona.
Preparatore — Rallerini Ercole.
Preparatore — Rallerini Ernesto.


Direttore

Assistente




(Continua).

CESARE Raggi,

gerente responsabile.

C.

Bignami e C,

Tipografia Editrice Italiana.

Editori.


P. G. 2oja. Sulla coincidenza dì una anomalia arteriosa con una nervosa.

Con




1


tavola

Lire

un

Descrizione di
Il

teschio boliviano microcefalo

.

...»

.

gabinetto di anatomia normale nella R. Università di Pavia. Serie B,

Osteologia

.




Idem. Serie E. Aiigiuloyia




La testa

P. A.







.

...»
...»

di Scarpa.

Con ritratto

in fotografìa

De-Giovanni. Corso teorico-pratico di percussione ed ascoltazione
Nuovo metodo per limitare l'area cardiaca
Note cliniche

Sulla gotta

.


..

..

.

4

.

»

3

»

1




1




»

di


uno studio cardiografico

Bollettino pubblicherà,

scritte a scopi clinici

ne' suoi prossimi

.




2

.

Prime linee




»

»
.

5

»


sulla endiesterite

Patologia del simpatico

8




.

Cenni sulla vita di Gaspare Aselli

Il

1

8

.

5
1




9


numeri,

i

lavori seguenti:

Prof. Giov. Zoja.



Giacomo Cattaneo.

La



testa di

Panizza.

Sul significato morfologico

delle

parti esteriori del Metovo.

Idem.




La

3

teoria dell evoluzione.

Dott. G. B. Grassi.



Dochmius Balsami Par.
stoma duodenale Dub.

Sulla somiglianza dei costumi del
e Gras.

,

con quelli

dell 'Anclrylo-


Inserzioni a pagamento.

PER LE MALATTIE
CARBOLATE OF'IODINE.

DI


of lodine è un liquore medicinale
che è impiegato e raccomandato dai
migliori medici di Francia e Inghilterra nelle malattie come Y asma
,

catarri, i
l'oppressione, la tosse,
crup, le malattie alla laringe, alla
gola, e le conseguenza delle infredUna quantità considerevole
dature.
di malattie d'asma sono state guari te
dal Caroolaie of lodine coll'aiuto delYlnalatore.
i

l'asma, l'oppressione la tosse, i cacrup, le malattie della lail
ringe, della gola e le conseguenze
delle infreddature.
,

apprezzato col
Il suo uso è molto
Carbolaie of lodine, del quale non
può servirsi senza l'Inalatore.

Un gran medico inglese Ita scritto:
«Il Carbolco'e •./' lodine, venendo impiegato coYY Inalatore, è un preservativo contro le malattie della gola,
come

la


vaccinazione è
il

Può anche servire come fìacon odoprofumi o medicamenti pos-

roso, e

essere
volontà.

vainolo. »

Prezzo

i

sono

preserva-

il

aspirati

Prezzo

L. 2, 50.

Liquore ed Inalatore L.


6,

GOLA

tarri,



tivo contro

E DI

INALATORE. 17 Inalatore è un piccolo
ed elegante fìacon ,di metallo brevettato in Francia, itf Inghilterra (Regno
Unito) e in America: permette d'aspirare senza difficoltà tutti i medicamenti necessari alle malattie, come

Carholnle

Il

PETTO

e

cambiati

a

L. 3, 50.


50, franco dì ^orto in tutto

il

Begno.

Rivolgersi all'Agenzia generale di pubblicità, Milano, Corso Venezia,

p. p.

5,

POLVERE ANTIASMATICA
DEL
L.



5

LEFEBVRE

Dctt.

alla Scatola franca di porto in tutta Italia.

Tra tutte le malattie la più crudele e forse la più comune è Yasma.
A spiran decima polvere combustibile, la formola della quale è dovuta al
,


dottor Lefebvre, laréssazione della crisi è immediata. -*- Questo dottore,
colpito da più di 25 anni dall'asma, constatò l'insufficienza di tutti i rimedii
conosciuti e vantati; ma trovò sollievo per se ed i clienti suoi solo inalando il fumo della sua polvere. L'esperienza confermò che, diminuendosi
le crisi, si ottiene la guarigione: fatto che facilmente si può provare.
Per gli infelici colpiti da questa malattia, la vita è solo sofferenze e privazioni.
Tra le testimonianze ricevute, possiamo citare le seguenti





:

Signor dottor Lefebvre,
Faccio più volte al giorno fumigazioni colla sua polvere anti-asmatica;
perciò mangio bene
dormo bene
anche le crisi si calmarono.' Dacché
conosco la preziosa sua scoperta, ne
parlo a tutti. Me ne spedisca altre
quattro scatole.
S. Mi E. Ouainville, il IO di novem,

;

bre, 1878.
Sig. A. Panis, 24, Parigi.

Dacché consegnai ad un mio amico
la scatola della polvere anti-asmatica

che ella mandommi per lui. ci trova,
ogni volta ne usa, un sdljievo immediato.
Ne la ringrazio le mille volte. I. R.

Dupré, a Tournai nel Belgio,
dicembre, 1878.
Rivolgersi

all' Agenzia

il

1° di

Si

legge

del 26 di

nel giornale

La

Liberté

novembre 1878:

Bell'asma, -r- Se non nii sono mai
mostrato fanatico per i sigaretti e i

fumigatorii, non devo disconoscere i
servigli che rendono contro l'asma.
Ma hanno, per lo più, l'inconveniente
d'agire troppo superficialmente e l'ammalato deve preferire quelle preparazioni che assicurano di far penetrare
petto i vapori medicinali. È il
caso della polvere del dottore Lefebvre,
la migliore secondo me; ed il piroforo

nel

portatile, immaginato
dico, ne renderà l'uso

da questo menel

modo

più

comodo.
Dottor Ad. Nicolas

di Parigi.

generale di pubblicità, Milano, Corso Veneti.,

5,

p.p.



.

1890
V*

A—

3T Anno

-&
I.

l$S$r

Maggio Ì879.

Nurn.

2.

T

1

«

..

1

a

«&A&

Jl

REDATTO DAI DOTTORI

DE GIOVANNI ACHILLE, MAGGI LEOPOLDO

ZOJA GIOVANNI
PROFESSORI ALL UNIVERSITÀ DI PAVIA.

XJn

Editori C.

anno

JLj*

MILANO
BIGNAMI

4.

e C. Editori

Corso Venezia,


5.

1879.

^fi3


PUBBLICAZIONI DEI REDATTORI
che

si

spediranno a chi ne farà richiesta accompagnata da vaglia

postale per

(per la raccomandazione postale

prezzo relativo

il

aggiungere centesimi 3o)

Editori

agli

Milano, Corso Venezia,


P.

L Maggi.



C.

TIGNAMI

J.

Sull'apparecchio circolatorio degli animali

.

.

.

.

.

Lire 2
una
.

Studj anatomo-fisiologici intorno alle Amine, ed in particolare di


Con una tavola

innominata.



Cenni sulla storia naturale degli esseri inferiori (infusori).

Con

Con due tavole colorate
singolare della Formica fuliginosa. Con 4 tav.

Intorno al genere Aeolosona.
Descrizione di

e

un nido

Balsamo Crivelli.

»

3

»

6


»

4

»

3




8

tavole e 119 figure





C.

e





Intorno agli organi essenziali della riprodu-

zione delle Anguille, alle particolarità anatomiche del loro apparecchio

escretore genito-urinario, ed alla forma delle loro intestina




come

ca-

Con una tavola

rattere specifico.

Intorno alle cellule del fermento (Tiefezellen)

»

2

»

1




»

8




»

2



»

4 _

Studj fatti nel Laboratorio di anatomia e fisiologia comparate della R.

Università di Pavia, diretto dal Prof. L. Maggi, nell'anno 1877
Il

fascicolo contiene le seguenti
P. L.





.

memorie:

MAGGI.


Intorno all' tuoi stamcnto del Proteo di Guantati (Amphileptus
Moniliger Ehr. di Clap. e Laeh.)
Contribuzione alla. Morfologia delle lAmpizonelle. Con una tavola.
Sulla natura morfologica dei 'Distigma. Con figure.

Siili' esistenza,

PARONA

e

dei StConeri in Italia.

GRASSI. Animali

che debbono essere conosciuti dagli Apicol-

tori (Vertebrati).







'Di

una nuova specie di 'Dochmins (Dochmins Balsami).

i7 topolino delle case


Con una

tav.

gli alveari.

in ovo di gallina.
Contribuzione allo studio microscopico del miele e delle sue adulteraZ'ioni.

CATTANEO.



e

Sovra una rarissima mostruosità osservata

Con una

tavola.

Escrescenza cornea frontale in un Bos taurus. Con una tavola.

Prime ricerche sui Protozoi.
alcune osservazioni sugli

MAGRETTI.

esseri inferiori d'acqua dolce


e

ma-

rina, fatte nell'anno 1877.

P. G. ZoJA. Ricerche

e considerazioni sull'apofisi mastoidea e sue
cellule.

Con figure



.

Sulle borse sierose, e propriamente delle
vescicolari degli arti umani.

Con tavole




,

Contribuzione all'anatomia del meato medio
delle fosse nasali. Con

Una varietà del muscolo anomalo dello sterno.
Con ligure.

1
.

fig.
=
.

.

»

1

»

1

25
I_


,

Anno

Maggio


I.°

Num.

1879.

2.

Bollettino Scientifico
REDATTO DAI DOTTORI

De Giovanni

Maggi Leopoldo

Achille,

Giovanni

Zoja

e

PROFESSORI ALL'UNIVERSITÀ DI PAVIA.
Abbonamento annuo

Italia L.

4


Un numero separato Cent.
Un numero arretrtato L.

Si pubblica in Milano
Corso Venezia, Num. 5, p. p.

5

Estero »

»

»

50

Ogni numero

1.

è

di

16 pag.

Esce
il

otto volte


corso

alPanno, durante
universi-

delle lezioni



Gli abbonamenti si ricevono in Milano dalTEditore, ed
in Pavia dai redattóri.
tarie.

SOMMARIO


DE GIOVANNI: Aspirazioni nel metodo della
Sulla testa di Bartolomeo Panizza.
indagine clinica (cont.}
CATTANEO: Cenni intorno ai Rizopodi (coni.) GRASSI: Dì
una insolita sede delPOidium albicans (cont. e fitte).
Notizie universitarie (cont.\

ZOJA:



SULLA TESTA
Cenni

La fama che

tomia umana nell'Ateneo

anche degli

DI

BARTOLOMEO PANIZZA

del Prof.

G.

ZOJA

acquistò Panizza non appena salì alla cattedra di ana-

si

attrassero sopra





di

lui


ticinese,

l'attenzione

Infatti chi,

artisti.

e la sua classica e

simpatica figura

devota non solo degli scolari,

mirando Panizza, non sentiva vivo

derio di possederne le sembianze e di ricordarne l'espressione?
dire che tutti quegli studenti di Medicina,



ma

desi-

Oserei

quali erano esperti nella gentile-

i


arte del disegno, adornarono con premurosa riverenza

il

loro albo del ri-

tratto dell'amato maestro. Io ricordo parecchi di quei disegni, e non pochi

felicemente

riesciti, fatti nella

ritraevano

il

scuola da alcuni de' miei condiscepoli,

i

quali

Professore in atteggiamenti varii e sempre piacevoli e mae-

stosi.

Fra
di


gli artisti

essere

i)

che ritrassero la maschia figura di Panizza meritano'

ricordati

modo

in

particolare

i

signori

:

Fervevi

x

)

,


Fo-

CESARE FeRRERI disegnò

il busto di Panizza fin dal 1826.
In questo ritratto il nostro
aveva allora circa quarantanni, è veduto per due terzi dal lato sinilavorata con molta squisitezza, e vi si scorgono ad un tempo pronunciati e

illustre Professore, che
stro.

La

freschi

i

testa è

lineamenti augusti

deirartista.



Il

e

soavi di Panizza,


e la

rara maestria deirintelligentìssima mano>

quadretto originale di Ferreri, da lui stesso firmato,

posseduto dal Signor Dott. Cav.
farmene dono nel 1877.

ANGELO MAESTRI,

il

e

che rimase inedito, era

quale volle con atto gentile e generose'


18

cosi

Cornienti 2 ) e Martini

1

),


gran numero

fusi in

3
);

e

disegni di questi due ultimi furono dif-

i

di copie.

Forse esisteranno ancora

altri ritratti editi

,

era

da

4

in Russia


Faruffini

7

),

).

ad

e più tardi

da Perlotto

olio

Esistono poi molte fotografie

cune delle quali bene
L'artista Ferreri

io

non ebbi

5
)

8


di Vicenza,

in

)

grande e

la fortuna

da quando

fin

da Ferrari
in piccolo

6
)

,

e

al-

riescite.

plasmò


il

busto

di

Panizza anche in gesso

(come mi scriveva poco tempo

fessor Verga, innamorato

scultorie di queir

ma

un suo amico

di vederli. So però che Pani zza fu ritratto da

uomo senza sapere
,

rilievo in cera; e Panizza

trovava

nulla di plastica

in esso


uno

,

fa)

9

ne fece

de' suoi ritratti

e

);

il

pro-

forme

delle

basso-

il

meglio riu-


10

sciti

).

La

statua,

opera egregia dello scultore Martegani, che innalzarono a

Panizza nell'università di Pavia
Anche

il

i

suoi discepoli ed ammiratori

Signor Dott. VINCENZO CaMPARI,

il

n ),

lo rap-


quale fino da quei tempi fece di sua mano

copia fedele del lavoro di Ferreri, volle farmi dono della sua gentile fatica accompagnandolo



con lettera squisitissima.
Io stringo la mano colla più sentita riconoscenza a questi egregi
allievi di Panizza, dichiarando che i loro regali saranno da me custoditi sempre con gelosa
cura

e diligenza.

i) Il

Signor FOCOSI fu forse

il

primo che pubblicasse

il

ritratto di

gnato, facendolo imprimere dalla Litografia Vassalli di Milano.

Panizza da

Anche qui


lui dise-

è riprodotto

il

bu-

Panizza, in dimensioni un pò minori del precedente, colla differenza che Focosi ce lo
mostra dal lato destro. L'effìgie è circondata da un ornamento quadrilatero, nel mezzo del cui
lato inferiore sta un'area ovale evidentemente destinata per la firma.
1

sto di

L'immagine è lavorata con finitezza e con garbo, e le sembianze del celebre scienziato risaltano ancora nella pienezza della virilità.

GIUSEPPE CORNIENTI disegnò verso

il i846 il busto di Panizza e lo
pubblicò a Milano
Signor Dott. Antonio Bonatti. Qui l'atteggiamento di Panizza é simile a quello
che vedesi nel lavoro di Focosi, solo che Cornienti lo rappressntò con aspetto più severo, in
•età più matura e in dimensioni più grandi.
Firenze, riproduce
3) Il disegno del Signor MARTINI, edito dalla Litografia Ballagny di

2)


dedicandolo

al

pure

il busto di Panizza veduto per due terzi dal lato sinistro, in dimensioni di poco inferiori
a quello di Cornienti. In questo ritratto Panizza appare già entrato nella vecchiaja, ma con-

serva tuttavia

il

vigore della sua maschia robustezza.

4-5) Questi due ritratti, dei quali l'ultimo è assai bello, sono conservati dal nipote di

Pa-

nizza, Prof. Bernardino di Padova.

Fu

fatto nel i848 ed è posseduto dal figlio maggiore di Panizza, Ingegnere Giovanni.
In questo eccellente ritratto, posseduto dal figlio Emilio, Panizza appare di una calma
maestosa.
6)
7)

Una


delle più belle è quella che lo rappresenta in piccolo negli ultimi suoi anni.
Questo busto (pure conservato dal figlio maggiore), che non è senza difetti, rammenta
però assai bene Panizza giovane pieno di vita e di espressione.
8J

9)

io)

Per mala

sorte

il

lavoro del Prof. Verga

si

ruppe in modo da non poter essere più ri-

composto.
J 1)

Vedi in proposito

II di




della

inaugurazione della Statua di Bartolomeo Panica. Parole

FRANCESCO ORSI.
Un saluto alla Statua dato
locuzione dell' Ing. Pio PIETRA, f.f. di Sindaco di Pavia.
del Prof.

dal Prof.



ANDREA VERGA- — AlComm. ANGELO BAR-

Detti del

CONI, Prefetto della Provincia di Pavia. Milano, 1873. Stabilimento dei Fratelli Rechiedei.
i
Giornali medici e politici, si di Pavia che di Milano, dei primi giorni di Giugno

Nonché

vfel i8 7 3.


19

presenta somigliantissimo,

scientifico importante.

in piedi, nelF atto

espone qualche fatto

in cui

Lo stesso signor Martegani gettò poi alcuni busti

bellissimi in gesso, dei quali

uno è collocato nella sala osteologica del

gabinetto di anatomia umana, di facciata alla nicchia dove è custodita la
testa di Scarpa.

Panizza fu pure effigiato felicissimamente in bronzo dal compianto scultore Bergonzoli

,

e

il

medaglione orna

monumento che

il


dedicarono alla memoria del padre nel cimitero di Pavia
In tutti questi disegni e pitture

fronte di Panizza,
le linee

e sculture

corretto ovale del viso,

il

).

ci è

la

maestosa

tratti leonini della faccia,

energiche e lo sguardo sicuro e penetrante: in tutti

cata l'austerità del pensatore, quale

di Panizza

J


ammirano

si
i

figli

i

si

vede

spic-

indicata dai ritratti di Galileo,

Cavour,

di

Palmerston, di Manzoni; la dignità del cattedratico, come

in Vesalio,

in

Scarpa, in Volta; ed ancora la bellezza virile, quale in


•di

in Foscolo...,

Alfieri,

ma

non vedo quel lampo benevolo della pupilla,

quella morbida ed eloquente piega della bocca, quel facile e caro

vimento

di tutta

la

persona,

quali cose esercitavano

le

un

commo-

irresistibile


Questo Monumento è costituito da. un masso di granito a forma quadrilatera piramidale,
più di due metri e mezzo, e largo alla base quasi due metri. In alto la piramide è troncata ed appare coperta da un largo manto che cala su tre lati, ed è sollevato dal lato meridionale, per lasciare scoperto il Medaglione in bronzo rappresentante l'effigie dell'estinto, grande
i)

alto

Questo Monumento lascia una malinconica

ma

impressione. Nel

Medaglione,
Panizza non porrebbero essere più corretti né più nobilmente scolpiti. Da questa effigie, riprodotta anche in
gesso, fu levata la fotografia che orna la stupenda Monografia di Panizza, scritta da Verga.
Sotto il Medaglione, che ricorda si bene le più belle figure dei grandi dei tempi antichi, si
legge la seguente epigrafe, dettata dal dottissimo e compianto G. M. BuSSEDI, altro degli amici
-ed ammiratori di Panizza:
al vero.

lavoro pregevolissimo del celebre autore

deW Amore

gradita

degli angeli,

tratti di


i

BARTOLOMEO PANIZZA

al comm.

PROFESSORE D'ANATOMIA SENATORE DEL REGNO
INSIGNE DI DOTTRINA

POPOLARMENTE AMATO
PER ANIMO INTEGRO SCHIETTO GENEROSO

ANNO

VISSUTO 81

I

FIGLI

SINO

A'

17

APRILE 1867

E LE FIGLIE


ONORATI DEL NOME GRATI DELL'AFFETTO

PREGANDO E LAGRIMANDO POSERO.
Le
cise,

lettere di questa epigrafe

erano di bronzo ed in rilievo,

perchè furono manomesse da gent» vandalica che non

patrie glorie né quello della pietà.

ma

ora sono semplicemente in-

comprende né

il

sentimento

delle


×