Inni,
largo
ni.
1899.
UK
II SCI
REDATTI
)
DA
LEOPOLDO MAGGI
GIOVANNI ZOJA
PROF. ORI). D'ANATOMIA E FISIOLOGIA
PROFESSORE ordinario
OI\
ANATOMIA
UMANA
<'OM PARATE
NELLA
R.
UNIVERSITÀ
DJ
PAVIA
ACHILLE DE-GIOVANNI
PROF. oro. di clinica medica nella R. UNIVERSITÀ DI
Un Anno
L.
PADOVA
S.
PAVIA
Premiato Stabilimento Tipografico Successori Bizzosi
1899.
lì
Cambi ricevuti dal
Gennajo a tutto Marzo 1899.
ly
—
—
Atti della Società Toscam di Scienze Naturali.
Processi verbali.
del 3 Luglio 1898.
Memorie, Voi. XVI.
Pisa, 1898.
—
2. Atri della Società dei Naturalisti.
Voi. XV.
Voi.
Fase. I e II.
XVI.
Fase. I e II.
Modena, 1898.
3. Atti della Società Ligustica di Scienze Naturali e Geografiche.
Voi. IX.
N. 4.
Genova, l89:i.
4. Atti dell'Accademia di Scienze Mediche e Naturali.
Fase. IV.
Agosto-Ottobre 189S. -r Ferrara, 1899.
5. Bollettino della Società Romana per gli studi Zoologici.
Voi. VII.
Fase. Ili— VI.
Roma, 1898.
6. Bollettino della Società dei Naturalisti.
Voi. XII".
Napoli, 1898.
7. Gazzetta Medica Cremonese.
Fase. XII.
Cremona, 1898.
8. Giornale della R. Accademia di Medicina.
Voi. LXI.
Fase. IX-XII.
ì.
—
Adunanze
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Voi. LXU.
Tonno, I8b9.
Fase. I.
9. Giornale di Medicina legale.
Anno V, N. 6.
Anno VI, N. 1.
Lanciano, I89S-99.
10. Gazzetta medica lombarda. — Fase. N. 52, 189S.
Fase. N. 1-11, 1899.
—
—
—
—
—
Milano.
12.
La Clinica Veterinaria. — Fase. N. 1-11. — Milano,
La Nuova Notarisia. — Gennaio, 1899. — Padova.
13.
Rivista mensile di Psichiatria,
11.
ecc.
—
N.
poli.
—
—
12, 1898.
1899.
N.
1899.
1,
—
—
—
Na-
Fase. I, 1899.
Firenze.
Rivista di patologia mentale e nervosa.
Tom. VII.
Fase. V.
15. Acles de la Société Scient'Jique du Chili.
Santiago. 1898.
Fase. 1-1 V.
Tom. Vili.
Tom. XXII.
Fase. II,
16. Annales de la société Belge de Microscopie.
1897-98.
Bruxelles.
et Bulletta ecc.
Tome XI, trimestre, 1899.
17. Annales de V Università de Grenoble.
18. Anna al report. of. /he curato?' of the museum of Comparative zoology.
Cambridge.
J897-98.
Fase.
N. 23 e 24.
Bueuos-Aires,
19. Annales del Circulo Medico Argentino.
h 2, 1899.
1898.
N.
Fase. VI.
2u. Anales de la Sociedad cientifica Argentina. - Voi. XLVI.
1898-99.
Buenos-Aires.
Voi. XLVII, Fase. I et IL
Tom. XXIII.
Paris,
21. Bulletin de la Société Zoologique de France.
14.
—
—
—
—
I
—
—
—
1898.
—
—
—
I
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
N. 3.9-341.
Paris, 1899.
22. La Feuille des jeunes naturalistes.
Voi. VII, N. 11-12, 1898.
23. Modem medicine and bacteriological revieic.
Battle Creek Mieliiniran.
Voi. Vili. N. 1-2, iSH.K
24. Travaux de la Société Imperiai des Naturalistes de Saint Petersbourg. et Voi. XXIX. N. 2. 1^8.
N. 5-6. 1*98
25. Giornale della associazione napoletana di Medici e Naturalisti. - PunNapoli, 1899.
tata I a
e 2. - Firenze, 1899.
26. Monitore zoologico italiano. - \.
Rassegna quindicinale illustrata di geografia,
27. La cultura geografica.
1899.
Firenze,
N. 1-5.
—
—
—
—
.
—
28.
!
—
—
American Museum of Natwal
Ristori/.
—
New-Yoik-City.
Elenco dei Signori che hanno pagato l'abbonamento.
Stefanini Dott. Domenico, Pavia, anno 1898.- Scarenzio Prof. Angelo, anno
- Prof. Comm. Pietro Pavesi pel Gabinetto Zoologico della R. Università di Pavia, anno 1898. - Fumagalli Dott. Achille, Como, anno 1897. - Gabinetto Anatomia Umana R. Università di Pavia, anno 1898. - Gabinetto Ana1898.
tomia Comparata Regia Università
di
Pavia anno
1898.
- Gabinetto Zoologia
R. Università di Cagliari, anno 1897. - Istituto Tecnico Provinciale, Modena,
anne 1897. - R. Orto Botanico, Pavia, anno 1899. - Gabinetto di Zoologia R.
Università
di
Genova, anno
1898.
'
Anno
Marzo
XXI.
Bollettino
V
1899.
1.
Scientifico
REDATTO DA
MAQQ
L W> OFOIU ®
PROF. ORI). DI ANATOMIA E FISIOLOGIA COMP. NELLA
I
UNIVERSITÀ
K.
PAVIA
1)1
GIOTJklMi 3Q4iÀ
ANATOMIA UMANA NELLA STESSA UNIVERSITÀ,
PROF. ORI). DI
ACHI3Ulr® P)®;-Ql(Q)¥'ÌllMf
PROF. ORO. DI CLINICA MEDICA NELLA
Abbonamento annuo
8
Italia L.
Estero
»
»
Un numero
separato
Un numero
arretrato
»
...»
IO
UNIVERSITÀ
Si pubblica in Pavia
Corso Vittorio Em. N. 73.
2
»
.
R.
di
è
32 pagine.
PADOVA.
Esce quattro
volte
abbonamenti
Gli
Pavia
Ogni Numero
4-
DI
dall'
Editore
all'
anno.
ricevono
si
dai
e
-
in
Redat-
tori.
SOMMARIO
PAVESI Il prospetto delle lezioni Spallanzani scritto da lui medesimo. —
R. MONTI: Su la fina distribuzione e le terminazioni dei nervi nella milza
degli Uccelli, con figure (contin..« e fine). — G- PARAVICINI: Sulla minuta in:
nervazione del canal digerente dell' HelLv pomatia Lin. con tavola (contin. e e
Sii le ghiandole salivali dei Gasteropodi nei diversi periodi
fine).
R. MONTI
funzionali (Nota preventiva).
G- PARAVICINI: Pratisti delle acque di CaRecensioni (L. MAGGI: Ossicini suturo-fontanellari nel
stelmarte in Brianza,
Necrologio del Prof. Carlo Giacomini.
Annuncio
cranio dell'uomo fossile).
del R. Istituto Lombardo di S. e L.
—
:
—
—
IL
—
—
PROSPETTO DELLE
scritto da lui
e pubblicato
dal
SPALLANZANI
LEZIONI
medesimo
Professore P.
In occasione del centenario dalla
morte
PAVESI
di
Lazzaro Spallan-
zani, ho fatto molte ricerche negli archivi su quanto
specialmente come professore a Pavia. Qui venuto,
lo
riguarda,
al
dell'anno scolastico 1769-70, dovette adottare, secondo
dell'Università, un libro
l'opera del Bonnet
:
di
principio
il
piano
testo per la storia naturale e scelse
La Contemplazione
della
Natura, che
al-
uopo tradusse dal francese, corredandola di molte note e contribuendo assai alla sua divulgazione. La scelta non piacque al
governo. di Milano ed a Vienna; ina egli cercò di difenderla
l'
con lettera
,
in
data
di
Reggio 26 settembre 1775,
al
mini-
Firmian
stro plenipotenziario conte di
a
mandare
principe
al
dovette rassegnarsi
poi
,
Kaunitz, cancelliere dell'impero,
di
al-
tre più particolareggiate giustificazioni, richieste con un PS. di
20 gennaio ed inoltrate
lettera
12 febbraio 1780.
il
Sono queste l'oggetto della memoria
nell'archivio di Stato di Milano,
potrebbero essere
i
inedita, che conservasi
interessantissima più che non
stessi o sunti delle
libretti
tografo è in 5 fogli legati con cordoncino
sue lezioni. L'auseta verde, carta
di
protocollo a margini dorati, occupa 13 fitte pagine, 293 righe;
eccolo
a stampa
riprodotto
per
iscopo
scientifico
commemo-
e
rativo.
Picciola
Memoria
relativa al
modo con
cui
il
Professore di Storia
Naturale della Regia, Università di Pavia suole combinare la parte
sistematica della Scienza che insegna con lo spirito di osservazione.
S. A.
eh' io
il
Sig. r Principe
Kaunitz ha
la
Le umilj un Prospetto ragionato
del
degnazione di comandarmi
Corso biennale delle mie
Lezioni, combinando la parte sistematica collo spirito di osservazione.
Prima
di
rispondere al venerato Paragrafo di S. A., supplico
spettosamente mi
lità delle
si
conceda
Lezioni componenti
Fin da quando ebbi
1'
entrare per un
di
momento
ri-
nella qua-
biennale mio Corso.
il
onore
venir Professore in questa Regia
di
Università di Pavia, inteso avendo che la Real Corte quantunque lasciasse in libertà
i
Professori di valersi nelle Lezioni de' proprj scritti
un Testo stampato, pure inclinava più al secondo, che ài primi,
che fu la Contemplazione
credetti ben fatto il proporre un Libro
da me volgadella Natura dell' illustre Sig. Bonnet di Ginevra
o d'
,
1'
,
rizzata, ed arrichita di Note.
la
Questo Libro ebbe la fortuna
Superiore Approvazione della Real Corte, e però
nelle pubbliche
Libro con
le
mie Lezioni
giunte che
,
come
io gli fo,
nella denominazione degli Animali
plementi e avvertenze,
sì
coi
,
anche presentemente.
ottenere
mi
valsi
Un
tal
termini tecnici di cui mi valgo
e de' Vegetabili
,
di
cui
ragiona
me
presi dal Linneo, e con altri miei sup-
io lo
trovo buono tanto che basta per la Gioche per 1' altra che riguarda il per-
l'Autore, la più parte da
ventù,
fo
di
di esso
nella parte istruttiva
E
,
piacere, e i vantaggi che derivano
abbastanza palesi dal numero grande
e che nel
degli Scolari, che ogni anno frequentano la mia Scuola
presente oltrepassano i cento, vengono a toccarsi con mano dalle molte
fezionamento dello
spirito.
da quest' Opera, oltre
il
al farsi
,
ristampe
di essa
che
si
son fatte in francese, tedesco, e ollandese. con
X
n
la
insieme
riproduzione
Natura
zione della
cerco
di
logia,
tracce
le
un
con
supplire a questa parte
seguendo
Note. Siccome poi
mie
delle
quasi mancante del tutto del
é
picciol
Contempla
la
Regno
fossile, cosi
Trattato
ili
due sommi Mineralogi, Vallerio
«lei
Minerà
e
Grò
stedt.
r
Per ubbidire adunque alle superiori Ordinazioni di S. A. il Sig.
Principe Kaunitz, mi sarebbe d'uopo 1' estrarre in massima parte
richiesto Prospetto dal Libro accennato, la qual cosa facendo, io
non so se a nulla potesse servire, dir potendosi che esso Prospetto
è in certo modo nelle mani di tutti, per essere il Libro nel quale si
il
trova, già da gran
tempo
pubblica ragione. In questa perplessità
di
però aspetterò nuove superiori Ordinazioni, alle quali ubbidirò tosta-
mente che mi verranno abbassate.
Dissi di sopra che la Contemplazione eh' io spiego e buona pe'
Giovani tanto che basta. Dal che voleva inferire, che vi poteva essere
un Libro migliore. Di fatti un Libro che con buon metodo abbrac-
ciasse tutti tre
Regni
i
,
e
ne parlasse storicamente
sarebbe assai più istruttivo.
filosofici,
Ma
con principi
e
,
cotesto Libro per disgrazia
manca. Almeno ad onta di moltissime, e replicate diligenze da me
non m'è riuscito trovarlo. Non parlo delle nude Nomenclature,
giacché queste non fanno al caso. In tale difetto oserei proporre un
ci
fatte
mio pensiere
;
ed è che per ulteriore vantaggio de'miei Scolari avrei
me
intenzione di provarmi, se riuscisse a
che avrò un poco
animo
di
io
comporlo.
di
da
chiede
combino
il
al proposito,
me
Sistema
con
stema come già pubblicato,
,
ad
il
1'
Principe Kau-
di
vedere come
Sig.
oggetto
Osservazione , io non crederò di inconun tanto Personaggio se supposto il Si-
1'
,
dirò qualche cosa dello spirito* di Os-
io
servazione, esponendo alcune poche di quelle idee
7
guardar l'Arte dell Osservare
bliche mie lezioni.
Quantunque
però subito
util fatica.
giacché S. A.
questo Prospetto
trare la disapprovazione di
E
incessanti mie occupazioni ho in
cominciare ad intraprendere questa
Ritornando però
nitz
dalle
respiro
di
,
che
,
possono
ri-
delle quali soglio far uso nelle pub-
veruna superiore
Ordinazione non mi prescriva d' indirizzare la Gioventù nella diffidi Arte di bene Osservare, e d' altronde il Libro eh' io spiego non
parli punto di quest'Arte, pure dal trovare la medesima sommamente
utile per que' Giovani, che hanno maggior premura di profittare nella
Storia della Natura, io non lascio nelle mie spiegazioni di ragionare
di essa
non già con qualche Trattato particolare ma sparsamente
in tutti quei luoghi
dove giudico che possa venire al proposito il
far parola della medesima.
il
Piano
,
scientifico
stampato
,
né
,
,
,
I.
E a me preme prima d'ogni altro di imprimer bene nella
mente de' Giovani ciò che intendo per spirito di Osservazione. So che,
a mio avviso, io non posso meglio insegnar loro
quanto trattenendomi con essi su d'un Oggetto, che stato sia eccellentemente esaminato da qualche grande Osservatore come da un Malpighi
da un
Lyonnet, da un Réaumur. Allora facilmente giungono a capire non
essere lo spirito di Osservazione che una facoltà di ben comprendere
,
,
un Oggetto
di
sue parti
in tutte le
narli fra loro
di scoprirne
,
e con gli altri Esseri
,
,
rapporti
i
combi-
di
,
per giungere allo scoprimento
,
qualche verità o conseguenza. Premessa la qual nozione
stro a' Giovani quai requisiti richieggansi per lo
,
io
mo-
spirito di Osserva-
zione, e quali Oggetti giovi osservare.
E
IL
quanto
al
che per bene disporsi
primo
,
io
comincio, a metter
osservare giova
nell'
loro
sott'
sovente l'essere,
occhi
diciam
tavola rasa intorno al Soggetto da esaminarsi. Per tal maniera
cos'i,
non confonderanno
tura.
le
Ed essendone
derne allora
così
,
che esaminando
1'
Opinioni del Filosofo con
più o
meno
informati
,
le risposte della
giova almeno
che siam disposti a non ricevere che quelle idee,
Oggetto
comunicano all'anima
si
col ministero de'
sensi. Avvaloro questo mio avvertimento con più esempli,
zieltà
con quello
Na-
prescin-
il
dell' illustre
Boeravio,
il
ma
in ispe-
quale per iscoprire la nota
genuina del fuoco., suppone di non sapere qual cosa
Elemento e per tal modo arrivò a conoscerne il vero
carattere, e può dirsi che questa fosse la prima pagina del suo Trat-
caratteristica e
fosse questo
,
tato del fuoco, che é
il
capo
d'
opera
di tutte le letterarie
sue Pro-
duzioni.
III.
Un
altro avvertimento,
quello che
1'
molto analogo all'antecedente,
paragono a
lori,
è
Osservatore deve esser libero e securo da ogni preven-
zione di partito, da qualunque spirito di sistema.
la
si
certi occhiali
mal
fatti,
La prevenzione io
meno i co-
che alterano più o
Pur troppo essendo la storia denon men famosa, che negli altri
e la proporzione degli Oggetti.
gli errori
nella naturale Filosofia
rami del Sapere, si trovano senza fatica i traviamenti di coloro, che
dati sonosi ad osservare col capo preoccupato per qualche sistema
proprio od altrui. Tra gli- esempi che adduco ai Giovani di Naturalisti
incorsi in gravi errori nell' osservare per la predilezione di qual-
che loro favorita Opinione, non posso, favellando della Generazione,
Buffon
che emulo del Cartesio ha fatto un
il Conte
nelle
le quali
con
Molecole organiche
le
sue
immaginario
mondo
pubbliche mie Ostensioni dimostro essere pure chimere, siccome tali
sono tanti altri pretesi Trovati di quel per altro eelebratissimo Audissimulare
,
,
tore.
così
Disposti
[V.
le
< 1
i
iovani ad
osservare
piena
con
indifferenza
coso naturali, scendo a parlare della giusta applicazione, che deb-
bono fare de' sensi. Diceva
delle cose
per
le
Itene
gran
il
quali la ragione
si
mancanza
circostanze del corpo da esami-
le
in tutti
punti possibili.
i
carvi tutti
Ma
allora
modo
mirare l'oggetto
di
soventemente eziandio
nel qual caso
sensi,
i
E
di supplire in certo
non saziarsi
degli altri, col quasi
porte,
finestre o
potere far uso che d'un senso solo.
il
bisogna contentarsene, cercando solamente
alla
tante
o elleno entrano a farsi
affaccia a mirarle,
conoscere. Spesso egli accade che
narsi non permettono
Redi che nell'intendimento
coinè
questi organi sono
naturali
possiamo applinon dobbiamo risparmiarne veruno.
maggior numero dei sensi il nostro intendimento forgiudizio più chiaro e
esaminare
più certo. Mostriamolo con un esempio. Si offra un corpo da esplorarsi che a noi sia incognito. Senza quasi avvedercene lo affidiamo
primamente alla vista. Questa dunque ne prende a considerare la
In ragione del
merà
delle cose, che pigliamo ad
grandezza
composto
e la figura
,
parti
di
quale considera
il
o
per gustarne
il
narici
La
dissimili.
corpo sia molle
gravità specifica, se umido o secco;
affidiamo alle
opaco
se trasparente od
,
simili
se
,
per sentirne
se duro
,
caldo
se
1'
odore
,
qual colore
di
,
se elastico
il
che
oppur freddo. Indi
alla lingua
,
,
di
,
se
,
vista lo passa al tatto
lo
e al palato
,
sapore, e percuotendolo noi lo approssimiamo all'udito
per veder se é sonoro.
Cos'i
applicati
tutti
sensi al corpo
i
idea
1'
,
che di lui ne formiamo é più estesa, più giusta. Questa idea però é
ancora superficiale
,
Ignoriamo
il
struttura,
tandone
ciò
l'
perché cavata soltanto dall' esterior superfìcie.
corpo dentro rinserri
fa d'
uopo
s'
come
unisca
l'attritto, o col fuoco, o
ed ottenutane
vise quegli
dunque
abbiamo
fatto
all'
comunque
esami
che
,
fatti
dei corpi,
prese su
con
1'
eli
essi.
esempio
di
saranno
giusti,
visi1'
Os-
risolvere
di
cioè a dire o
,
le parti di;
e
dove
la
dee ricorrere alla lente,
microscopio. Faccendo per tal maniera uso dei sensi,
diamo
,
altri dissolventi:
dobbiamo fare su
abbiamo sul tutto
si
interiore
Qui
le esterne.
con liquori chimici, od
la soluzione
sensuali
l'
aprirlo
esperienza, cercando
picciolezza delle parti fugge l'occhio nudo,
si
quale ne sia
corpo ne' suoi componenti, con mezzi proporzionati
con
al
,
indole, le proprietà. Ci conviene
le parti interne,
servazione
il
che
i
giudizj che
perché giuste le Osservazioni intra-
Dimostro praticamente tutto questo
quei savj Naturalisti
,
sono resi celebri pe' loro ritrovamenti
ai
miei Giovani
che usando un tale metodo
:
all'
opposito di
tanti altri
che avendolo trascurato, hanno anche pagata coi commessi errori la
pena
di
lor negligenza.
(Continua).
SU LA FINA DISTRIBUZIONE
e le terminazioni dei
Nota
Assistente
nella R.
Uccelli
RINA MONTI
di
Anatomia
di
nella milza degli
nervi
Fisiologia ooìnparata
e
Università di Pavia.
(con figurej.
(Continuazione e fine vedi numero 4,
—
Distribuzione dei nervi.
organo insieme
dall' ilo dell'
da fasci
fibre,
di
i
facilmente seguire
più
lo
le
sono costituiti
,
si
dividono
man-
vasi sanguigni
i
la periferia, anzi fino alla capsula.
così che in
,
modo
il
sezioni grossolane
singole fibrille
si
può
distribuirsi dei vari tronchi.
di
impregnazione è perfetta allora
1'
distinguono
sanguigni
vasi
nervi sono perfettamente impregnati fino dalla
loro entrata nell' organo
Quando
nervi, che penetrano nella milza
coi
seguendo per
dano rami divergenti verso
Assai spesso
1898).
appena entrati nell'organo
quali
i
in fasci secondari e
I
Anno
,
nel fascio rispetto alle altre,
ne
se
modo
il
ogni
in
può studiare
col quale
fascio
contegno
il
una
si
fibra passa
dall'uno all'altro fascio ecc.; altre volte invece l'impregnazione
è grossolana
ed allora
,
i
tronchi
nervosi
si
presentano come
cordoni totalmente impregnati.
Dirò subito che
rati,
è
gorie di nervi
1°
2°
3°
Le
già,
ad un primo esame generale dei prepa-
distinguere nel
facile
loro
complesso
le
seguenti cate-
:
—
—
nervi che
a)
b)
—
—
—
nervi che mettono capo alla capsula dell' organo.
si
distribuiscono alle pareti dei vasi;
nervi che passano nel parenchima e terminano
fibre
presentano
:
nella polpa splenica
nei corpuscoli del Malpighi.
che costituiscono queste diverse categorie
numerosi caratteri comuni,
i
quali, a
nervi
di
scanso
di
ri-
petizioni, possono essere descritti complessivamente.
Il
modo
di
tegno reciproco
comportarsi
,
delle
fibrille
dubbiamente nervosa
:
del resto
è noto,
vennero già riconosciuti
diversi mammiferi.
plessi nervosi
nervose,
non lasciano dubbio circa
alla loro
il
loro con-
natura
ed ho già detto
,
in-
che
e descritti nella milza di
contegno delle
Il
fibrille
sono appena ondulate,
è
sommamente
accidentato, ora esse
ora a zig-zag capricciosi, ora a torsioni
e giri arditissimi.
Anche
loro calibro é
il
altre volte
presentano come
si
a zig-zag numerosi
Di
varicosità.
sommamente mutevole: ora appaiono
uniformemente
grossolane ed
impregnate
esili
qualche
per
filamenti a dolci meandri od
ed avvicinati, qua e là con
però questi
solito
tratto,
rigonfiamenti
rigonfiamenti e
si
osservano a
qualche distanza tra
loro
di
punti
nei
o
nodali
suddivisio-
di
ne, ovvero nelle curve, a cui
le
fibrille
danno origine se*
guendo il loro variaandamento
bilissimo
(figura l a). Qualche
volta però le varico-
numerose
sono
sità
ed avvicinate, ed al-
danno
lora
alla
nervosa
brilla
fi1'
a-
una coron-
spetto di
(Figura
cina di perle. Talora
mi occorse
di
decorso
di
il
vero anche
—
a
l
)
osservare anche dei grossissimi rigonfiamenti lungo
una
fibrilla
situati
nel
nervosa
,
od addossati alla stessa, ov-
punto dove una fibra
si
divide a ~]~.
Questi rigonfiamenti fanno pensare da prima a delle cellule
nervose, mentre uno studio accurato ce
plici
le fa
ritenere delle sem-
grosse varicosità. Aggiungo subito che nei miei preparati,
ad onta
dell'
esame lungo ed accurato
,
mai mi occorse
di os-
servare delle vere e tipiche cellule nervose.
Anche
menti
il
Retzius dice a proposito
di
« Ich
di questi
rigonfia-
glaube nicht an die ganglienzellennatur dieses Gebil-
um
so viel
weniger
als es
das einzige
»
des,
»
Praparaten, welche ich durchmusterte
Il
uno
:
Fusari invece scrive:
».
war
in
den vielen
Non ho
«
:•-
j,
che
trovato
in
pochi casi
»
queste erano
»
quattro o cinque prolungamenti, tutti
»
nervose
poligonali,
—
».
piccole
Veramente leggendo
la descrizione stessa,
io
relazione colle fibre
descrizione che l'Au-
la
le
figure che illustrano
mi sono domandata quali sono
che hanno
specifici
teri
ritenere
fatto
:
circa), provvedute di
in
guardando
tore dà di queste cellule, e
cellule nervose
delle
(20/x
Autore
all'
i
carat-
essere in
d'
presenza a delle cellule, nervose, piuttosto che a dei semplici
gonfiamenti ovvero a delle varicosi tà delle
fibrille
ri-
nervose.
in quanto che il Funon posso risolvere tale questione
sari ha compiuto le sue ricerche esclusivamente su alcuni mammiferi, mentre io ho fatto argomento delle mie osservazioni sol-
Io
,
tanto gli Uccelli. In questi posso dire
non avere
di
trovato
cel-
nervose entro il parenchima della milza.
Dirò ora dei nervi dei vasi, poi di quelli del parenchima
lule
e
della capsula.
—
1°
I nervi dei vasi sono assai abbondanti.
si presentano come circondate o meglio
Le arterie
pate da un
intreccio
potrebbe parere
di
ad interpretare
i
larmente
le
ficazioni,
si
preparati
,
se
non
potessero seguire
si
rego-
nervose dai tronchi principali alle loro rami-
messe
fitti
in giro a certe bottiglie,
di
natura elastica.
nervi e vedere che alle più grosse
Ma
paragona-
,
non sieno già
è facile seguire
arterie arrivano dei fasci
rilevanti di fibre, fasci che subito
assai
acchito
diversa natura. Se l'esperienza non aiutasse
natura nervosa, bensì
di
avvilup-
primo
di
dubiterebbe che quegli intrecci così
alle reticelle
bili
i
fibre
nervoso così ricco che
si
suddividono, o
accompagnano per lungo tratto il vaso, seguendo
corso. Nella medesima direzione si osservano poi altri
glio
il
me-
suo de-
fasci mi-
nori od anche fibrille isolate, che decorrono per lo più parallele
le
une
anzi
si
quantunque con andamento ondulato, che spesso
intrecciano, si scavalcano, passano da un lato all' altro
alle altre,
del vaso.
Un' idea
può avere guardando
la
mia figura 2 a
.
danno suddivisioni di secondo o terzo ordine:
ultimi filamenti terminano appuntiti, ovvero con una o più
Queste
gli
si
fibrille
varicosità, qualche volta con tre palline terminali, tali da dare
r imagi ne di un trifoglio,
da un
esile
talora anche
filamento, ovvero anche da
da una pallina seguita
uua lancettina.
minore
libro
anche osservare
pollilo
Ilo
capillari,
dei
e
Anzi nei capillari
pagnano
o
meno
due
ai
si
—
(ralla
modo
Il
»
di
loro
Uccelli, e la
polpa splenica
dei
e
corpuscoli del
accurata, perchè
descrizione
una.
abbondanza non venne ancora riconosciuta da-
Retzius, trattando della milza dei mammiferi, dice:
an Nerven
diando
la
fin
distribuirsi non venne ancora studiato negli
—
che hanno studiato l'argomento nei mammiferi.
autori,
gli
modo, nella tonaca
solilo
al
vaso.
/ nervi della
loro
il
due sole fibrille, che accomdanno esilissimi rametti, più
terminano,
Malpighi meritano pure
qui
di
ca-
di
risultano pure innervati.
quali
i
vasellino, e
il
trasversali, che
propria del
2°
lati
preparati dei vasi
nei miei
ist
die
Pulpa jedenfalls
Per contrario
».
milza degli Uccelli ho ottenuto un plesso
di
Arm
«
io
stu-
una
ric-
chezza incredibile, precisamente nella polpa splenica e nei corpuscoli del Malpighi.
Robusti tronchi nervosi arrivano direttamente alla polpa dall'
o dalla capsula,
ilo
ovvero
decorrono lungo
fasci
che
molti
punti
di
intrecciantisi
e suddividentisi
larghe maglie,
staccionata, in altri punti
treccio nervoso, che
primo caso
sanguigni. ed
anche
nei
alle
ai
1'
si
A
vasi.
della preparazione,
simo sistema
Nel
staccano gruppi
si
i
ha
si
i
in
1'
imagi ne
dai
fibrille
di
in
un ricchis-
cui lati
sono dati
da
modo da
costituire
una larga
ha l'imagine
di
copre l'intera sezione
impregnazione
di
ingrandimento
debole
dei
nervi
di
fibrille
un ricchissimo inmilza in esame.
è limitata
ai
vasi
tronchi della polpa splenica, nel secondo è esteso
innumerevoli
fibre
corpuscoli del Malpighi.
,
che
si
ramificano e
terminano
10
I
nervosi
fasci
lungo
poi
il
accompagnano
loro decorso
si
i
sepimenti
sfibi'illano, e
ma
connettivali,
danno inoltre numerose
La mia figura 3 a eseguita a debole ingrandimento,
quantunque non possa rendere neppure una pallida idea della
suddivisioni.
,
abbondanza delle
loro
I
modo
di
fibrille
nervose
,
serve però a dimostrare
il
distribuirsi.
corpuscoli del Malpighi sono in prima linea inviluppati da
nervi, che decorrono alla loro periferia e poi
mandano
dei
rami
(Figura 3 a )
secondari
nel
loro
interno.
fibra arrivata a contatto
Talvolta
si
può vedere come una
con un corpuscolo malpighiano
vida in due ed abbracci coi suoi due rami
volte
si
vedono invece
le
fibre
il
corpuscolo
si
,
:
di-
altre
penetrare nel corpuscolo, suddi-
vidersi ripetutamente a brevi intervalli di distanza, e presentare
infine le varie
Le
e nel
forme
di terminazioni, di cui diremo in seguito.
avvengono quasi sempre in modo dicotomico,
divisione si ha il solito rigonfiamento triangolare.
suddivisioni
punto
di
Il
rami
I
pongono
tra di
secondo
ili
in
Non
loro.
i
giri
l<
i
sovrap-
ai
anastomizzano
si
risvolte sono cosi complicate
filamenti,
singoli
i
anzi
,
i
qualche volta
grosse varicosità.
di
terminazioni,
alle
Fusari, non ho mai visto
il
anche
volta
i
<
appaiono più o meno varicosi
Riguardo
ed
rado
di
intrecciano,
si
che non è possibile seguire
e capricciose,
quali inoltre
muniti
ordine
terzo
e
guisa, qualche
varia
come
io,
Retzius
il
terminare
fibre
le
in
corpuscoli particolari.
Le ultime
.rw
quale non
la
,
si
quali
ha
a
sostengono
tutti
così
(fìg.
imagine
1'
l'
5 a );
(Pig.* 5a)
la
in
altri
volte ancora
dopo l'altra
bi-
pallottolina:
sono at-
le pallottoline
casi
filamento terminale
al
si
grappolo
piccolo
(fìg.
(
di
un
altre
trifoglio,
filamento
unico
si
ter-
serie di pallottoline, situate
una
(fig. a
il
7 a ).
Qualche
volta poi
termina con
fibrilla
fiamento,
il
quale
è
un
la
rigon-
circondato
a
da granuli
fini,
per un fìluzzo
.Si
stante,
tanto
—
più.
irregolari,
al
(Fi
le
quali
ma
a
)
rigonfiamento principale.
però
offrono
6
uniti
hanno dunque 'sempre
bere,
3°
Fl'g-' 4 ')
6 a ). Ta-
a
terminazione è data da tre palline, che danno
imagine come
mina con una
si
munita
è
corti rametti,
altri
una
un
di
taccate direttamente
lora
rado
di
lateralmente tre o quattro
i
di
una pallottolina (fig. a 4 a ). Altre
ha un rametto terminale, il quale porta
due estremità
volte
solito di
e di
terminano appuntite ovvero
forcano a forchetta
alle
sempre esilissime
fibrille,
uniforme,
calibro
delle terminazioni
non presentano un
numerose
li-
tipo co-
variazioni.
/ nervi della capsula meritano pure un breve cenno,
che anch'essi sono più numerosi
di
quanto
si
potrebbe
supporre.
Le fibre nervose arrivano alla capsula attraversando il parenchima dell'organo, per lo più in compagnia dei vasi sanguigni.
Arrivati alla capsula
si
ripiegano per lo più ad angolo retto, ed
assumono una direzione tangenziale all'organo, decorrendo nel
connettivo capsulare.
12
Qui con
ondeggiamenti percorrono lunghi
lievi
stribuiscono poi in parte
vasi sanguigni, ed
ai
la quale,
menti della capsula,
come
tratti
e
in parte agli ele-
mu-
disse, contiene fibre
si
di-
si
scolari lisce.
Conclusioni.
ordinariamente
—
abbondanti in tutte
formano degli
essi
nervi nella milza degli
l
le
parti
intrecci così complicati
Uccelli
sono stra-
organo:
del detto
che superano qual-
,
imaginazione.
siasi
Tra questi nervi
—
1°
debbono distinguere:
si
Fibre che
numero
distribuiscono in gran
si
sanguigni e terminano nelle loro pareti con
vasi
ai
gruppi
tipici
di pal-
lottoline.
2°
—
Nervi che
si
espandono nel parenchima
ramificano con legge dicotomica
terminano
del
,
,
dove
si
presentano rare anastomosi e
in parte nella polpa splenica, in parte nei corpuscoli
Malpiohi
,
con numerose e svariate forme
di
terminazioni
libere.
3°
—
Si
hanno nervi, anch'essi più numerosi
potrebbe credere
ai
diversi componenti di questa.
—
Lungo
quanto
che arrivano alla capsula e mettono capo
si
4°
di
,
i
nervi
splenici
si
trovarono numerosi
ri-
gonfiamenti e varicosità, non mai cellule nervose.
SULLA MINUTA INNERVAZIONE
DEL CANAL DIGERENTE DELL' HELIX POMATI A
L.
RICERCHE
del Dottor Giuseppe Paravicini.
(Continuazione e fine vedi numero 3 e
Con una
4,
Anno
1898)
tavola.
4.
Ripartizione degli elementi nervosi nel tubo gastro-enterico.
Il tubo gastro-enterico é innervato, come già notammo precedentemente dai due nervi esofagei posteriori, dagli esofagei anteriori, in-
feriori e superiori.
Però questi tre ultimi nervi non
si
distribuiscono
che alla radice dell'esofago dove formano un ampio plesso, che
conda
lo
sbocco dei condotti escretori delle ghiandole salivari.
I
cir-
due
,,
nervi (simmetricamente destro e sinistro), che innervano
sono
stro enterico,
tubo ga
il
molto grossi, robusti,
esofagei 'posteriori
gli
quali
i
dopo breve tragitto penetrano fra le due tonache dell'intestino, elio
percorrono sino all'apertura anale, tenendo sempre una posizione
piuttosto laterale.
Riguardo alla disposizione generale
condividere completamente le opinioni
2
ammise che
non posso
nervosi
dei
tronchi
del
G-rieb( 1 )
Biso
del
e
dai due tronchi principali
stac
g n ( ).
che
obliqui
dividendosi
ed
e
trasversali
tronchi
suddi«
dei
chino
videndosi, si uniscono a formare delle maglie più o meno larghe,
(1
Il
i
1'
e b
i
si
,
strette e sottili formate dai pro-
nelle quali so no trovano altre più
lungamenti
Le une
di quelle.
e le altre costituiscono
il
plesso nervoso
basale ». All'incontro io trovai tanto col cloruro d'oro che colla rea-
zione nera che
due tronchi principali non
i
individualità sino
perdono mai
chi partono a destra ed a sinistra collaterali più
secondo
regione,
la
curvandosi
quali,
i
propria
all'
o
meno numerosi
,
indietro, subito decorrono
due tronchi principali, spazio che viene
in zone longitudinali di non grande diadecorso dei collaterali di primo ordine é quasi sempre pacompreso fra
nello spazio
i
ripetutamente suddiviso
cos'i
metro.
Il
rallelo alla direzione dei nervi principali
da
del tubo digerente;
che
essi si
Le
fibrille
1'
quindi parallelo
terminali portano
i
quali non risalgono
vità orale.
I
il
asse
rami
due tonache,
terminazioni, che non differiscono
le
bulbo.
ovvero
trasversale
stante direzione
all'
altri
intestino.
punto da quelle descritte per
vosi,
,
dipartono dicotomicamente
distribuiscono, dividendosi e suddividendosi, alle
si
cui risulta formato
di
la
apertura anale, di più che da questi due tron-
all'
mai
Un
fatto
generale
le pareti gastro-enterica
tronchi principali ed
i
si
é la co-
antero-posteriore dei rami ner-
verso la ca-
collaterali in generale si presen-
tano come fascetti
di fibre disposte parallelamente le une alle altre
una guaina connettivale (perinervio). Soltankrnell' inepatico questa disposizione non é costante, come diremo in
e ravvolte da
testino
seguito.
I
nervi del tubo digerente sono ricchissimi di cellule nervose uni-
polari, piuttosto piccole, sferiche od
seminate lungo
i
collaterali a piccoli
oblunghe
gruppi,
;
le
quali trovansi dis-
ovvero
isolatamente,
talora esterne tal' altra ravvolte nella guaina connettiva del
quale uniscono
al
Grieb.
)
Bisogni.
2
(
— Op.
— Op.
)
A
(
il
cit.
nervo
proprio prolungamento nervoso. Sono anche qui
pag.
cit.
3.
pag.
4.
,
14
frequentissime nei punti di biforcazione
ultime terminazioni
le
di
un ramo
mancano lungo
e
fibrillari.
a). Neil' esofago.
ho ricordato
Grià
ed
che trovasi
plesso
il
margine posteriore del muscolo
il
fra la radice dell' esofago
costrittore faringeo.
un
sbocchi delle ghiandole salivari sono circondate da
abbastanza sviluppato, che
l'
esofago.
I
stanza regolarmente
mucose
e
muscolari
tanto quelli
gii
i
;
le
pareti esofagee ne
inspessimenti e
seguono abba-
ripiegature longitudinali
le
ma
collaterali sono abbastanza numerosi,
portano
secondo ordine
di
gli
protende verso la faccia inferiore del-
si
percorrenti
nervi
Anche
plesso nervoso
sol-
assai piccole e poco
cellule
numerose. Non ho potuto osservare in nessun preparato le celluledi cui fa menzione il G-rieb, attaccate da un lato ai nervi di quello
eh' egli chiama plesso nervoso intermediario per mezzo di peduncoli
e dagli altri lati emananti dei prolungamenti ramificati in vario modo.
Queste sarebbero cellule multipolari ma come già ho notato precedentemente le mie ricerche mi inducono ad attribuirle (per ciò che
,
riguarda
Gasteropodi)
i
nervoso cerebro-podale
soltanto al sistema
non già al simpatico. Invece osservai cellule 'sempre" unipolari di
forma ovoidale o sferica, difficilmente piriformi, di dimensioni esigue,
peduncolate o sessili, isolate od aggruppate in piccoli gruppi (2-3-4).
,
Due
grossi collaterali
portarsi verso
avanti
dall'
seguirli.
la
all'
partono costantemente dai nervi esofagei per
regione superiore
dell'
indietro sino al cieco
L'andamento
dei tronchi
,
esofago
oltre
decorrere poscia
e
quale
non
riuscii a
nervosi in questa prima porzione
del tubo digerente é assai rettilineo, anche
poco tortuosi e varicosi;
il
i
tronchi secondami sono
terminazioni nervose, non eccessivamente
le
abbondanti, sono sorrette dalle
fibrille
terminali, che, partendo dalle
ramificazioni dei collaterali, serpeggiano fra le fibre delle due tonache
muscolari.
b).
Nello stomaco.
Nello stomaco o porzione gastrica
che
i
due nervi esofagei anche
nienti.
nervosi
Non
i
si
continuano regolarmente oltre
molteplici collaterali da essi prove-
é quindi giusta l'asserzione del
(nervi esofagei)
formando un plesso
si
Grieb
che «
i
tronchi
sfioccano dirigendosi in tutti
i
sensi e
e differisce
da quello
dell'
esofago
giore irregolarità delle sue maglie ». Essendo qui
lari
di
molto inspessite,
gli
le
per la magpareti
musco-
elementi nervosi debbono aumentare
di
15
numero;
perciò trovai
principali, oltreché
gruppi
;ii
numerose
cellule appiccicate anche
2 5-7 ed anche più per peduncolo.
«li
più ricchi di cellule e più
fago,
e).
Di tutto
canal digerente
il
cellule nervose; in esso
percorso
grande numero
il
,
il
cieco è
però
terminali.
E
questi
minale, non che
nell' eso
più ricco
nervi
di
ed
il
e di
,
nervosi, che hanno
tronchi
si
ingrossano
ad essi appiccicate,
si
al-
rami-
rami diventa
suddividersi delle fibrille
mettere in evidenza mediante
(Golgi, Lòwit) numerose
cloruro d'oro
che
intreccio fra questi
l'
nel cieco poter
facile
il
tronchi
i
di cellule
e confuso per V interporsi
fitto,
collaterali secondarli
Nel cieco.
ficano copiosamente, di guisa che
più
volte in
ramificati.
continuano
gastriche
pareti
le
quanto per
si
I
più tortuosi
nella porzione gastrica sono molto sottili,
tronchi
;*i
sempre unipolari, spesse
secondarli,
le varicosità delle
ultime
il
palline (nevrococchi) terfibrille
nervose.
d). Neil' intestino epatico.
continua la ricchezza
Neil' intestino epatico
nervose.
nervi
tre
si
Le
pareti intestinali qui
continuano con una disposizione però
e più collaterali
,
come succede
si
originano in due
attorcigliano fra
di
modi
:
di
uno continua a
,
dosi e suddividendosi
decorso dei nervi
si
distribuisce
nella porzione
alle
1'
mandando
secondo ordine,
o per fuoriuscita dal fascio di
far parte del fascio,
i
Due.
loro molto lassamente
affatto particolare.
nervoso, ovvero per biforcazione del medesimo
di cui
nervi e di cellule
nel bulbo, decorrono alquanto tortuosamente
a destra ed a sinistra numerosi collaterali
si
di
assottigliano di molto, mentre
si
i
quali
un tronco
tronco in due rami,
altro ne esce e dividen-
due tonache muscolari.
epatica dell' intestino
é
Il
molto tor-
tuoso le cellule sono abbastanza numerose, unipolari, più frequentemente peduncolate ed appiccicate tanto ai rami grossi come ai pic;
coli
;
T
intreccio delle
fibrille
terminali é assai aggrovigliato e deli-
catissimo.
Le
pareti del retto
nuovamente
che ad esse vengono ad inserirsi
Continuano
i
si
il
inspessiscono anche per
sacco polmonale e
1'
il
fatto
uretere.
rami nervosi principali, che formano un ampio plesso
apertura anale con numerose e talora grosse cellule nervose. Però lungo il decorso rettale
nervi sono poveri assai di cel-
intorno
all'
i
lule, sono
terminali.
quasi rettilinei con poche ramificazioni,
e scarse fibrille
16
5.
Terminazioni nervose intr epiteliali.
Mediante
impregnazione
doppia
la
del ringiovanimento
ho
meglio ancora
e
metodo
col
prove
potuto ottenere indiscutibili
termi-
di
nazioni nervose intraepiteliali nella mucosa rivestente la cavità della
bocca, del vestibolo, della faringe non che
tubo gastro-enterico.
del
Queste speciali terminazioni, negate da parecchi autori, furono anche
recentemente constatate
mento
Golgi
metodi
coi
nell'epitelio
rivesti-
di
delle Planarie e nell'epitelio del tubo digerente dei Sauri dal
Monti
D.r R.
sposizione
(*)
se
Helicidi. Infatti
servano
ed
anzi
fra l'intreccio
per
lo
epitelio
1'
appunto
esili
una
ho rilevato
io
basale
fibrillare
analogia
certa
di-
di
Sauri e quello degli
dei
non si é totalmente impregnato, si osrami nervosi decorrere serpeggiando
alla base dell'epitelio e distaccare di tratto in tratto esilissime librile,
che, insinuandosi fra cellula e cellula, si
terminano con rigonfiamenti
nervosi analoghi nell' aspetto
già
L' aspetto di questi nervi
ricosità
le ramificazioni.
Anche
col
scarse
,
i
muscoli.
sono
le
va-
Monti) numetodo Lowit e Grieb
Sauri notato
i
fra
descritti
abbastanza regolare
é
(come già aveva per
merose invece
a quelli
il
D.r R.
ho potuto mettere in evidenza queste discusse terminazioni intraepiteliali
ma
raramente, poiché, come già ho premesso,
colora troppo parzialmente
le
ultime
il
cloruro d' oro
nervose.
fibrille
CONCLUSIONI.
Il
canal digerente (bulbo boccale, esofago, stomaco, cieco, inte-
stino epatico
retto)
,
riccamente innervato
è
dai due gangli 5 tomaio-gastrici,
Simpatico dei Vertebrati. La
al
dal cingolo
esofageo e
quali risponderebbero nei Molluschi
i
distribuzione
nervi simpatici
dei
si
tubo digerente, mentre quella dei nervi provenienti dal
cervello compiesi soltanto nel bulbo faringeo (muscolo costrittore fafa in tutto
il
ringeo, vestibolo boccale, labbra, e muscolo rddulare medio).
I
nervi simpatici differiscono dai cerebrali per
golare decorso, per la loro quasi uniformità
numero
gior
uni quanto
gli
l
C
delle anastomosi fra
)
gli altri
D.r R. Monti.
—
—
il
rispettivi collaterali.
—
lungo e reil
mag-
Però tanto
sono costituiti del fascio cilindrassile avvolto
—
Bol-
anno 1896.
Contribuzione alla conoscenza dei plessi nervosi
alcuni Sauri.
loro
diametro, e per
Sul sistema nervoso dei Dendroceli d'acqua dolce.
lettino Scientifico N. 2-3,
Idem.
i
di
Bollettino Scientifico N. 4, anno 1897.
nel tubo digerente di
17
da una guaina connettiva,
2-3-5 fascetti
costituito di
che
t'ascio
può presentarsi (bulbo)
talora
secondarii attorcigliati
fra
«li
più
loro
o
meno strettamente.
Dai bronchi principali partono
i
collaterali
distaccano sempre dicotonicamente quelli
sino alle fibrille terminali che portano
via
rococchi di
cosi,
cioè
Trinchese.
strozzamenti
a
ili
primo online,
le
rigonfiamenti che
si
meno
accentuano
negli individui sottoposti all'inanizione ed in quelli ancora, in
invernale.
per essere
come
generale
In
irregolari
appiccicati o
i
di
da,
un
rigonfiamenti
l'orma
,
vari-
vieppiù
letargo
differenziano dalle palline
si
angolosi
quali
palline nervose o neu
Tutti questi nervi sono più o
e
i
second' ordine e cosi via
'li
,
bitorzoluti
,
e
più spesso
lato o dall'altro della fibra (perciò spostati
quasi sempre lateralmente).
Le terminazioni
nervose nei Gasteropodi
si
fanno
per mezzo
rigonfiamenti a pallina disposti all'estremità ovvero lungo
delle ultime e più esili fibrille
matica delle
I
,
ed
il
di
decorso
addossate alla guaina sarcolem-
muscolari.
fibre
nervi specialmente simpatici sono assai ricchi in cellule nervose
unipolari, peduncolate o sessili, disposte a piccoli gruppi, ovvero iso-
latamente con grosso nucleo ovale, spostato dal lato opposto, dal quale
esce
il
sul maggior asse
membranella
fortemente
avvolta da una
cilindrasse, ed inclinato di circa 45°
cellula nervosa che é
rantisi col cloruro d'oro.
colo-
protoplasma cellulare presenta una strut-
il prolungamento assile raggiunge
un andamento poco tortuoso.
tura granulare
vicino con
Il
della
;
il
fascio collaterale
Le cellule multipolari sono disposte nella parte superficiale del
muscolo costrittore faringeo
hanno prolungamenti protoplasmatici
,
assai ramificati, e sono disposte isolatamente.
Nel bulbo
i
nervi sono piuttosto tortuosi, ricchi
di collaterali,
ric-
chissimi di terminazioni nervose, specialmente nel muscolo costrittore
faringeo e nel muscolo radulare medio.
due nervi esofagei, provenienti dai gangli stornato
all' apertura anale, dove costituiscono un plesso abbastanza esteso; essi distaccano dicotomicamente
numerosi collaterali, i quali hanno pure un decorso parallelo a quello
dei due tronchi principali. Sopra questi rami e su quelli, che da essi
Neil' intestino
gastrici,
i
decorrono lateralmente sino
vanno scenumero nell'intestino retto. Nel cieco l'innervazione é sviluppatissima meno nel primo tratto dell' esofago e con speciali casi
dipartono, trovansi abbondanti cellule unipolari, che però
mando
di
:
ratteristiche nell' intestino epatico.
Nel punto in cui
il
muscolo retrattore del bulbo
si
unisce col m.
18
columellare havvi un ganglio intermuscolare costituito di grosse cel-
un
lule piriformi, disposte attorno ad
centro, dal quale
tronco risultante dalla riunione di tutti
Queste
costanti.
membrana
grandissime
cellule
esterna
,
i
sono
costituite
un protoplasma alquanto
di
diparte
si
il
cilindrassi delle cellule cirdi
una spessa
di un
granuloso
,
enorme nucleo con resistente membrana nucleare e disposto trasversalmente al maggior asse della cellula, e con un prolungamento nervoso, che si colora assai poco e che é ravvolto da una guaina connettiva,
(prolungamento della membrana cellulare).
Plessi più
o
meno
trovansi
estesi
bulbo, nel tratto che decorre
disseminati
fra l'esofago
e la
specialmente nel
porzione posteriore
del muscolo costrittore, nel muscolo retrattore della faringe ed infine
nella regione peri-anale.
Colla
nera
reazione
Golgi
di
ho avuto
terminazioni intraepiteliali fatte a pallina
prove indiscutibili
di
come quelle intermuscolari,
assai fine ed abbondanti, le quali stanno a riconferma di quanto già
alcuni Autori asserirono ed ultimamente
Prima
di
il
D.r R.
Monti.
por termine a questa nota istologica debbo ringraziare
vivamente il chiarissimo Prof. L. Maggi non che l'Assistente D.r R.
Monti per le cortesie ricevute e pei molteplici aiuti materiali e morali, che non poco mi semplificarono e facilitarono la via.
Dal Laboratorio
Pavia
di
Anatomia
Comparate
Fisiologia
e
della
Università
R.
di
SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA
Le figure furono disegnate colla camera lucida Koritska e col microscopio pure
grande modello II; coli' oculare 3 e coli' obbiettivo 7*. Le 'predisegni furono ottenute colla reazione nera di Golgi.
parazioni dalle quali tolsi
Epitelio del cavo boccale.
a) parte impregnate di bicromato d'arFig a 1.
di detta fabbrica
i
—
—
gento;
b)
cellule epiteliali;
e)
nervi costituenti l'intreccio nervoso
basale; d) e provenienti dalle soprastanti masse muscolari.
Fig. a 2.
—
Collaterale nel muscolo radulare medio.
primo ordine
;
collaterale
b)
di
—
a)
ramo
secondo ordine
;
e)
collaterale di
terminazioni
nervose a pallina.
Fig. a 3.
—
Intreccio nervoso nel
ni.
costrittore faringeo.
principale fatto di due fasci cilindrassili;
b)
—
a) tronco nervoso
tronco
nervoso se-
condario con numerosi collaterali.
Fig. a 4 e 5.
—
Terminazione
a ridosso delle rispettive fibre
muscolare impregnata; b) collaterale;
e) fibrilla nervosa terminale con rigonfiamento a ridosso della fibra
muscolare; d) un tronco nervoso principale.
Intreccio di fibre nervose poste alla radice dell' esofago.
muscolari.
Fig. a 6.
—
—
di fibrille nervose
a)
fibra
Lì
u
$fn
'•>
IO
SU LE GHIANDOLE SALIVARI DEI GASTEROPODI
nei diversi periodi funzionali
NOTA PREVENTIVA
della Dott. RINA
MONTI
assistente di
Passando
Anatomia Comparata
rivista
in
per trarne lume
che quasi
Gasteropodi, trovai
Leydig ha
la
descrizione
la
Vogt
Il
sommaria descrizione
e
sommaria
ora
sparso
il
lo
classica,
protoplasma
Yung,
di
il
Isto-
dopo avere riprodotta
aggiungono che l'aspetto
delle
attività
fun-
trasparente,
ora
dello stato
di
piccole goccie sferiche, costituite probabilmente da
di
dei
tramandano,
schematica che
e
perfettamente
è
si
1857 nel suo manuale
cellule ghiandolari varia a seconda
zionale:
Anatomia Comparata,
autori
gdi
tutti
pubblicato fino dal
Comparata.
logia
diversi trattali di
i
guida allo studio delle ghiandole salivari
e
dall'uno all'altro,
nella R. Università di Pavia.
mu-
cina.
I
trattati
limitano
a
Lang
ancora più recenti del
dare una accurata
ghiandole salivari
descrizione
molluschi,
nei
ma non
si
e
del
Ferri er
macroscopica
si
delle
occupano punto né
della loro struttura, ne della loro funzione.
hanno indotta ad occu-
Queste lacune nella letteratura mi
parmi
dell'
argomento ed a completare talune osservazioni, che
avevo cominciato a fare già da parecchi anni studiando
i
mol-
luschi con altri intendimenti.
Nella presente
esaminando
le
riassumerò
nota
i
risultati
da
me
ottenuti
ghiandole salivari dei Gasteropodi terrestri
in
,
diversi stati fisiologici.
Fino ad ora
le
ai
generi Helix e
il
pasto e durante
mie ricerche
Limax; ho
il
digiuno,
loro guscio dall'opercolo;
—
si
sono estese principalmente
studiato animali sorpresi durante
—
animali ibernanti e chiusi nel
animali
le
cui ghiandole
erano
in
attività eccessiva per effetto della pilocarpina.
Per
zioni,
lo
studio
della
ghiandola ho applicato diverse colora-
semplici o multiple, diverse reazioni microchimiche,
valsero ad illuminarmi circa la struttura della
ghiandola
che
e
la
20
costituzione
diversi
de' suoi
elementi
ottimi
:
ottenni
risultati
me ideato, consistente in una triRubina S, (oppure safranina pura Griibler)
Email urne (oppure Muciemateina del Mayerj ed Auranzia. Questo
metodo mi ha dato una colorazione tripla, che mi ha permesso
di distinguere e di studiare in uno stesso preparato
diversi
con un metodo particolare da
plice colorazione con
i
elementi ghiandolari.
Per essere breve dirò subito
ingrandimento,
riconoscono
si
un parenchima.
Lo stroma è
assai
che, già con
un esame a debole
uno stroma ed
ghiandola
nella
meno abbondante da quello che parebbe
Leydig. Esso è costituito da un con-
dall'antica descrizione del
nettivo
che forma l'involucro della ghiandola, e
fibrillare,
addentra nella medesima seguendo particolarmente
Se intorno
ai
più grossi canali di escrezione
connettivo abbastanza considerevole,
strato
di
che
connettivo va diminuendo
il
minori suddivisioni
alle
dei
dotti escre-
di
mano
l'impalcatura,
ma
io
mano che
passa
si
Finissime trabee
ne formano
non ho mai potuto convincermi che ogni
lula secernente sia rivestita da
affatto a
osserva altresì
parenchima
uno strato
come affermò il Leydig e ripeterono il
Anche la colorazione di Vari Gieso n
tere di distinguere
in
riscontra uno
si
si
condotti anzidetti.
cole sono certo disseminate anche nel
il
di
tessuto connettivo,
Vogt
,
cel-
e
lo
Yung.
che dovrebbe permet-
connettivo da ogni altro tessuto, non valse
dimostrarmi l'esistenza del connettivo pericellulare.
sono inclinata a credere che
pretato
i
funge da sostegno.
cui
tori,
si
come connettivo
la
gli
anzidetti autori
spessa
membrana
Io
abbiano inter-
cellulare
o ispes-
simento periferico degli enormi elementi secernenti. In ogni modo
verso
di
il
centro della ghiandola
nuovo evidenti
e
le
trabecóle connettive
convergono verso
il
fanno
si
grosso vaso (arteria sa-
livare),
che percorre .tutto l'organo nella sua lunghezza appor-
tando
succhi nutritizi.
I
i
grossi condotti escretori, anche quando sono ancora con-
tenuti nel
parenchima ghiandolare, presentano una tunica
gente costituita da fibre liscie e da connettivo elastico,
temente molto distensibile:
il
infatti l'interno strato
invol-
eviden-
mucoso, quando
canale non è ripieno (nelle ghiandole delle chiocciole ibernanti
1
si
uniformemente
presenta
pieghe non
canale
il
Le
fortemente
è
di
te
o
L'epitelio che riveste M lume dei condotti, che Btò
dal secreto.
descrivendo, consta
scicolare, situato
Le più
profondamente pieghettato.
e
riscontrano quando
si
fine
ti-ano sparse
la
base della cellula.
suddivisioni dei
nel
nucleo ovale, ve-
cellule cilindriche, con
di
verso
condotti escretori, che
parenchima della ghiandola, mostrano
una sezione circolare
e
constano
un epitelio cubico,
di
riscon-
si
di
solilo
il
quale
appoggia sopra una membrana di sostegno; intorno a questa si
riscontrano qualche volta dei piccoli nuclei ovoidali, dei quali
non possiamo dire se appartengano piuttosto a fibre liscio che
ad elementi connettivi.
Quando
sore
l'
esamina una sezione della ghiandola
si
della scarsità dei
colpiti
condotti escretori
ed alla estensione del
idea che
le
numerose
parenchima
canali
così
une
le
muniti
loro contenuto negli interstizi
sempre
è
confronto allo spes-
nasce
addossate
cellule
distanza da evidenti
notevole
in
:
si
di
spontanea
alle altre
,
a
pareti proprie,
donde poi passerebbe
gradatamente nei canali escretori.
Per meglio dilucidare questo punto ho tentato una serie di
versino
il
impregnazioni colla
non ho ottenuto
Il
reazione cromo-argéntica
dei
parenchima
risultati
sezioni
tagliata in molti segmenti
E
frontando
le
quando
ponga mente a questo, che
si
successive sezioni.
,
ma
fino ad
ora
a risolvere la questione.
sufficienti
consta in massima
una grandezza enorme. Nelle
può essere
,
cellule epiteliali aventi
di
serie
in
che
,
ciò
si
si
ciascuna
cellula
riconoscono con-
comprende facilmente
raramente
le dette cellule
tondeggianti, più spesso irregolarmente piriformi, o poliedriche
con un asse molto maggiore degli
altri,
possono avere una lun-
ghezza variabile da 80 a 100 micromillimetri, ed una larghezza
oscillante fra
20
e
50 micromillimetri.
Ciascuna cellula contiene un nucleo molto voluminoso,
i
cui
diametri possono raggiungere perfino 10-15 micromillimetri.
Su
i
pezzi fissati con liquido di
Hermann
e colorati
colla sa-
una struttura reticolare,
Esiste sempre
mitosi.
di
fenomeno
mai
alcun
e non presentano
come in
generale,
un grosso nucleolo, qualche volta due. In
franina,
i
nuclei
mostrano per
lo
più
—
molti altri elementi
.
la.
sostanza costitutiva del nucleolo
si
co-