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Bollettino scientifico V19 WAS-Archives ARCHIVED

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1897

REDATTO DA

ll,SJS~

LEOPOLDO MAGGI

GIOVANNI ZOJA

PROF. ORD. D' ANATOMIA E FISIOLOGIA

PROFESSORE ORDINARIO DI ANATOMIA

COMPARATE

UMANA

NELLA

R.

UNIVERSITÀ DI PAVIA
E

ACHILLE DE-GIOVANNI
PROF. ORD. DI CLINICA MEDICA NELLA R. UNIVERSITÀ DI PADOVA

PAVIA


Premiato Stabilimento Tipografico Successori Bìzzoni.
1897.


INDICE
dei lavori contenuti nei fascicoli del V, VI, VII e Vili anno
costituenti il Voi. II. del Bollettino Scientifico.

ANNO V. - Fa.sc. I. - De-Giovanni: Alterazioni della cava inferiore complicant
la cirrosi epatica. (Com. preventiva). -Zoja: Rare varietà dei condotti epatici. Staurenghi: Corno cutaneo sul padiglione dell'orecchio destro di un uomo.
Cattaneo: Sull'istologia del ventricolo e del proventricolo del Melopsittacus un-





dulatas Saaw.
Maggi: Intorno ad alcuni microrganismi patologici delle Trotelle.
Bonardi: Prime ricerche intorno alle Diatomee di Vali' Intelvi.
Notizie,
Magretti Lettere dall'Africa.
Pasg. II.
TenQhini: Sopra un caso di prematura divisione dell'arteria omerale (con figura).
TenQhini: Cervelletto insolitamente deforme di un uomo
adulto (con figura).
C. Parona: Diagnosi di alcuni nuovi Protisti.
Bonardi
e C. F. Parona: Sulle Diatomee fossili del bacino lignitico di Leffe in Val Gandino (Lombardia).
Maggi: Tecnica protistologica (Cloruro di palladio).
Notizie universitarie.

(Cattedra e Stabilimento di Zoologia nell' Università di
Bibliografìa.
Pavia!.
Staurenghi: Sulla tisichezza polmonale, pel Prof. A.






:

















De-Gioyanni.






Fasc. III.
Maggi: Ricerca di nitrati al microscopio.
Maggi: Sull'analisi
microscopica dell'acqua delle sorgenti chiamate FONTANILI di fontaniva del
padovano.
Banardi: Intorno all'azione saccarificante della saliva ed alla glicogenesi epatica in alcuni molluschi terrestri. (Comunicazione preventiva).
Bonardi: Intorno alle Diatomee della Valtellina e delle sue Alpi.
Cattaneo:
Fissazione, colorazione e conservazione degli Infusori.
Panetti: Ricerche realla
preparazione
e
conservazione di Bacteri e d'Infusorj.
lative











Fasc. IV.

De-Giovanni: Studi morfologici sul corpo umano a contribuzione
della clinica. (Nota IV").
Zoja: Di una cisti spermatica, simulante un testi*
Luzzani e Staurenghi: Anomalie anatomiche.
colo sopranumerario.
Bonardi:
Intorno alle Diatomee della Valtellina e delle sue Alpi (cont. e fine).
Cattaneo: Fissazione, colorazione e conservazione degli infusori (cont. e fine).
I.
Di
un solco men noto dell'osso frontale. (ComuZoja:
ANNO VI. Fasc.
nicazione preventiva). - Luzzani e Staurenghi: Anomalie anatomiche (continuaMateriali
la fauna della Sardegna (IX. Vermi parasper
fine).
Parona:
zione e
siti).-- Cattaneo: Istologia e sviluppo dell'apparato gastrico degli uccelli. (Comunicazione preventiva). - Università di Pavia: Voti e proposte dei professori naturalisti espressi alla facoltà di scienze matematiche e naturali.
Fasc. II. - Tenchini: Di una rara anomalia delle arterie e delle vene emulgenti.
- Bonardi: Dell'azione dei succhi digestivi di alcuni gasteropodi terrestri, sull'amido e. sui sacearosii. - Parona: Materiali per la fauna dell'isola di Sardegna (10."
Ulteriore comunicazione sui Protisti della Sardegna). - Maggi: Sull'importanza
scientifica e tecnologica dell'esame microscopico delle nostre acque. - Rivista.
(Cattaneo: Sui protozoi del 'porto di Genova di A. Gruber).
Fasc. III. e IV. - Zoja: Di un solco men noto dell'osso frontale - Solco sopraa
frontale (2. comunicazione). - Maggi: Sull'influenza d'alte temperature nello sviluppo dei Microbi - De-Giovanni e Zoja: Risultati d'esperienze sullo sviluppo e
sulla resistenza di bacteri e vibrioni, in presenza d'alcune sostanze medicinali. Maggi: Sul numero delle prove d'esame per l'analisi microscopica delle acque potabili e sul tempo per ciascuna di esse. - Staurenghi e Stefanini: Dei rapporti delle
fibre nervose nel chiasma ottico dell'uomo e dei vertebrati. (Comunicazione preventiva). - Bonardi: Le acque termo-minerali di Acquarossa in Val di Blenio Svizzera - (Relazione). - Bonardi: Intorno all'influenza dell'acido fenico sui Microbi e sul loro sviluppo.
permanenza della glandola timo nei fanANNO VII. - Fasc. I. - Zoja: Sulla
a
ciulli e negli adolescenti (Nota II ). - Maggi

Intorno alle ricerche di Pacini riguardanti i Protisti cholerigeni.
Bonardi: Sulle Diatomee del lago d'Orta.'analogia
Sulla
delle
forme
del Kommabacillus Koch, con quello dello Spi
Maggi:
rillum tenue Elir. osservate da Warming. - Pellacani: Sulla resistenza dei veleni alla putrefazione (Comunicazione preliminare). - Notizie: Girard: (Analisi
di una nota del Sig. Hommel di Zurigo sul cholera). - Comunicazioni: Cuneo.
Sunto della prelezione del Prof. C. Parona dell'Università di Genova.
Fasc. .II. - Zoja: Di un'apertura insolita del setto nasale cartilagineo. (Comunicazione preventiva). - Maggi: Intorno alle ricerche di Pacini riguardanti
i Protisti cholerigeni (cont.
e fine). - Certes
Dell'uso delle materie coloranti
nello studio fisiologico ed istologico degli infusorii. - Maggi: Per l'analisi microscopica delle acque. - Canna: Notizie universitarie.







'.

:

k

;





R

22

1897
Marzo

Anno XIX.

H.

1897.

1.

Bollettino Scientifico
REDATTO DA

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a^QQI

PROF. ORD. DI ANATOMIA E FISIOLOGIA COMP. NELLA R. UNIVERSITÀ DI PAVIA

GIO¥JLMHI %®$&
PROF. ORD. DI ANATOMIA


UMANA NELLA

STESSA UNIVERSITÀ ,

PROF. ORD. DI CLINICA MEDICA NELLA R. UNIVERSITÀ DI PADOVA.
Abbonamento annuo
>

»

Italia

L

Estero

»

Un numero separato
Un numero arretrato

S

.

.

»

IO

2

.

.

»

-4

Si pubblica in

Pavia

Corso Vittorio Em. N. 73

Ogni

2V.° è

di

32 pagfi

Esce quattro

volte all'anno. -

abbonamenti si ricevono in
Pavia dall' Editore e dai Redat

Gli

tori.

SOMMARIO

Al Necrologio del Dott. Raffaello Zoja, a pag. 84

a linea 24, dopo

le

parole: SUO

e

aggiungasi: e di fisiologia speri-

padre,

mentale del Prof. E. Oehl.

meno un

tratto della sagittale che è chiuso; archi sopraorbitaii

e glabella prominenti; inion molto pronunciato; apofìsi mastoidee

larghe, lunghe e
basso.


sottili.

I

condili occipitali

Foro occipitale ampio ed

si

elittico; doppio

spingono molto in
il

foro condiloideo

anteriore sinistro.
1
t

)

2
(

)

Vedi questo stesso Bollettino, n.° 1, 3, 3 e 4 anno

Vedi
Il Gabinetto ecc. op. cit. pag-. 88, numero



1896.
185.


INDICE
dei lavori contenuti nei fascicoli del V, VI, VII e Vili anno
costituenti il Voi. II. del Bollettino Scientifico.

ANNO V. - Fa.sc. I. - De- Giovanni: Alterazioni della cava inferiore complicant
la cirrosi epatica. (Com. preventiva). -Zoja: Rare varietà dei condotti epatici. Staurenghi: Corno cutaneo sul padiglione dell'orecchio destro di un uomo.
Cattaneo: Sali' istologia dei ventricolo e del proventricolo del Melopsittacus un-





Maggi: Intorno ad alcuni microrganismi patologici delle Trodulatus S'aaw.
Notelle.
Banardi Prime ricerche intorno alle Diatomee di Vali' intelvi.
tizie,
Magretti Lettere dall'Africa.
Tenohini: Sopra un caso di prematura divisione dell'arteria omeFasg. II.
Tenohini: Cervelletto insolitamente deforme di un uomo
rale (con figura).
adulto (con figura).

Bonardi
C. Parona: Diagnosi di alcuni nuovi Protisti.
e C. F. Parona: Sulle Diatomee fossili del bacino lignitico di Leffe in Val GranNoMaggi Tecnica protistologica (Cloruro di palladio).
dino (Lombardia).
(Cattedra e Stabilimento di Zoologia nell' Università di
tizie universitarie.
Sulla
Bibliografia.
tisichezza
polmonale,
pel
Prof. A.
Pavia).
Staurenghi:






:

:
















:



De-Giovanni.



Maggi: Sull'analisi
Fasg. III. — Maggi: Ricerca di nitrati al microscopio.
microscopica dell' acqua delle sorgenti chiamate FONTANILI di fontaniva del
padovano.
Bonardi: Intorno all'azione saccarificante della saliva ed alla glicogenesi epatica in alcuni molluschi terrestri. (Comunicazione preventiva).
alle Diatomee della Valtellina e delle sue Alpi.
Intorno
Cattaneo:
Bonardi:
Panetti: Ricerche reFissazione, colorazione e conservazione degli Infusori.
lative alla preparazione e conservazione di Bacteri e d'Infusorj.








Fasc. IV.
della clinica.



— De-Giovanni: Studi morfologici sul corpo umano
a contribuzione
(MalV - Znia: D Lima cisti ^snpjmaiiaa. oimnior,^ „~ *^~.n_
).

m

A.cquarossa
vai ai Jtsienio —
Svizzera - (Relazione). - Bonardi: Intorno all'influenza dell'acido fenico sui Microbj e sul loro sviluppo.
ANNO VII. - Fasc. I. - Zoja: Sulla permanenza della glandola timo nei fanciulli e negli adolescenti (Nota IP). - Maggi: Intorno alle ricerche di Pacini riguardanti i Protisti cholerigeni. - Bonardi: Sulle Diatomee del lago d'Orta.'Maggi: Sulla analogia delle forme del Kommabacillus Koch, con quello dello Spi
rillum tenue Elir. osservate da Warming. - Pellacani: Sulla resistenza dei veleni alla putrefazione (Comunicazione preliminare). - Notizie: Girard: (Analisi
di una nota del Sig. Hommel di Zurigo sul cholera). - Comunicazioni: Cuneo.
Sunto della prelezione del Prof. C. Parona dell'Università di Genova.
Fasc. II. - Zoja: Di un'apertura insolita del setto nasale cartilagineo. (Comunicazione preventiva). - Maggi: Intorno alle ricerche di Pacini risguardanti
Dell'uso delle materie coloranti
i Protisti cholerigeni (cont.
e fine). - Certes
nello studio fisiologico ed istologico degli infusorii. - Maggi: Per l'analisi microscopica delle acque. - Canna: Notizie universitarie.

~r«TiinTrap'-^-xsoin»rurr-Ti^-anTqxD3--w3viira-miTiwraii cu


.

:


APR 22 1897
Anno

Marzo

XIX.

».

1897.

1.

Bollettino Scientifico
REDATTO DA

PROF. ORD. DI ANATOMIA E FISIOLOGIA COMP. NELLA R. UNIVERSITÀ DI PAVIA

PROF. ORD. DI ANATOMIA

UMANA NELLA

STESSA UNIVERSITÀ,


PROF. ORD. DI CLINICA MEDICA NELLA R. UNIVERSITÀ DI PADOVA.
Abbonamento annuo
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e

Italia

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Un numero arretrato

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IO
Z

.


.

»

4b

Si pubblica in

Pavia

Corso Vittorio Em. N. 73

Ogni N.°

è di

32 pag. e

Esce quattro volte all'anno. abbonamenti si ricevono in
Pavia dall' Editore e dai Redat
Gli

tori.

SOMMARIO
6.

ZOJA : Sopra alcuni crani esotici esistenti nel Museo anatomico di Pavia
(continuazione).
R. ZOJA: Stato attuale dop-li studi sulla fecondazione

(continuazione).
RECENSIONI: Prof. Ernst Haekel Systematische Phylog-enie der Wirbeilosen Thiere.
Prof Leopoldo Maggi Le ossa bregmatiche nei fossili.




i

crii

:



:

esotici esistenti nel

Museo Anatomico

17.°

Teschio di

dal Panizza

uno Zingaro

Ma


ZOJA

Cenni del Prof. GIOVANNI
(Continuazione

ili

(*)).

35 anni,

di circa

raccolto

2
(

).

Cranio allungato,

alto,

compresso sui

Fronte stretta e

lati.


sfuggente; molto sporgente la regione occipitale. Suture aperte,

meno un

tratto della sagittale che è chiuso

e glabella prominenti

larghe, lunghe e
basso.

;

;

archi sopraorbitali

inion molto pronunciato

sottili.

I

condili occipitali

Foro occipitale ampio ed

elittico;


si

doppio

;

apofisi

il

foro condiloideo

anteriore sinistro.
1
f

)

2

( )

Vedi questo stesso Bollettino, n.° 1, 2, 3 e 4 anno
Vedi
Il Gabinetto ecc. op. cit. pag\ 88, numero



mastoidee


spingono molto in

1896.
185.


Faccia sporgente, prognatismo alveolo-dentale. Fosse canine
profonde; volta palatina appianata; tracciata la sutura incisiva.

Mandibola lunga, con mento sporgente.

Il

solco miloioideo in

alto è convertito in canale.

Vi sono

tutti

denti in buon stato.

i

Capacità cranica

(col

miglio) ce. 1080.


Indice cefalico
»

orbitale

»

nasale

Peso del cranio

18.°

Cranio

.

.

71,02

.

.

.

85,1


.

.

.

.

mandibola

»

della

»

totale del teschio

Teschio di

dal Panizza

.

.

48,0

grammi 661


.

.

»

114

.

»

755

un giovane Americano d'anni

16, raccolto

1
( ).

corto, rialzato al vertice.

presa la sfeno-basilare. Apofìsi

Suture tutte aperte

,

com-


mastoidee discretamente svilup-

pate.

Fori mastoidei, condiloidei anteriori ed occipitale ampii.

Faccia larga; fosse canine poco incavate; orbite larghe; apertura piriforme ampia ed ovale. Traccie manifeste della sutura
incisiva.

Mandibola parabolica

Non mancano che
Capacità cranica

i

;

mento largo

e sporgente.

denti della sapienza.

(col miglio) ce.

Indice cefalico
»


orbitale

»

nasale

1300.

.

.

.

86,41

.

94,7

.

42,5

grammi 488

Peso del cranio
»
della mandibola
.


»
19.°

(')
2
)

Vedi
Vedi

totale del teschio

»

80

»

568

Cranio di un Peruviano antico di circa 18 anni, racPanizza (2).
Manca la mandibola.



colto dal

(


.



Il

Gabinetto ecc. op.



Il

Gabinetto ecc, op.

cit.
cit.

pag.
pag.

8,

90,

numero 8.
numero 189.


Cranio


di

forma e dimensioni

singolari.

gato. Fronte bassa, stretta, sfuggente

dove piegando in basso

all'

quasi retto. Subito sotto



mente).

che dà

fino

,

Questo cranio

dono ossa wormiane. Piccole
il

foro


deformato

piano

al

artificial-

nell'Isola Titicaca

la sfeno-basilare.

le apofisi

Sono pure

occipitale.

da

profilo assomiglia molto alla figura

di

un cranio trovato

di

Le suture sono tutte aperte, anche

colare

parallelamente

,

,

un angolo

del cranio ri-

la superfìcie

avanti

subito sopra

sutura sagittale

cranio forma

il

lambda
all'

piccolo ed allun-

indietro


all'

della

foro occipitale (forse fu

al

Priohard

il

indietro

il

torna obliqua in basso ed
frontale

metà

verso la

le arcate orbitali fin

È

Non


(*).

si

ve-

mastoidee; stretto e

cir-

stretti gli

altri fori della

base del cranio, ad eccezione del spinoso che è molto largo, spe-

cialmente a sinistra.

Nel parietale sinistro, presso la sutura sagittale,

un'apertura abnorme, un

centimetro quadrato, a contorno sottile e radiato,
mile ad alcune figure

Mantegazza

dal

anatomico


di

2
(

).

si

osserva

po'elittica, dell'estensione di circa

peruviani trapanati,

crani

di

di

aspetto

un
si-

pubblicati

Nessun dubbio che anche questo del museo


Pavia debba essere ascritto a quella categoria dei

crani Peruviani antichi trapanati, e però sarebbe

un contributo

a quella importante casistica.

Faccia. Della faccia
le

mancano

l'

:

mascellare inferiore

osso

,

due arcate zigomatiche, parte dell'etmoide ed alcune porzioni

delle pareti

Le


orbitali.

Volta palatina piana

;

orbite

anguste e poco profonde.

deboli traccie della sutura

vi sono denti, e gli alveoli

Capacità cranica

sono

(col miglio) ce.

Indice cefalico

Non

.

.

1110.
.


75,30

»

orbitale

.

.

.

94,2

»

nasale

.

.

.

54,3

Peso del cranio (senza

incisiva.


appaiono piccolissimi.

le

ossa precitate),

grammi

373.

(Continua).
{*)

1843.
(-)

Histoire naturelle de l'homme. Traduit par
II, pag\ 192, figura 88.

le

Dr. F. Roulin.



Paris,

Tom.


.... La trapanazione dei cranii nell'antico Perù in: Archivio per V AnVolume XVI. Firenze, 18r6, pag. 99 e seguenti.

tropologia e la Etnologia.


4

Stato attuale degli studi sulla fecondazione

DISSERTAZIONE DI LIBERA DOCENZA
DEL

RAFFAELLO ZOJA.

DOTT.

(Continuazione vedi N.

2,

3 e 4

Anno

1896).

Queste osservazioni fatte su materiale che

anormali non infirmano però


dizioni

si

trovava in congenerale che

risultato

il

esame di quanto normalmente accade, e cioè che
nella grande maggioranza dei casi sicuramente lo spermatozoo
ha una parte prevalente nel determinare la segmentazione del-

emerge

l'

dall'

uovo.

Modo

6.

di unione dei due pronuclei

loro partecipazione


;

al 1° fuso di segmentazione.

Ho

dei due pronuclei,
tempo diverso in cui
essi vengono V un con 1' altro in contatto. L' uovo di Strongylocentrotus, il primo esempio dove l'Hertwig potè chiaramente dimostrare l'unione dei due pronuclei, è uno dei casi nei

ma

indicato più sopra lo sviluppo

quali

tipico

può variare segnatamente per

esso

la

unione

verso essendo
la identità

;


il

il

è particolarmente

di essi

loro grado di sviluppo,

fu infatti soltanto

colla

meno

si

potè

cosicché

di-

chiara ne risulta

conoscenza

specialmente di quelli in cui più ritarda, e

pronuclei, che

precoce,

manca

di altri

casi e

la fusione dei

riconoscere più chiaramente la loro per-

fetta somiglianza.

Da questo punto

di

meg. formano appunto
gylocentrotus
espulsi

il

vista lo Strongylocentrotus e
i

due estremi


pronucleo
si

prima della copulazione

i

di

dirige

una

1'

Ascaris

serie. Nello

rapidamente

globuli polari, ha

al
1'

Stron*P,


che,

aspetto di

un grosso nucleo vescicoloso, mentre il pronucleo raggiunge ha appena perduto la sua forma conica di testa dello
spermatozoo per acquistare quella di un globetto intensamente
colorabile,

il

quale

si

addossa

al

pronucleo /" e penetra in esso

restandovi distinguibile per qualche tempo come una masserella
più colorata.


Neil'

Ascaris meg. invece

formazione del


1° globulo

modo accennato

lo

spermatozoo entra prima della

polare e

si

porta al centro

pronucleo /* formatosi dalla placca

prossimale del 2° fuso

figlia

Entrambi crescono ugualmente

direzionale.

dove nel

svolge in un pronucleo
si


di

volume e diven-

tano grossi nuclei dove la cromatina è dispersa in una

sima trama e dove compaiono dei nucleoli,

schitzky
se questa

non

che mi

dei nucleoli,

a distinguerli,

non

lo è p.

e.

di

sembra poco probabile,


nel topo -

essere più vicino del
tiche

KultAnche

Sobotta '95), pure
due pronuclei è tale che nessun carattere serve
se non è la posizione del pronucleo *P che può

la identità dei

i

sottilis-

quali secondo

sono in numero uguale nei due pronuclei.

('88)

identità

è generale (e

trambi


i

polare. In seguito in en-

incominciano ad accennarsi

pronuclei

le profasi

cine-

guisa che compare in ciascuno di essi un lungo

mento cromatico

esilissimo e molto contorto dapprima,

il

fila-

quale

uno spesso budello, unico secondo il van
Bene de n che si divide poi trasversalmente in due segmenti
uguali entro ogni pronucleo. Nella grandissima maggioranza dei
due pronuclei restano incasi (secondo van Bene de n 97 %)
si


concentra poi

in

x

dipendenti fino alla fine
loro

membrane

si

della

loro

evoluzione

fanno vizze e scompaiono ed

matici, divenuti veri

cromosomi a forma

di

finché

,


i

ansa,

cioè

le

segmenti crosi

dispongono

nella placca equatoriale del 1° fuso di segmentazione. Dei 4 cro-

mosomi che vi si trovano e che sono fra di loro identici (Ascaris
meg. bivalens) due provengono dunque dal pronucleo (/, due
dal pronucleo jP.

Fra

due estremi troviamo una lunga serie

questi

di casi in-

termedi che mostrano un passaggio graduale dei più completi.

Mentre


Echinus, Spaerechinus, Arion si ripetono le condizioni dello Strongylocentroius in altri organismi al momento

della

nell'

fusione

maggiore

il

i

due pronuclei sono

di

dimensioni

maschile nella Spyroptera strumosa,

chelmis e nel Cyclops

(fig.

a

poco diverse,

nella

Rhyn-

33), minore nella Sepia, nel Petro-

myzon, ecc. ecc.. Uguali poi sono in moltissimi casi (Hydra, insetti, Amphioxus, Pristiurus, Trota, Rana, Lepus) (fig. a 29).
In fine nella Ophryotrocha, nella Stielopsis, nel
pete quanto ha luogo nell' Ascaris meg..

Un

Mus

si

ri-

caso molto istrut-


Hertwig (75) vide che presso
spermatozoi possono entrare nell' uovo

àeWAsterachantion;

tivo è quello

echinoderma


questo

a periodi diversi

gli

maturazione

della

se lo spermatozoo

:

entra

quando l'uovo non è ancora maturo, esso rimane lungo tempo in
uno stato di quiete durante il quale cresce di volume divenendo
un grosso pronucleo vescicoloso, finché costituitosi il pronucleo tP
avviene

sua col

la fusione

quando già

1*

uovo ha espulso


tamente incontro

Se invece

1°.

spermatozoo

lo

pronucleo femminile col quale

al

entra

muove

globuli polari, esso

i

si

diret-

fonde men-

volume sono rilevantissime come


tre ancora le loro differenze di
nello Strongylocentrotus.

D'altra parte

si

l'

evoluzione

Loeventhal
si

nematode

talvolta in questo

mentre sono

fondono

affatto

caso più frequente nell'Ascaro's è bensì quello

il

ma


sovraccennato,

nello stadio di

Anche

ulteriore.

riposo e ciò non turba

incontrano in uno stadio

si

ambigua

Oxyuris

nell'

('90) verificò le stesse condizioni:

fondono se

due pronuclei

i

due pronuclei


i

giovanile altrimenti

restano indipendenti.

analoghe

Differenze

benché

non

spiccate

così

si

osservano

anche nei vegetali.

Da

ciò risulta

che

Dal

valore.

speciale

queste

varie

confronto

conclusione importantissima

dei

modalità non hanno alcun
varii

casi

emerge

poi

una

rispetto alla essenza della feconda-

zione.


0.

Hertwig,

riconosciuta la fusione dei pronuclei nello Stron-

gylocentrotus ed in
origine
ebbe

altri

organismi,

perchè la fecondazione

ziale

il

si

sia

fonda con un nucleo

Senonchè quando van


opera

sulla fecondazione dell'

e che

di

origine

)P,

nematode

questo

la

ciascuno dei nuclei

tiche, di

tentativi

Beneden

dimostrò

egli


materna

le altre.

A.d

Zacharias ('87) di ridurre anche
dell' Hertwig, ammettendo una fusione
i

quali

si

bot-

che

fusione dei pronuclei non ha luogo
fornisce al 1° fuso due anse

dello

dei pronuclei

i

pubblicò la sua prima

Ascaris meg.,


origine paterna le une,

alla teoria

di

e la sua teoria

più largo favore così presso gli zoologi che presso

tanici.

presso

ne conchiuse che essen-

compiuta è che un nucleo

sarebbero ancora disgiunti

non suffragato da alcuna rigorosa osservazione,

questo caso

preliminare

poi,
i


cromaonta dei

tentativo

risultati del


van Ben eden furono confermati da tutti
Herla)
riori (Boveri, Kultschitzky

gli osservatori poste-

tanto che

,

l'indipen-

dente sviluppo dei due pronuclei neìYAscaris è ora uno dei

fatti

meglio accertati e più unanimemente riconosciuti.
Del resto anche un esame più attento e meglio aiutato dalla
tecnica microscopica dei casi nei quali più evidente era apparsa
la fusione dei
la fusione

non


si

come

due pronuclei, potè dimostrare che anche in

nucleo essenziale nei fenomeni

la parte del

stesso

('90)

argomenti

validi

ereditaria dei caratteri,

ad esempio vide in una Thiara

(fig.

Strongylocentrotus lividus che quando

cleo maschile entra nel femminile, questo

cromosomi che cederà al

massa pressoché compatta

1° fuso.

i

di

indicano

fecondazione

cromatina.

la

e

essi

modo

reale, e ad ogni

che

molti

che


riferiva a quella

e di trasmissione

veri

apparente

era piuttosto

Il

Bo-

26-28), e nello
piccolo pronu-

il

ha già

in se foggiati

pronucleo d" che è una

Il

cromatina è costituito da un go-

di


mitolo dal quale col suo svolgersi

rendono indipendenti

si

i

cro-

mosomi di origine paterna; essi per lungo tempo si vedono formare un gruppo a se, poi vengono bensì a spargersi nel vano
del pronucleo femminile,

ma

non

fondono affatto coi cromo-

si

somi materni. Se vi ha fusione essa
al

succo nucleare
In moltissimi

topterus


,

secondo

(e

Branchipus

Pristiurus,

ecc.)

i

Cyclops

,

riferisce

due pronuclei

dunque soltanto
ai

nucleoli).

{Sagìtta, Rhychelmis,

organismi


altri

si

Strassburger

lo

Cymbulia

,

parecchi

,

accostano e

si

si

f

Chae-

insetti

toccano


per

una larga superfìcie senza però che scompaja mai completamente
a
la linea di divisione (fig. 29), di guisa che assai bene in ognuno
di essi si

riconoscono

dell' altro

pronucleo.

pronuclei non
placca

si

mente
1'

cromosomi, indipendenti
in

del 1° fuso

equatoriale

i


due gruppi

siano perfettamente

anche per ogni altra
in

da quelli

affatto

quelli dove

questi casi ed in

i

due

accostano neppure può accadere che anche nella

terno e materno

noto

i

E


due anse

figlie

altra al polo opposto.

più indiscutibile dal

cariocinesi

delle

quali

van Beneden

che ciascuno dei nuclei

matica paterna e

di

distinti.

1'

figli

ci


cromosomi,
Essi poi

dividono

si

per

in

pa-

come

è

longitudinal-

una migra ad un

Questo fatto messo

sciuto poi in molti altri organismi,

di

chiaro nel

Ascaris


polo,

modo

e

ricono-

permette dunque

di dire

l'

riceve una metà di ogni ansa cro-

ogni ansa cromatica materna.


8

Secondo alcuni autori (Hertwig e Strassburger) appunto
nuclei

nei

accadrebbe, se prima

in riposo


figli

luogo, la fusione o mescolanza

Ma

terna.

anche questa interpretazione urta

servazioni di fatto, esposte nel cap.

mostrare

prepiù

non potè aver

cromatina paterna e ma-

della

le quali

Ili,

alcune

conti'o


os-

tendono a sem-

duratura della cro-

probabile la indipendenza

matina paterna e materna.
del 1° fuso a spese

Coli' abbozzarsi

e cromatiche

dell'

uovo e dello

spermatozoo è compiuta la

incomincia un nuovo

Qui

condazione.

parti acromatiche


delle

periodo

fe-

sviluppo,

dello

quello dalla segmentazione.

Durata dei vari processi

7).

Varia

della fecondazione.

assai è la rapidità colla quale

mutevole con

processi, e

la

compiono


si

tutti questi

temperatura, come accade per tanti

fenomeni vitali.
Mentre nel Toxopneustes lividus dalla entrata

altri

tozoo
altri
1'

fusione dei pronuclei intervengono

alla

organismi

solo 5' a 10', in

maggiore, come nel-

assai

Ascaris megalocephala e nella Trota (Blanc

teleosteo 2'

si

un tempo

richiede

si

osserva

dopo

la

copulazione

si

dello sperma-

espelle

il

'92).

In questo

1° gì. poi.,


dopo 40'

2° fuso direzionale;

il

h, 15': metacinesi del 2° fuso, radiazioni presso

1

il

pro-

nucleo»
2 h
4 h

espulsione del 2° globulo poi.

:

stadio di

:

6 h

:


7 h

:

8 h:

;

;

i

due pronuclei e

i

due pronuclei sono a contatto

i

9-10 h

due pronuclei e
1° fuso di

:

In un altro


Whitmann
mente

2 pronuclei

teleosteo

'90)

i

le loro astrosfere si

avvicinano

;

;

le loro astrosfere si

sono fusi;

segmentazione.
invece

fenomeni

il


Ctenolabrus

susseguono assai

si

(Agassiz

e

più rapida-

:

15'
gì. poi.

dopo

la

copulazione

si

osserva la espulsione del

1° (?)

;


20'

:

pronucleo

il

J3

è già formato

;

30': coniugazione dei pronuclei;
35'-40'
placca equatoriale del 1° fuso di segmentazione;
:

40' a 50'

:

appare

il

primo


solco.


Simili variazioni in organismi tanto vicini

poco

ed importanti siano queste condizioni di tempo.

fisse

Ciò che

si

lunghi sono

che non

Anche

mostrano quanto

può conchiudere è che,

in proporzione,

periodi di riposo ed accrescimento

i


assai più

pronuclei

preparatorie o successive alla fecondazione.

le divisioni

in alcuni

dei

vegetali

il

Guignard

('91)

vide

i

due pro-

nuclei restare a contatto per lunghissimo tempo, parecchi giorni,

prima che apparisse


il

fuso di segmentazione.

CAPITOLO

Iti.

La Cromatina.



1. Costanza del numero dei Cromosomi nelle varie speci.
Abbiamo visto che anche ne\V Ascari s megalocephala, se-

condo
dei

la

importantissima scoperta

due pronuclei porta nel

numero

(fig. a

cromosomi


di

corrisponde l'altro che

il

van Beneden,

di

1° fuso di
25).

A

numero

ciascuno

segmentazione un ugual

questo fatto tanto notevole

delle anse cromatiche

è,

salvo


rare eccezioni, costante in una determinata specie animale o ve-

(Flemming, Strassburger, Guignard).
van Beneden fu
estesa ad altre speci dal Carnoy ('86) e poi dal Boveri ('90)
negli animali, dallo Strassburger e dal Guignard nei vegetale

Rispetto alla fecondazione la scoperta del

getali.

Le osservazioni successive

di molti autori

su

di

organismi

fra di loro disparatissimi vennero a confermare questo fatto di

importanza capitale.

Senza pretendere in alcun modo
colto nella colonna

D


del

riuscire completo, ho rac-

di

quadro riassuntivo

le indicazioni

ho potuto trovare sul numero dei cromosomi durante

la

zione degli elementi sessuali e la fecondazione negli animali.

ho date
lazione
(v.

poi),

le indicazioni

con

varia

porta una


precedono

Qui

la

il

come

si

trovano negli autori e

interpretazione
certa

differenza

tetradi

delle

nei

risultati.

che

forma-


Vi

ciò, in re-

cromatiche

Le note che

quadro permettono un accordo.

riassumo

i

risultati,

indicando

cromosomi nella placca equatoriale del
quale fu realmente trovato, o quale

soltanto
1° fuso di

lo si

il

numero


dei

segmentazione,

può logicamente ar-


10

guire da osservazioni fatte sulla maturazione degli elementi
suali o in altre cellule. Tralascio

i

casi

ses-

che mi sembrano troppo

dubbi.

Organismi con 2 cromosomi

A)
tro j>)

(uno


orig. d",

di

l'al-

:

Dovendo essere doppia

origine di un organismo formatosi

1'

può essere

in seguito a fecondazione, nessun caso più semplice

immaginato

fino

;

ad ora non

lo si

conosce che neìYAscaris me-


Boveri '88, 0. Hertwig
neW Ascaris labiata (0. Meyer '95).
Organismi con 4 cromosomi:
Vermi.- Ascaris meg. bivalens (B o v e r H e r t w g, ecc.),

galocephala univalens (Carnoy,
'90, ecc.) e

B)

i,

Ophryotrocha puerilis (Korschelt

Artropodi.
e Isch.
C)



i

'95).

Bythotrephes longinanus

(Weismann

'89).


Organismi con
Vermi.

8 cromosomi



8

cromosomi

Coronilla

trovano

si

Pallavicinia decipiens,

la

sp.

:

(Carnoy

pure fra

i


'86).

vegetali in

una

quale durante la generazione sessuale

ha soltanto 4 cromosomi (Strassburger '94).
D) Organismi con 10 cromosomi:
Protozoi.
Noctilu camiliaris (Ischikawa



ramecium
tanto ha

E)

il

n.°

epatica,

aurelia

(R.


Hertwig

'89)

;

'94).

Pa-

questa sol-

10 in un nucleo mixotico.

Organismi con 12 cromosomi:



Celenterati.
Aequorea Forskalea (Hoecker '92).
Vermi.
Ophiostomum mucronatum (Carnoy '86).
Spiroptera strumosa (id.)
Grillotalpa (vom Rath. '91, '95). CaArtropodi.
loptemus fermur-rubrum (Wilcox '95).
Vertebrati. — Gallusl (Holl, vedi Hceker '92).
numero dodici fu trovato pure in organismi vegetali assai






Il

semplici

fallax
F)

:

Spirogyra crassa, Spirogyra polytceniata, Trichia

(Strassburger

Vermi.



Artropodi.

cker

'94).

Organismi con

'95).


16

cromosomi

Filar oides mustelarum



:

(Carnoy

'86).

Cyclops strenuus senza ovisacchi (Hce-


11

Diaptomus sp.ì (Ischikawa
Crioceris asparagi

'95).

(Henking

'92).





Molluschi.
Limax cinereoniger (vom Rath).
Vertebrati.
Axolotl (Fick '93).
Fra
vegetali Pinus silvestris, Picea vulgaris, Altroemeria
psittacina, Allium (Strassb urger '94).
i

:

Organismi con

G)



Protozoi.



Echinodermi.
ve ri

cromosomi:
magnai (Wolters

18


Monocystis

Echinus

(Bo-

'90).

Vermi.



Sagitta bipunctata (Boveri

'90).

Chaetopterus pergamentaceus (Me ad

'95).



Tunicati.

(Boveri

Ciona intestinalis
Ascidia mentula (Boveri '90).

Nella Rhodites rosae che


H.

'91).

microtuberculatus

si

sviluppa

'90).

partenogeneticamente

Henking ('92) trovò pure 18-20 cromosomi.
H) Organismi con 20 cromosomi:
Artropodi.
I)



Lasius niger (Henking

Echinodermi.
Artropodi.

ckert
J)


'92).

Organismi con 22 cromosomi:





Echinus miliaris (Morgan

'95).

Cyclops strenuus senza ovisacchi (Rù-

'95).

Organismi con 24 cromosomi :
Vermi.
Myzostoma gldbrum (Wheeler '95).
Artropodi.
Cyclops brevicornis (Hsecker '95).
Canthocamptus staphilinus (Hsecker '95).
Euchaeta marina (vom Rath '95).
Branchipus Grubii (Brauer '92).





(Henking

(Henking '92).

Pyrrhocoris apterus
Agelastica alni



'91,

'92).

Molluschi.
Helix pomatia (Platner, vom Rath
Vertebrati.
Salmo farlo (Boehm '91).
Salamandra maculosa (F lem min g, vom Rath

'95).



'93),

Triton.

Rana
Rana
Fra

i


fusca

(vom Rath)

esculenta

vegetali:

'95.

(id).

Osmunda

regalis (che ha 12 cromosomi nella

generazione sessuale, Chlorophiton Sternbergianum, Helleborus


12
fcetidus,

Lilium martagon, Fritillaria imperìalis,

Strassburger '94 e Guignard
Organismi con 28 cromosomi:

meleagris (vedi
K)




Celenterati.



Artropodi.

Thiara

sp.

?

(Boveri

Fritillaria
'91).

'90).

Pieris brassicae (H e n k i n g

'89).

Organismi con 32 cromosomi:

L)




Diaptomus gracilis (Rùckert).
Artropodi.
Anomalocera pater sonii (id).
Carinaria mediterranea (Boveri '90).
Molluschi.
Pterotrachcea mutica (Boveri '90).
Phillirhoè bucephalum (id).
vegetali
Listerà, Epipactis, Cypripedìum nella fam.
Fra



i

:

(Guignard '91).
Organismi con 34 cromosomi:
Echinodermi. — Asterias Forbesii (Mathews
Organismi con 36 cromosomi:
Vertebrati.
Pristiurus (Rùckert '91).

delle Orchidee

M)


N)

'95).



Torpedo

Organismi con 168 cromosomi:

0)

Un



Artemia salina (Brauer '93).
subito come non sia possibile, altrovare rapporti fra il numero dei cromosomi

Artropodi.

meno

(id.)

rapido esame

ad ora,

fino


mostra

e le affinità o la elevatezza dei vari

organismi.

Tuttavia certi

hanno un ugual numero di cromosomi
Rana esculenta, Salamandym, Triton
Cyclops brevicornis e Canthocamptus staphilinus (24)
(24)
Ciona e Ascidia (18)
Carinaria e Pterotrachea (32)
Hellegruppi

come

forme

di

Pana

p. e.

affini

fusca,


;

;

;

borus,

Lilium,

lium

(16)

(12),

ecc..

;

;

diverse orchidee (32)

parte

D' altra

renze


Fritillaria (24)

;

sensibilissime,

pure

il

alcune speci del genere Al-

due speci del gen. Spyrogira

organismi molto vicini offrono talvolta

dell'

(o, secondo l'Haecker, a seconda
16 o 22 cromosomi e forse a varietà
;

(vom Rath
nella

le

Ascaris megalocephala.


Cyclops strenuus, forse a seconda del periodo

vita

tati

diffe-

come nel modo più parlante mostrano

due varietà univalens e bivalens
Così

;

dell' habitat)',

di

può avere

locali debbonsi attribuire

'94) «le differenze fra il numero dei cromosomi conArtemia salina da Brauer (168) e da vom Rath


13
e

Weismann


('91),

quali ne trovarono soltanto

i

115 entro

la

vescicola germinativa e 48-52 nella placca equatoriale del 1° fuso
direzionale.

differenze non è

In vista di queste

sempre

giudicare

lecito

quando

non coincidano
ha potuto accertare che trattasi proprio
della stessa forma. Così, precipitata mi sembra la conclusione del
So botta ('95), il quale trovò 12 cromosomi nei fusi direzionali

erronee

osservazioni di

le

non

colle proprie, se

di

autori

altri

si

Tanzmaus

un Mus, che chiama

senza meglio designarne

,

errata la osservazione

del


Tafani ('89) che nel Mus musculus aìbinus numerò 20
fusi direzionali.
mosomi entro

cro-

zoologicamente la specie, e ritiene

i

Voglio anche rilevare quanto
di

animali come

numero 12J.
Il Boveri

vegetali

di

che fu tra

("90),

numero

osservazioni sul


2

:

;

2

:

4

4

;

8

:

;

8

16

:

cromosomi possano


dei

del filamento cromatico

la

mero 3, in base a
Canthocamptus In
.

ciò
tal

che

egli

modo

nelle placche equatoriali (6;

si

come

il

14 ed

il


si

22,

che

un cromosoma

La questione


allora

fino

;

16

32.

:

('95)

relativa

è del resto


Anomalie.



suppone che

nu-

i

segmentazioni successive

ammettendo che come
numero 2, ma anche il nu-

il

vide

realmente

Ora

2

e per 3, trovati

alla

ri-


moltiplicatori del fuso primitivo

Riickert vorrebbe derivare per

in ogni

ben lungi

avvenire nel

può spiegare un' altra serie non

12; 18; 24; 36). Altri numeri

altri

che

semplice rap-

unico primitivo,

chiederebbero però ancora

numeri

al

numeri


indifferente di numeri, divisibili appunto per

il

il

derivazione degli uni dagli

riferirsi a

moltiplicatore non valga soltanto

atrofia di

anche

successive segmentazioni dei singoli cromosomi.

Anche V. Hsecker più recentemente
meri

(ed

primi a raccogliere diverse

i

cromosomi, accennò


dei

potrebbe quindi immaginare

mediante

altri

numero 24

:

1

Si

il

fra di loro 5 degli 8

porto in cui stavano
noti e cioè

frequente nelle varie classi

di

ripeta

si


elemento sessuale dal 24.

origine ed al significato

di

tali

esaminare alcuni dei

casi

dall' essere risolta.

è necessario

allontanano dalla regola generale.

Molti di questi

senza


14

dubbio sono dovuti ad osservazioni non esatte,
resto colle difficoltà certo

non


merazione

elementi,

così

di

piccoli

che

lievi

si

giustificabili del

incontrano nella nu-

specialmente

se

il

numero

loro è rilevante.


Cito anzitutto V Arion
('86).

In questo

16 a 20
però

mollusco

le

;

osservazioni del

che

rienti, di guisa

dubbio

dell'

granuli

i

soltanto 4


essi

di

empiricorum

studiato

cromatici

deriverebbero

Platner non

difficilmente

dal

del

dallo

Platner

1° fuso

caso

il


Arion empiricorum per contrapporlo a quanto

cordemente

mostrano

ci

forme vicine, quali

ricorum secondo

altri

Limax

il

aspersa (Garnault

gli

'89)

(Mark

'81)

del resto lo stesso


e la

Helix

Arion empi-

Garnault, hanno una uguale

il

con-

organismi, e tanto più che

agrestis

come

;

sono per questo lato esau-

potrebbe accettare

si

sono

spermatozoo


quantità di

cromatina nel pronucleo d* e nel /\
Anche Lceventhal ('90) trova differenze nel numero dei

cromosomi durante
le

la

fecondazione

dell'

Oxyuris ambigua, ma

sue osservazioni in proposito sono assai deficenti.

Maggiore considerazione merita quanto vide l'Henking ('92j
alni. Numero normale sembra in questo co-

nella Agelastica
leottero
tradì

I

il


24



(?)

;

esso

trova infatti nelle spermatogonie e 12

si

appaiono

entro la vescicola

te-

germinativa. Nel pro-

J

femminile

nucleo

appunto 12 cromosomi,


restano

mentre

nei

spermatogenesi i cromosomi sono 17
e 17 pure nelle spermatidi. Conseguentemente il numero dei cromosomi nel primo fuso di segmentazione sarebbe di 24-30 questi

fusi di

maturazione

della

;

risultati sono

però esposti

dall'

autore in forma dubitativa.

Nella spermatogenesi del Pyrrhocoris lo stesso autore ('91)
descrive un altro fatto assai
qui pure uguale a 24

;


alla

curioso.

Il

2 a divisione

/
— n \\) soltanto 11
cromosomi (
(
2 )
V
intero all' uno od all' altro polo.

si

numero normale
di

dividono,

Si

(n) è

maturazione dei 12
il


avrebbero

dodicesimo passa

dunque sperma-

tozoi

con 12 cromosomi, e spermatozoi con 11 cromosomi,

quali

uno doppio.

L'Henking non

dei

potè stabilire se entrambi

queste varietà di spermatozoi o se una sola prendesse parte alla
fecondazione.


15
più frequenti

Assai


altre cellule dell'

sono le variazioni che

organismo e

risultano dalla unione di più cromosomi

tici

osservano

si

in

rado riferire a

di

nelle quali gli elementi croma-

(cioè mitosi

mitosi plurivalenti

possono non

si




Haecker). Così
mesodermiche primitive degli

nelle cellule sessuali primitive e

Cyclops (8 cromosomi). Altre variazioni fanno pensare che plurivalenti siano le mitosi che han luogo appena dopo

embrioni

di

la fecondazione

invece

Ophryotrocha appaiono 8
cromosomi invece dei 4 o

nella blastula della

;

4 cromosomi, molti piccoli

di

2 primitivi nelle cellule somatiche


dei

phala

e

Ascaris

dell'

sb urger spiega
o

altre

endosperma

nell'

Ascaris

megaloce-

modo come lo Strasvariazioni nel numero dei cromosomi,
somatiche, come p. e. nell'apparecchio

labiata

riscontrate nelle cellule


antipodico

dell'

Del

(*).

fanerogame

delle

avanti, confrontando la fecondazione

degli

parlerò

,

animali

e

più

dei ve-

getali.


Alcune variazioni del numero dei cromosomi sono

poi legate

direttamente con anomalie nel decorso della fecondazione o nei
processi

preparatorii.

Boveri

('88)

mero

dei

in

interessanti ne descrisse

Parecchi casi

uova

di

Ascaris megalocephala, dove

il


il

nu-

cromosomi poteva crescere perchè qualche ansa desti1' uno o con
1' altro dei
globuli polari re-

nata ad uscire con
stava invece entro

una

1'

uovo dove

si

comportava esattamente come

delle anse normali del pronucleo,

di riposo,

entrando nella placca

passando per uno stadio


equatoriale del 1° fuso e divi-

dendosi longitudinalmente in guisa da trasmettere
denti a ciascuna delle due prime cellule.

merarie,

come

io

stesso

vidi,

si

i

suoi discen-

Simili anse soprannu-

possono

poi

ritrovare nelle

placche equatoriali di altre cellule embrionali.


Un aumento

delle anse

cromatiche può anche essere causato

da polispermia, alla quale non segue però, almeno

uno sviluppo regolare (Boveri
Talvolta i cromosomi del 1° fuso

'88,

He ria
di

'94,

nell'

Sala

Ascaris
'95).

segmentazione possono

es-


almeno la interpretazione che danno V. Hfecker ('95) ed 0. vom
diminuzione cromatica, curiosissimo fenomeno per il quale rimando ai lavori di Boveri ('87 - '92), di 0. Meyer ('95), di V. He ria ('94) e
ad uno mio recente ('96).
(1)

Rath

Questa

è

(94) della


16

sere

mancando uno

,

due pronuclei, e

dei

ciò indipendente-

fu


mente dalla partenogenesi.
Possono mancare i cromosomi di origine materna in frammenti di uova anucleati e fecondati (Hertwig, Bove ri, Morgan). Possono mancare i cromosomi di origine paterna nei casi

lo

Boveri

fecondazione parziale (partielle Befructung) del

di

spermatozoo è entrato nell'uovo

di echino,

suo centrosoma staccarsi dal nucleo,

mentre

colo negli strati superficiali,

pronucleo
al

ne produce un fuso, dove

anomalia permise

('90)


:

che egli non potè ben determinare, appena

in certe condizioni,

i

appunto

Boveri

il

vide

quale resta inattivo e

il
il

il

pic-

centrosoma appressandosi

consuete trasformazioni, finche se


le

cromosomi sono soltanto

Boveri

al

contare

di

—n

-

.

Questa

cromosomi

i

provenienti dal pronucleo Altri

nuclei

cromosomi sono


con

i

merociti nelle uova

2

come potè dimostrare

dei Selaci, nuclei provenienti,

da spermatozoi soprannumerari,

quali tuttavia

i

il

Rùckert,

dividono assai

si

—=
n


regolarmente (nella Torpedo

essi

hanno appunto

18 ero-

mosomi).

La



wig

che

di origine

sede dei caratteri ereditari.
il

materna con uno

van Beneden
i

che


quali entrano nel

prime



La scoperta dell'Hertdi un nucleo

nucleo dell'uovo risulta dalla fusione

cellule

di

numero

il

origine paterna, e più quella del
dei

cromosomi paterni

primo fuso e da esso sono

embrionali è eguale,

teoria secondo la quale la cromatina

e


materni

distribuiti alle

crearono e sostennero

due
la

sarebbe la sede dei carat-

teri ereditari.

Le proprietà che
dei genitori

come
dai

di

il

generato

sono in media

eredita


dall'

uguali, e quindi

veicolo di tali proprietà un substratum

uno e

dall' altro

dobbiamo
il

cercare

quale provenga

due generatori in quantità possibilmente uguale.
Se paragoniamo fra di loro la
una stessa specie troviamo fra

cellula
di

essi

uovo e

una


lo

così

spermatozoo

grande

difife-


17

renza

di

volume che

la

massa dello spermatozoo scompare afuovo ne risulta dunque poco pro-

fatto di fronte a quella dell'

babile che tutto

corpo

il


;

dell'

come

uovo,

tutto quello dello sper-

matozoo siano veicoli delle proprietà ereditarie. Anche se
lesse tralasciare

che

il

tutto

il

lecito

uovo e non

dell'

protoplasma indifferente,


si

vo-

considerasse

si

sproporzione sarebbe sempre

la

grandissima.

Del resto altre considerazioni

ci

lasciano supporre che

toplasma dello spermatozoo, poco e differenziato, abbia
suaccennato.

si

non entra nelle asterie

dello spermatozoo

Toxopneustes (Wilson), ed


(Fol), nel

entrando,

La coda

disaggrega

pro-

il

valore

il

organismi

in altri

,

pure

che importa anche

(insetti, Axolotl), o, ciò

può conservarsi inalterata fino a che il 1° fuso è formato,

a che dunque i veicoli della eredità si dispongono a distri-

più,
fino

buirsi alle due prime cellule

parte

alla

la

;

coda non prese dunque qui alcuna

costituzione del 1° fuso e

non possiamo considerarla

non come un materiale inerte, destinato ad essere riassorbito.
Anche negli spermatozoi privi di coda (Ascaris) il protoplasma
se

che è in quantità piuttosto rilevante fa P impressione di disaggregarsi ed essere assorbito dal vitello.
Assai maggiore considerazione meritano le atrosfere, o meglio
quella parte di esse, sia il centrosoma soltanto od il centrosoma
accompagnato da una porzione di archoplasma, che lo sperma-


La supposizione che anch'

tozoo porta nelF uovo.

aver

parte nella

molta

maggiore

trasmissione dei
probabilità

colla

caratteri

esse potessero

ereditarli

acquistò

presunta scoperta della qua-

driglia dei centri. In molti organismi fu però provato sicuramente

che la quadriglia non


Le circostanze

esiste.

richieste

derivazione di essa

dall'

si

trovano invece nella cromatina

organismo

;

la

paterno e materno è ormai

tanto generalmente dimostrata da non potersi mettere in dubbio
1'

unica eccezione

ma


qualche valore sarebbe quella

di

dell'

Garnault.

essa non è saldamente stabilita anzi contradetta da
L' importanza della cromatina

ditarli si

presenta

suti,

non solo durante
la divisione di

dei caratteri ere-

come ancora più probabile

minuziosa esattezza colla quale
tici,

come veicolo

i


si

se

si

pensa alla

opera nei processi cariocine-

primi stadi embrionali,

ogni

:

Arion,

cromosoma,

cromosomi, alle due cellule generate.

ma

anzi di ogni

in tutti

i


tes-

granulo dei


18
Il

Boveri

dare una base sperimentale a questa

f'95) cercò di

una ricerca sommamente interessante. Egli parti da
un fatto osservato dai fratelli Hertwig che cioè agitando fortemente le uova degli echini prima della fecondazione, esse si
rompono in frammenti più o meno grandi. Fra questi alcuni
sono nucleati, altri no, ed anche questi ultimi possono essere
ipotesi con

fecondati e non di rado da

un

solo

spermatozoo;

luppano regolarmente fino a dare una


larva.

Il

allora

svi-

si

Boveri

tentò

frammenti anucleati con sperma di un'altra
quale potesse dare una forma bastarda colla prima.

la fecondazione di tali

specie, la

Le speci scielte furono: Strongylocentrotus lividus J ed
Echinus microtuberculatus e/, le quali hanno dei plutei assai
ben distinguibili e per la forma generale e per certi caratteri
assai precisi delle spicule schelettriche primitive. Le uova di
Strongylocentrotus fecondate con sperma di Echinus danno una
larva bastarda e per 1' una e per gli altri precisamente intermedie fra le due tipiche.
Agitando fortemente un certo numero di uova di Strongylocentrotus non fecondate di guisa che ne restavano alcune
poche intere, altre frammentate e fra queste alcune con, altre

senza nucleo, e fecondatele poi con sperma di Echinus, il
Boveri ebbe da esse un buon numero di pluteus, fra quali
la grande
prescindendo dalle forme anormali frequentissime
maggioranza avevano appunto
caratteri tipicamente intermedi,
ma altri erano veri pluteus di Echinus con lo scheletro costi3

i

,

i

tuito secondo

il

puro

tipo dell'

derivavano da frammenti

mancava
dalla

il

della

di

un

pronucleo e/ non

madre,

frammenti

Echinus. Questi secondo

anucleati

di

ma

avevano

soltanto dal padre.

uova

lo

ed appunto

dimostrava


il

ritratto alcun

Che

essi

essi

carattere

provenissero

da

fatto dell'essere più piccoli

norma, che poi contenessero meno cromatina
solo

Boveri

il

perchè ad

(quella cioè

pronucleo) lo dicevano le dimensioni dei nuclei pa-


ragonati con quelli di larve di uguale età e dimensioni.

Contro questa ricerca oltremodo

non tardarono però ad elevarsi
accertato che

i

le obbiezioni

;

anzitutto non parve

plutei in questione derivassero proprio

menti anucleati. Seeliger
rato dei plutei

interessante ed importante

provenienti

('95),

da

il


da fram-

quale fece uno studio accu-

fecondazione

incrociata

fra gli


19

conchiude che

echini,

lanti fra

il

essi

possono dare forme assai varie

puro tipo paterno ed

puro


il

materno.

tipo

oscil-

Se così

come

fosse ogni valore dimostrativo sarebbe tolto all'esperimento

Morgan

esso fu fatto. D'altra parte

trova assai rara la

('95J

fecondazione incrociata fra queste due speci, ed afferma poi rarissima la fecondazione

ed in ogni modo tale da

monospermica dei frammenti anucleati,
non permettere uno sviluppo molto

avanzato.

Il

Boveri da

pochi

mesi è ritornato sulla questione

ma

aggiungere nuovi esperimenti,

meglio illustrando

cerche precedenti. Al Seeliger risponde

che

le

forme

le

senza

sue rilarvali

sono diverse a Trieste dove questi lavorò, ed a Napoli nel qual
luogo


il

Boveri

fece

i

suoi

esperimenti;

meno

assai

distinte

non a Napoli. Perciò possono più
simulare
il tipo paterno o materno,
forme
bastarde
facilmente le
il che mai non accade a Napoli. Agli stessi risultati del Seeliger
era però giunto I. H. Vernhout operando a Napoli su speci
nelle due speci a Trieste che

varie,


appunto

pensa che

coli'

obbiettivo delle

la certezza si

ricerche del

Boveri;

egli

avrebbe soltanto se frammenti anucleati

fossero isolati e poi fecondati.

ma

Questo tentativo fu fatto appunto dal Boveri,
eccessiva rarità di

un buon

condizioni non ne ebbe alcuno sviluppo.
ritenersi


per la

risultato della fecondazione in queste

ancora aperta; certo è

di

La questione deve dunque

tale interesse

da meritare

nuove ed accurate ricerche.
In parecchi organismi e da diversi

autori fu osservato

durante la trasformazione della testa dello spermatozoo

durante

accrescimento

nucleo

cf,


non

ha soltanto un aumento nel succo

si

il

rilevante

matina stessa diventa assai più abbondante
anzi che anche

parte

dall'

il

di

questo

nucleare,
;

ma

che


in pro-

nucleo,
la cro-

qualche autore dice

pronucleo maschile deriva dunque in grande

uovo.

Che anche la cromatina paterna entro l' uovo accresca
volume è cosa che io credo fuori di dubbio, dimostrata p.
con ogni evidenza

dall'

Ascaris meg.

cola sferetta cromatica che era

il

dove

in

luogo

di

es.

della pic-

nucleo dello spermatozoo, tro-

viamo nel pronucleo maschile dopo il suo periodo di riposo le
due grandi anse che faran parte del 1° fuso; ma non credo che


20
sia esatto

il

dire che questa parte

rivi dall'uovo.

pronucleo

del

maschile de-

Certamente una parte della sostanza
pronucleo

in questo caso assorbita dal


cf,

ma come

dell'

uovo fu

sostanza

ali-

mentare, e fu assimilata ed elaborata dagli elementi maschili.

cromosomi maschili possano nutrirsi di materiali dell' uovo pur restando sempre uguali a sé stessi, lo dice
il fatto che anche dopo le molte loro produzioni in seguito alle
quali origina dalla cellula uovo un embrione costituito di cen-

Che realmente

i

tinaia di cellule, nel quale è

indubbiamente accresciuta

le loro proprietà, tanto è
i

di


molte

cromosomi paterni mantengono
vero che essi imprimono all' embrione

volte la quantità di cromatina,

i

caratteri paterni.

Un

esempio

possiamo ricavare ancora dalla fecondazione

lo

incrociata degli echinodermi.

Quando incomincia a formarsi

nella

larva lo scheletro calcare, l'embrione consta di più centinaia
cellule e la sua cromatina

sa chiunque abbia


di

molto accresciuta, come

totale è di

osservato lo sviluppo di uno

di questi

orga-

embrione non ha preso nutrimento dall' esterno, noi dobbiamo ammettere che questo aumento della cromatina sia dovuto ad alimenti che essa ricavò dall'uovo. Eppure
nismi

siccome ancora

;

nella disposizione, nel

1'

numero,

la influenza della eredità

nell' aspetto delle spicule calcaree


paterna non è certo indebolita.

2 varietà dell' Ascaris
cromosomi pameg. si può poi dimostrare, che non soltanto
terni mantengono ad onta del nutrimento ricavato dall' uovo la
Nella fecondazione

incrociata fra le

i

loro influenza formatrice paterna,

che

logici

Fu

il

li

distinguono come

Boveri

ma

perfino


caratteri morfo-

i

tali.

che potè mettere in sodo

il

fatto curiosissimo

hanno due varietà di uova provenienti
da individui diversi delle quali 1' una ha nella placca equatoriale 4 cromosomi e 1' altra 2 soltanto. Nel pronucleo /> della
prima vi sono 2 cromosomi ed uno soltanto in quello della seconda. A queste due varietà degli individui femminili corrisponche

nell' Ascaris

meg.

si

dono varietà analoghe degli individui

maschili, di guisa

che

i


pronucli
2 cromosomi, quelli derivanti dagli spermatozoi della seconda ne
soltanto. 0. Hertwig ('90) diede a queste due va-

hanno uno
rietà

il

nome

di

bivalens ed univales. Di solito

le

femmine,

bi-


21

valens sono fecondate da spermatozoi bìvalens,

ma


spermatozoi unìvalens,

Herla

da V.

da 0.

('94)

unìvalens da

le

negli ultimi 2 anni furono osservati

Meyer

da

('95) e

me

(*95) dei casi di

fecondazione incrociata.
Il

Meyer


non vide che

bene

potè assai

vales sono più piccoli
le osservazioni

di

i

cromosomi della varietà uni-

mie

e le

segmentazione

da spermatozoi unìvalens,

Ora

della varietà bivales.

(fìg. a


35) sulla placca equa-

uova bìvalens fecondate

di

accordano nel riconoscere che

si

ma

primi stadi della fecondazione,

assai di quelli

Herla

toriale del 1° fuso di

i

che

stabilire

l'u-

cromosoma di origine paterna (univ.), benché si trovi entro
un uovo bìv., e ne tragga il suo nutrimento, al suo

completo sviluppo non diviene un cromosoma identico ai 2 materni, come sarebbe accaduto se si fosse trattato dei cromosomi
portati nell'uovo da uno spermatozoo bìv.; ma vi conserva, nelle
nico

il

vitello di

dimensioni più piccole, e spesso nella tipica disposizione ad ansa
chiusa,

un vero cromosoma unìvalens. Si vede
grado dell'accrescimento non è determinato

caratteri di

i

dunque che anche

il

dalla quantità o qualità del

cromosoma

insite nel

plasma


Contrariamente a quanto affermava

l'

Herla,

certarmi che questa spiccatissima differenza
tiene per tutte

le

divisioni

seguito

quali

dunque

di loro,
li

i

ma non

a 4 successivi

cromosomi


io

da proprietà

si

potei poi ac-

dimensioni

di

successive fino a che

le cellule sessuali primitive (fig. a 35),

sioni facenti

ma

uovo,

dell'

stesso ^paterno).

si

quindi per quattro


stadi

trovarono

riposo,

di

in

intimo

man-

stabiliscono

si

divi-

durante

contatto fra

perdettero quei caratteri che fino dal principio

differenziavano.

Benché meno chiaramente, già prima aveva


il

Riickert

riconosciuto che entro la placca equatoriale del 1° fuso

cromosomi

di

?

(

95)

di seg,

si

conservano

distinti nelle successive divisioni

e negli stadi di riposo, cosicché ne risultano dei nuclei doppii
quali

si

conservano


assai

tardi, finché è già

zampe del Nauplius.
Si comprende quanto bene

tesi

della individualità

autonomi

si

i

origine paterna e materna formano 2 gruppi distinti

e che tali gruppi

di

i

nutrono,

si


dei

tali

fatti

cromosomi,

si
i

apparso

accordino

quali

il

i

3° pajo

colla

ipo-

come organismi

riproducono per scissione trasmettendo



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