'
Conto Corrente con la Posta
Anno
I,
Fasc.
m
1.
CIOMLEiWra
32
lui!
-
-
§=&?
M
.
—per
lo
sedomràno
^^SSER
studio dell'Avifauna italica e per tutto quanto
________
—
AL,CUS
ÌX
ITALIAE
ha relazione con
gli uccelli in
generale
Caccia, allevamento, nutrizione, acclimatazione, propagazione, nidificazione, malattie, emigrazioni, classificazione, anatomia, fisiologia, embriologia, varietà, mostruosità, ibridismi, orni-
«
~
a
*
—_ »»
tologia agraria, distribuzione geografica, utilità e danni delle varie specie, paleornitologia ec. ec.
x
Abbonamento annuo por
l'
Italia e per gli uffici postali italiani all'estero L.
4.
4, 50.
Per gli Stati della unione postale L,
Altri Stati L.
5.
S
o
_ «
a, e
—
-
•*
«
8
DIRETTORI ONORARI
HILLYER FIGLIOLI comm. prof. ENRICO
Mnseo zoologico — Firenze
SALVADORI
Masco
conte prof. TOMMASO
— Torino
zoologico
_
e
.2
a
Direttore: Cav. SIGISMONDO BROGI
UFFICIO
8
Via Baldassarre Peruzzi, 28
— SIENA
'<8
Collaboratori principali
Angelini
Roma.
A. Griffbli conte Giacomo, Lucignano (Arezzo).
Arrigoni degli Oddi conte prof. Ettore, Padova.
Falconieri
Ferragni
Tschusi-Schmidhoffen
Bonomi
prof.
Carruccio
Damiani
Roma.
Giacomo, Portoferraio (Elba).
Altobello
-e
a
Agostino, Rovereto (Trentino).
cav. prof. Antonio,
di Carpegna conte Guido, Roma.
Odoardo, Cremona.
Fiori prof. Andrea, Bologna.
Gasparini prof. Vincenzo, Fano.
60
«
>
a a
ri
e
i-
.3
Lepri march.
Giuseppe, Roma.
Lodovico cav. de Liburnan, Vienna.
Martorelli prof. Giacinto, Milano.
Morici Michele, Castelbuono (Sicilia).
Paulucci march. Marianna, Novoli (Firenze).
Riggio dott. prof. Giuseppe, Palermo.
Spinola march, cav. Giacomo, Roma.
prof. Giovanni,
dott.
Giuseppe,
Lorenz
Hallein,
•2
Collaboratori corrispondenti
Gragnani Raimondo,
Campobasso.
Quiesa (Lucca).
Edoardo, Piacenza.
De Ceglie
De Leone
Monticelli
Poli prof. Aser, Piacenza.
Fabani
Rosati
Manche
Fiancesco, Taranto.
Nicola, Taranto.
prof. Carlo, Valle di Morbegno.
dott. prof.
Valletta (Malta).
prof. Saverio F.
Cagliari.
° 3
dott. L.
prof. Pietro,
«
* 2
Imparati
dott.
Vitt.
Salisburghese.
Vallon prof. Graziano, Udine.
Caiani Gino, Firenze.
Ceresole Giulio, Venezia.
Gioii
cav.
e .2
,
_3
'>
Bologna.
Giuseppe, S Frediano a Settimo (Pisa).
Ul
-*3
a
«
4)
o
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ed
o
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E
._.
tu
,_
3
-^
a
RIBASSO SDÌ PREZZI DI ABBONAMENTO PER
IL 1897
TUTTI COLORO CHE PAGHERANNO direttamente all'Agenzia del Giornale,
l'ABBONAMENTO PER IL 1897, NEI PRIMI TRE MESI DELL'ANNATA, inviando sole
lire cinque salderanno l'abbonamento al Giornale Ornitologico ed al Bollettino del Natuoppure alla Rivista ed al Bollettino del Naturalista; e con sole
l'abbonamento per tutti e tre questi periodici.
ralista,
Gli abbonati esteri dell' Unione postale pagheranno L.
-a
Stati L. 2,
00 di più per
le
maggiori spese postali.
1,
lire
00 di più
otto
_•
co
salderanno
£
e quelli degli altri
SS
a
o
<(
RIVISTA ITALIANA DI SCIENZE NATURALI
Periodico mensile premiato alle esposizioni nazionali di Palermo e di Milano ed a quella internazionale di Chicago
Abbonamento annuo per
Per
gli
I'
e per
Italia
uffici
gli
Stati dell'unione postale L.
Sommario del
4-,
OO
postali italiani all' estero L. 4,
— Altri Stati L. 5, OO
50.
!
fasdicolo del l.
Gennaio
prof. Enrico. Cenno biografico dell'illustre comm. Edoardo de Betta. Pag. 1.
Galli-Valerio dott. Bruno. Esplorazioni nelle Alpi Orobie, dal Pizzo del Diavolo al Cavrel lo. Pag. 5.
Neviani prof. dott. Antonio. Il Pitecantropo e la origine naturale dell' uomo, (continua-
Franzoi
zione). Pag. 12.
Dei prof. Apelle. Organi
locomozione degli uccelli e dei pesci. Loro
siderazioni in proposito, (continuazione e fine). Pag. 18.
di
Kivista bibliografica. Da pag. 23. a pag. 27.
Bibliografia italiana di Scienze naturali. Pubblicazioni
coltura dal n. 613 al
Da
a.
680.
di
comparazione, e con-
Botanica, Paleofitologia, Agri-
Geologia, Mineralogia, Cristallografia dal n. 681 al n. 756
-»•
pag. 27. a pag. 32.
gli abbonati. Pag. 32.
Avvisi per
co
ce
u
bQ
o
o
o
co
•i—
CD
FU
co
BOLLETTINO DEL NATURALISTA
co
o
•r-t
Collettore, Rilevatore, Coltivatore, fleelimatatore
premiato
Palermo
alle esposizioni nazionali di
Abbonamento annuo per
mensile
e di
Milano ed a quella internazionale di Chicago
3. Per
l'Italia e per gli uffici postali italiani all' estero L.
gli Stati della unione postale L.
Rivista italiana di scienze naturali
alla
Sommario
ed
al
3,50.
Altri Stati L.
4
Giornale ornitologico italiano
del fascicolo del 15 Gennaio
Failla Tedaldi L. Coleotteri anormali della mia collezione, ed altri trovati sinora in Sicilia. Pag. 1.
Fenizia prof. Carlo. Un nuovo caso di emiteria (Estradactylia ereditaria) (cont. e fine). Pag. 3.
Failla Tedaldi L. Glossario entomologico, (continuazione) Pag. 5.
COMUNI JAZIONI.
Buzzi O. La fiammella
Bonatelli F. Il ponte volante delle formiche.
—
—
Berbenno.
di
de Lithine.
tori,
—
—
Perez Canto
K. K. Le
noci.
C. Sur la coloration des microphytes a Faide du carbonate
Red. Queslioni da risolvere e che interessano cammina-
—
i
cacciatori e alpinisti. Pag. 8 a pag. 11.
—
NOTIZIE DI CACCIA E NOTE ZOOLOGICHE.
B. Quattro grandi balenottere catturate "ella
riviera ligure — Red. Cacciatore fenomenale
Red. Cinghiali e caprioli a Capri. Pag.
e. 12.
Insegnamenti pratici. Pag. 12. Invenzioni e scoperte. Pag. 13. — Notiziario. Pag. 13 e 14.
Nomine, promozioni, onorificenze, premi. Pag. 14
Tavola necrologica. Pag.
15.
Richieste, offerte ecc. (gratis per gli abbonati) Pag. 15 e 16.
—
—
1 1
—
—
Avvertenze per
gli
abbonati,
i
collaboratori e le inserzioni.
Rivista italiana di scienze naturali
- Giornale ornitologico italiano
Bollettino del naturalista, collettore, allevatore, coltivatore ed acclimatatore,
avendo identica direzione ed un' unica amministrazione, sono regolati dalle medesime seguenti diI
ire periodici
e
sposizioni:
Gli abbonamenti si ricevono in Siena all'Agenzia in
Via di Città 14, e da tutti gli urtici postali italiani ed esteri,
qualunque epoca dell'anno; ma decorrono dal 'principio di
ogni anno con diritto ai fascicoli arretrati
L abbonamento non disdetto entro il deceinbre si riiu
1
come rinuuovato.
Fascicoli per saggio si spediscono gratis.
Fascicoli separati costano cent. 30 per ogni 16 pag. di testo.
Agli Autori di memorie originali di una certa importanza, si danno in dono 50 copie di estratti, purché ne
facciano richiesta quando inviano i manoscritti.
Tutti gli abbonati possono fare acquisto dei fascicoli
che contengono i loro scrìtti, pagandoli solamente 10
cent, per numero, L. 1 per 12 numeri e L. 6 il cento franchi di porto, purché li richiedano prima della pubblicazione del giornale.
I soli abbonati sono collaboratori.
Perché gli abbonati possano stare in continua relazione fra loro, ed approfittare dei molti vantaggi che arreca questa mutuazione, essi hanno diritto ad inserzioni
gratuite nel Bollettino^ per scambiarsi comunicazioni, protiene
domande, indirizzi ecc. fare offerte e ricerche per cambi di animali, semi, piante, minerali, libri,
macchine, prodotti agrari, oggetti di collezione ecc. ecc.
Le inserzioni relative ai cambi non possono oltrepassare la lunghezza di 5 linee. La medesima inserzione non
si ha diritto di pubblicarla gratis più di una volta; però
no viene accordata la ristampa, pagandu un piccolo compendo. Dulie inserzioni gratuite sono per regola esclusi gli
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poste, consigli,
;
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Delle inserzioni gratuite sono pubblicate solamente
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un compenso da combinarsiLa direzione può, in casi eccezionali, rifiutarsi di pubblicare qualsiasi comunicazione o memoria, senza bisogno
di dare giustificazioni in proposito. 1 manoscritti non pubblicati possono essere ritirati dagli autori a proprie spase.
Agli abbonati ai quali non pervenisse qualche fascicolo,
ne sarà loro, possibilmente, inviata un'altra copia gratis,
purché la richiedano entro V annata in corso, altrimenti
fascicoli arretrati non si inviano checontro pagamento
i
Inserzioni a pagamento: Quelle relative alla Storia Naturale si pubblicano nel corpo del giornale e costano L. I
per linea, corpo 8; gli altri avvisi da stamparsi nelle apposite pagine costano L. 1 ogni 2 centina, di spazio occupato in una colonna, o cent. 20 per linea corpo 8. Agli
abbonati si fanno speciali facilitazioni.
.Si annunziano le pubblicazioni ricevute e si fa speciale
menzione di quelle delle quali ci pervengono due esemplari.
Tutti i pagamenti devono essere anticipati. Chi desidera
risposta unisca -i francobolli necessari, o scrivain cartolina con risposta pagata.
bD
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co
p—
•73
O
O
o
co
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et?
Anno
I.
N.
Febbraio 1897
i.°
1.
AVICULA
GIORNALE ORNITOLOGICO ITALIANO
SOMMARIO
S. Brogi. Dedica. Pag. 1
S. Brogi. Preambolo. Pag. 2.
Enrico H. Giglioli. Della comparsa del Corvus tingilanus in
Raffaello Meloni. 11 Cursorius gallicus in Sardegna. Pag. 5.
Italia.
Pag.
4.
G. Angelini e F. di Carpegna. La Limicola Platyrhyncha avvertita per la prima volta
in provincia di Roma. Pag. 6.
T. De Stefani. Stercorarius crepidatus nuova specie per il golfo di Palermo. Pag. 7.
Dott. Cosimo Leonardi. Cattura di una Fratercula artica in Girgenti. Pag. 8.
S. Brogi. Specie rare per la provincia di Siena. Pag. 9.
Dott. Giuseppe Gioii. Note ornitologiche Pag. 9.
Tommaso Salvadori. Descrizione di una nuova specie del genere Iìhampocoelus di Chiriqui.
Pag. 11.
A. Bonomi. Ulisse Aldrovandi. Pag. 12.
E. Untersteiner. Sulla diminuzione degli uccelli. Pag. 13.
A. Bonomi. Como si distingua nell'usignolo il maschio dalla femmina. Pag, 15.
Caccie e passaggi di uccelli. Pag. 16 a 19.
Pubblicazioni ornitologiche recenti.
Pag. 18 a 19. —Bollettino delle pubblicazioni ornitologiche. Pag. 20 a 21. — Noti-
—
ziario. Pag. 24-25.
— Indirizzi di ornitologi. Pag. 25-26. — Annunzi varii. Pag. 27 e 28.
AL DISTINTO ORNITOLOGO
#§#11111© E© lèni
QUESTO PERIODICO
CALDO E SOLERTE PROMOTORE
AI LUMINARI DELLA ORNITOLOGIA ITALIANA
DI
;
EHiieo
m. eieiie&i
t ©rami© SMitiftì
QUALI CON SINGOLARE CORTESIA
ACCETTANDONE LA COLLABORAZIONE
E LA DIREZIONE ONORARIA
NE HANNO NON SOLO SUSCITATA
MA ANCHE ASSICURATA LA VITA
CON GRATO ANIMO
I
S.
BROGI
FRK^JVIBOIvO
Ecco che
Giornale ornitologico italiano,
il
promossa e caldeggiala
così tanto efficacemente
di
Rovereto (Trentino),
presenta
si
pubblico
al
dall'
in
cui pubblicazione
la
ma pieno
veste modesta,
fu
Bonomi
egregio prof. Agostino
spe-
di
ranza per F avvenire.
fondare in
Il
un periodico esclusivamente dedicato
Italia
degli
allo studio
uc-
facile a fallire
ma appena che la proposta
celli, parve sulle prime un tentativo
venne a conoscenza dei non pochi studiosi e dilettanti di ornitologia, gli incoraggiamenti e le adesioni furono tali, da far ben chiaro apparire che questa pubblica;
zione era desiderata e perfino attesa con
più
I
riuniscono
misero
diletto
al
anche
italica
ed
più appassionali cacciatori che
i
studio, fecero plauso alla iniziativa e gentilmente pro-
lo
appoggio e
loro
il
impazienza.
mecenati della Avifauna
illustri
loro preziosa
la
collaborazione
basta dare una
:
scorsa ai
nomi pubblicati nella prima pagina della copertina di questo fascicolo, per averne
la prova. E devesi inoltre ragionevolmente ritenere che questa schiera sebbene già
ricca, andrà man mano aumentando di numero,
e le non poche regioni italiane,
quali
le
non
abbiamo
collaboratori
per
ancora
o corrispondenti, saranno anche
esse quanto prima rappresentate da qualche studioso osservatore, che contribuirà alla
miglior riuscita
comune
del nostro
che è
intento,
quello di
interessante e numerosa famiglia degli uccelli, che,
quelli
che sono
politici
inoltre tulle
le
Eolie,
le
pari,
le
il
fiume
gruppo
orienle dalla maggior catena
limitala a settentrione e ad
Varo,
l'Elba,
tirrene,
isole
passaggio,
di
e transitori. La regione zoologica italiana dob-
artificiali
biamo adunque considerarla
delle Alpi, a ponente dal
o stabilmenle o
la
considerata nei suoi naturali confini geografici e non
trovatisi nella italica terra,
in
meglio
conoscere
Malta,
di
la
e per tutto
il
Corsica,
Sardegna,
la
mare
resto dal
comprende
;
con
Sicilia,
la
le
Li-
Linosa, Lampedusa, Lampione, Pantelleria
la
e
respettive adiacenti isolette.
Nessuno creda che
razze e di
lutti
i
tempi
si
in tutte le lingue, in tutti
alle
specie italiane
loro
abitudini,
;
alle
sempre interessato
è
tamente
dati di
e.
Silvicoltura.
pure
hanno
i
i
utilità
1'
Ed
ecc.
nidificazione,
che
tutte le
anche limitatamente
rimane ancora da sapere a riguardo di certe
ci
migrazioni,
se
vuol
si
rapporti di utilità e
Né
si
il
scopo scientifico,
uomo può
bisogno di conoscere
ma anche
ritrarre dagli uccelli.
Il
per quello
ben cono-
a stabilire senza preconcetti,
giungere
di
danno
nell' interesse
potranno razionalmente conciliare
diritto di essere tutelali,
nosceremo se e quanto
e per
si
di
nutrizione delle varie specie, nelle diverse età e stagioni, è assolu-
la
indispensabile
fatto,
molto
abbiamo non solo per
molto pratico delle varie
scere p.
ma
molto
lo
e sulla quale
uomo
1'
è così tanto scritto e cantato
tuoni, sia ben conosciuta nei suoi dettagli,
i
loro
meglio queste cose,
simpatica famiglia degli uccelli di cui
la
le
varie
boschi. E, senza contare
sarebbe davvero
una fortuna
matica, fisiologia
ecc. ecc.;
con quelli
specie sono
le
se se
utili,
questioni
i
la
se prima non co-
dell' agricoltura,
nocive od indifferenti per
sulla
ne potesse stabilire una
l'arrivo e
partenza,
della
della caccia che
vitali interessi
scientifiche,
ma con
dell'Agricoltura e
i
campi
nomenclatura,
per
tulli,
l'abbondanza
e
sulla
la
che
siste-
scarsità
delle singole specie durante
1'
allevamento e
1'
passo
il
acclimatazione, e
nelle fermate
e
malattie e
le
autunno e
di
inverno,
di
soggetti che han bisogno di studio, tutte questioni che attendono di essere
lutti
e
varietà e non pochi altri, sono
le
com-
pletamente risolute.
È ben giusto adunque che
che dai professori e studiosi
oltre
modo, ed
dai cacciatori in special
allevatori,
o frequentano
campagna
la
che
e
generale da
in
trovano
si
per osservare e riferire quanto interessa
le
Scienze
di
natu-
e specialisti in ornitologia, desideriamo e speriamo frequenti, copiose notizie, dagli
rali
perciò
tutti
coloro che abitano
più favorevoli
nelle
condizioni
nostra avifauna.
la
Ma perchè il frutto sia adeguato alle fatiche, occorre che le osservazioni e
ricerche vengano fatte con speciali cure e presentino certe
garanzie indi-
spensabili
questo
;
vare per
per
lutto ciò
diligenza
loro sembri
date,
le
senza penne,
nome
ma
provetti,
che pure
luoghi,
i
i
storia
la
nomi con
quali
i
per
possono
caccia-
i
molto
esperto
gio-
anche
alle volte,
sesso,
il
di
osservare e
la
vita
dei
in
uc-
le
1'
ma
;
è lo
stabilire
nome proprio
il
parti
e delle
quello che spesso reca delle
ornitologia,
pregio o
il
riferire
nostri
uomo. Occorre notare con
varie specie vengono distinte
od almeno
specie incontrata,
scientifico della
italiano, ed,
abbastanza
sia
ma
per
come quegli degli occhi
fuggevoli
e le altre particolarità occasionali
per chi non
e
quanto interessa
tutto
colori
i
cerca delle rarità,
in
interessante per
loro rapporti con
i
dagli abitanti locali,
difficoltà
ornitologi
gli
osservatori d' occasione,
non andare soltanto
di
che a
e per
celli
gli
progresso della scienza che qui prendiamo ad illustrare. Ad essi racco-
il
mandiamo
diciamo non per
Io
escursionisti e
lori,
vero
il
in
adottato
la rarità ed altre cose
tutte
indispensabili per dare un annunzio scientificamente completo.
A
ciò pure
si
rimedia facilmente con
sconosciuta o dubbia, o
di
questo periodico,
quanto altro a
che, capitano
A
tale
i
della specie
volentieri al richiedente
che
sieno conservati, cosi questa direzione
il
si
il
nome
incaricherà
proprietario deciderà poi per
gli
esemplari
ma accenneremo
non superano
durante
soffrano
viaggio,
il
solo che gli uccelli piccoli,
quali,
i
peso di 350 grammi, è bene inviarli per posta
il
valore, raccomandati, involtando l'animale semplicemente
in
e
non comuni
uccelli
gli
di
farli
resto.
il
proposito non possiamo dare qui amplie indicazioni sui metodi da
per impedire che
mesi caldi,
comunicheranno
quali tutti
meglio possibile, ed
il
uno o più esemplari
occorra sapere. Anzi siccome è utile
Italia,
in
imbalsamare
tarsi
lui
inviare
l'
sottoscritto o agli altri direttori e collaboratori principali
al
adot-
specialmente
compreso
l'
nei
involto,
come campioni senza
un cartone, e
gli altri
per pacchi postali o per ferrovia. Sarà sempre bene aspergere V animale con qualche
antisettico,
facilitano
la
come
Coloro poi che pure avendo
specie,
non vogliono occuparsi
nel rimettere
come
se
1'
la
tabacco, ecc. onde tener lontani
carbolina, canfora,
data,
1'
il
fortuna
la
di
esemplare, di unirvi
luogo,
il
uccello era solo o con
nome
altri,
relativa notizia verrà slampata
di
compilarne
del
i
gli insetti
che
Animali da imbalsamare.
putrefazione, e scrivere sul pacco
1'
imbattersi
qualche
in
annunzio da loro
maggiori dettagli possibili
fortunato cacciatore,
il
interessante
stessi,
sono pregati,
relativi
alla cattura,
modo
di cattura,
e poi
e se questi eguali o di diversa specie, ecc. ecc. Così
per cura
di
questa
direzione,
sempre
indicando
la
la
persona dalla quale è pervenuta.
Confidiamo di ricevere
da. tulli
i
nostri abbonati,
una copiosa messe
di
notizie e di
ma
studi da pubblicarsi,
cademie, Società ed
non mancheremo
italiani,
Istituti
pato e che possa interessare
loro che
comunicano
gono,
inviare
di
non è
vi
vi
trova stam-
si
proposito preghiamo ancora co-
alle
istituzioni
quali apparten-
alle
loro comunicazioni.
è da ora in avanti un periodico speciale per lo studio della sua avifauna,
riuscito del
tutto
come avremmo
blicazione andrà via via migliorando e
organo degli ornitologi
fauna
Ac-
Atti delle tante
gli
quanto
presente primo fascicolo, destinato intanto a far sapere e vedere che anche
Il
Italia
in
tale
italiana,
una copia od un sunto delle
noi
a
fauna
fra
tutto
esteri,
A
nostri lettori.
i
notizie sulla
anche
di spigolare
ed anche
in
desiderato,
e tener loro
italiani,
ma nutriamo
modo
fiducia che
perfezionandosi in
corrente lanche di quanto
al
pub-
la
da essere
vero
il
sulla avi-
generale viene pubblicato all'estero.
Con queste speranze e con questi intendimenti, abbiamo dato vita al Giornale
che distinguiamo con l' adeguato modesto nome di
AVICULA, ed il cui frontespizio abbiamo ornato con la figura del Passer italiae
ornitologico italiano
o
Passera reale, che sebbene uccello piccolo e poco splendido, rappresenta
specie del lutto
caratteristica
Parvus sed ornnimo
non trovandosi che entro
dell' Italia,
suoi
i
l'unica
confini
:
italicus.
Terminiamo questa chiacchierala con un doveroso, sincero, caldo ringraziamento
a lutti coloro che ci hanno spinti all' opera con incoraggiamenti e consigli,
e che
con la loro coadiuvazione ci hanno facilitata la via e resa possìbile la riuscita.
Sigismondo Brogi
DELLA COMPARSA DEL CORVUS TINGITANUS,
IN ITALIA
Neil' estate del
1894
il
conte Ugolino Martelli, distinto cultore della Botanica,
una
fece, allo scopo d' indagarne la Flora,
presentandosene
offerto di raccogliere,
zione centrale Italiana da
nell'alcool, nella quale
muta. Sulle prime
degna, e non
lo
per
Italia
credetti
in
serie
condizioni
Sardegna. Egli
si
era gentilmente
di pelli e di
interessanti.
Colle-
la
esemplari conservati
Tra
le
pelli di
troppo buone, essendo
uccelli
individuo
l'
un esemplare del Corvus Corax, abbondante
in
in
Sar-
badai molto essendo anche occupatissimo in altre faccende, e cer-
ci
la
presenza
in
quella raccolta di un Corvo nuovo
!
Qualche mese dopo, avendo occasione
dimensioni
in
formala nel R. Museo Zoologico di Firenze. Al suo
tamente ben lontano dal supporre
1'
gita
occasione, animali vertebrati per
v'erano diverse specie
un Corvo, non
quella di
v' era
me
1'
consegnò una non piccola
ritorno infatti, mi
Irby,
piccole di quel
aveva inoltre un becco corto e notevolmente
Corvultur. Feci
tosto
di
rivedere quelle
Corvo, ed esaminandolo con
un esame accurato
alto,
dell'
pelli, fui
colpito dalle
maggiore cura
trovai
che
arieggiando quasi quello altissimo dei
esemplare che
acquistava
speciale
convincermi che avevo dinnanzi un esemplare tipico del
Corvus tingitanus descritto da Irby nel 1874 (" Ibis " 1874, p. 264). Ebbi poco
interesse per
me,
dopo occasione
Taylor,
il
di
e dovetti
farlo
vedere
al
mio amico e noto Ornitologo signor E. Cavendish
quale senza sapere nulla della mia determinazione, non esitò a dichiararlo
un esemplare ben caratterizzato del C. tingitanus. Esso
fu ucciso il 9 Agosto 1894,
Sardegna, ed era un maschio adulto. L' ho fatto
di S. Antioco, S. 0. della
sull' isola
preparare ed ora col numero 3545
Vertebrati
zione centrale dei
parte della ricca serie di Uccelli nella Colle-
fa
italiani
Firenze. È Don
a
della specie registrato per essere stato catturato in
per
soltanto
ma
Italia,
primo individuo
il
è specie nuova anche
Europa.
1'
Corvus tingitanus
Il
differisce
C. Corax per
dal
sue dimensioni minori, e
le
sopratutto pel suo becco breve e notevolmente alto ed arcuato nella mandibola superiore
Abita
è inoltre specie gregaria, caso affatto insolilo pel
;
N. 0. dell' Affrica, e specialmente
il
ho avuto
pure occasione
io
vederlo
di
Marocco
il
in
nei pressi di Tangeri,
grossi branchi nell'Agosto 1883. Vive ancora
in
a Madeira e nelle isole Canarie; e ciò che a noi più
dante
nostro Corvo maggiore.
ove,
;
importa, è stato trovato abbon-
Algeria dal Taczanowski e più recentemente dal mio amico prof. A. Kònig.
Enrico H. Giglioli
Il
Cursorius gallicus
Nota di
me
$
Gmeiin.
e
fatta
fin
dal
1'
attenzione degli ornitologi sull'interessante
15 Novembre
1891,
due Cursorius gallicus
di
l'imbrunire;
Quartu, verso
sulla spiaggia di
p,
Sardegna
in
RAFFAELE MELONI
Richiamo, con questa breve nota,
cattura da
F. Gmelin)
(J.
entrambi
F.
J.
abito
in
d' adulto.
È questa
preso
sari
in
prima volta, per quanto
la
Sardegna. Non è
difatti,
1842) e dal Salvadori,
ogni paese d'
Sardegna e soggiunge
Uccelli p.
lica.
(1887
pag.
autori
nel
«
glioli
2.
a
Italia
ed
capili
talora
198). Le stesse cose ripete nel suo Elenco degli
205)
dire
ed
;
che
il
Giglioli
questo
Avifauna
«
Caradride
non
italica
è
preso
»
che
»
trovato
quasi ovunque
tranne
(Fauna
ita-
Uccelli italiani
«
gli
Sardegna
in
;
il
autunno. E
d' accordo con
è
slato
in
del Medilerraneo,
isole
Sas-
Sardegna od Ornitologia
primavera
in
ove tuttavia è probabile ne
fauna italica 1886, pag. 368), ed è stato
egli
in
ed anche nelle
Italia
in
quest' ultimo, a proposilo dice,
anzi
Corriere biondo è di passaggio irregolare
slato trovato in
Cursorius gallicus è stato
il
1776), dal Cara (Elenco degli uccelli che trovansi
sarda, Torino
in
sappia, che
io
registrato dal Celti (Gli uccelli di Sardegna,
fallo
invero
»
altri
(Avi-
che
dice singolare; né nelle ulteriori pubblicazioni sull' avifauna italica del prof. Gi-
Avifaune locali pag. 610 e
(Avifauna italica pag. 564, ed
del suo
:
Primo
resoconto
dell' inchiesta
ornitologica
630,
italiana)
parte l. a e
è poi notalo
il
quantunque con mollo
ritardo, ho creduto ricordare la cattura di questo uccello, per dimostrare che esso
ed accidentalmente, anche in Sardegna, come
si trova, quantunque così di rado
due esemplari figurano nella
nelle altre isole del Mediterraneo e sul continente.
rinvenimento del Cursorius gallicus
in
Sardegna,
Perciò
io,
I
collezione faunistica Sarda del
Cagliari
Museo Zoologico Universitario.
12 Gennaio 1897.
avvertita per la prima volta in provincia di
ANGELINI
Nota dei Proff. G.
comunicala alla Soc.
FALCONIERI DI CARPEGNA
Romana per
gli studi zoologici.
una delle nostre ultime escursioni venatorie nelle vicinanze di Fiumicino,
è una femmina
di cogliere un esemplare di Limicola platyrhyncha
In
venne
Conte
e
Eoma
fatto
ci
in
:
che viene presentala alla Società e donata al Museo
Roma, dove questa specie non era ancora rappresentata.
Dieci giorni più tardi e precisamente il 19 maggio u. s.
uno di noi, tornalo
del
Tevere,
alla
Foce
ramo
di
Ostia,
uccideva proprio
nella stessa località, cioè
abito estivo quasi completo,
Università di
della R.
,
secondo individuo
nello stesso punto un
Limicola
di
che ora egli conserva nella
<-f,
sua collezione.
Questa specie, che
torni di Pisa
accidentale
una
in
illustre
l'
sol volta
Italia
;
sua
in
ornitologo P. Savi dichiara di aver avuto dai dinvita,
credeva fino a questi ultimi tempi affatto
si
e destò sorpresa
)'
annunzio, dato dal compianto Conte
della sua
comparsa regolare nel Veneto, e della preda da
dividui
23 agosto 1880.
il
Però
Pel
Romano non ne
all' Isola
manifestiamo
anno
in
Sacra.
fin
1'
in-
annunziata
la
cattura,
quantunque
uno
incontrata qualche altra volta, e sempre sulla spiaggia del
Anzi,
d' ora
Ninni',
ben 43
altre parti d' Italia.
era stala peranco
di noi ricordi di avervela
mare
in
fattane di
e più accurate ricerche ne dimostrarono
ulteriori
T arrivo più o meno frequente, anche
lui
riserbandoci
opinione che
il
primavera sulle coste romane,
di
fare
altre ricerche
Gambecchio
ma
negli anni venturi,
frullino possa
che finora non
vi
si
sia
mostrarsi ogni
badato, confon-
altri piovanelli, e segnatamente colla Pelidna minuta, che nel magcomune.
Anche nel resto di Europa sembra scarso questo uccello che nidifica nel Nord
dell' Europa e dell' Asia, e sverna nell' India e neh' Africa settentrionale.
Infatti
«
in Europa si considera ovunque come uno dei più rari, quantunque non sia
impossibile che vi si trovi più sovente di quanto si crede » dice il Brebm nella
sua Vita degli animali, dove maestrevolmente per quanto brevemente, ne descrive
costumi. Però « intorno alla sua indole non siamo sufficientemente informati »
egli aggiunge, ed anche il
nostro Savi afferma essere
costumi del Gambecchio
Poco
pure
siamo in grado di dire noi a tale riguardo
frullino poco noti.
però le
poche osservazioni, che abbiamo potuto l'are, confermano appieno taluni punti della
descrizione del Brehm, e più precisamente
dendolo cogli
gio vi è
i
i
:
:
La poca diffidenza di questo uccello: infatti all'individuo presentalo
erano stati precedentemente tirati altri due colpi di fucile, senza che restasse colpito
o solo leggermente e tuttavia faceva sempre piccoli voli, lasciandosi avvicinare a
1.°
breve distanza.
2.° Le sue abitudini poco
tutto solo in disparte,
perficie pascolava
mentre
gregarie
sullo
:
un numeroso drappello
minuta), e nemmeno
si
aggregò ad
di
fatti
lo
stesso individuo
se
ne
stesso isolotto di pochi metri quadrati
essi
di
altri
quando
piovanelli
tutti
slava
di
su
(Tringa subai quata
e
volarono via spaventali da un
colpo di lucile tirato
uno
noi sopra
di
mezzo
in
a
loro.
Anche
secondo individuo catturalo passò ad
il
capo isolatamente, mentre parecchi
il
piovanelli slavano
altri
po-
E in mezzo a questi, che furono osservali a lungo e fatti alzare ripetutamente, mai si udì il verso del Gambecchio frullino.
3.° Il grido di richiamo, che si può precisamente esprimere colla sillaba tirr.
nelle vicinanze.
sati
Questo verso, che
la
Limicola
pari delle altre Tringhe
al
emette volando,
diverso
è
da quello del
comune Gambecchio,
Temmincki;
anzi al secondo individuo fu tiralo appunto perchè al grido lo
e
moltissimo a quello
somiglia
dicò appartenente a quest' ultima specie, pure non comune, e solo
lo
riconobbe per una Limicola plalyrhyncha. Notiamo questo
si
quanto stiano che
la
Pelidna Temmincki,
ma
ad essa nel richiamo,
piuttosto
giu-
si
nel raccoglierlo
fatto,
parendoci
al-
P. mimila, non somigli
così affine alla
Limicola plalyrhyncha, da
alla
Pelidna
della
cui
nelle
è
forme tanto più diversa.
che
altra cosa
Un'
forma,
pare
ci
rimarchevole nel Gambecchio
straordinaria mollezza e flessibilità del
la
bolezza e mobilità delle ossa, quanto e
corinchi
nel riseccarsi
;
come
cello dal
Temminck
stifica
sua separazione
la
che ebbe
;
dal
un
genere
esso
:
distinto,
NUOVA SPECIE PER
zoologico,
luglio
un
acque
un
maschio
giovane
catturato nelle
da
scorso,
plalyrhyncha dato
tatrice delle regioni polari,
nonché
te-
assotti-
quest'uc-
a
nome
il
di
Gambecchio
propriamente una
sia
orejDiciatvis
tringa,
di
fu
;
è
portato
uccello che
questo
mare
la
prima
vivente
lo
che
volta
la
locale
al
slesso
viene notata nel golfo di Palermo e
ha una importanza massima, non solo per
Gml.
GOLFO DI PALERMO
IL
pescatore
nostro
del
poca consistenza dei
dalla
veri scolopacini.
i
Stercorarius
22
di
quantunque
infatti,
accenna ad una transazione verso
Il
nome
il
la
de-
pure, congiunto alle altre particolarità di struttura, giu-
in
Savi
ancora
più
oltre
è,
sforma notevolmente, prosciugandosi ed
si
Tale becco veramente giustifica
gliandosi.
frullino
becco
il
frullino,
becco, dipendente tanto dalla
Istituto
giorno era stato
tale
specie,
abi-
sua cattura quindi
la
ma anche
rarità del soggetto,
per
la
fauna locale.
Questo Laridae in Sicilia è slato preso ben rare volte, io slesso ne ebbi una
13 gennaio 1877 (e non verso il 1880
femmina adulta catturala a Termini Imerese
come erroneamente venne stampato negli « Appunti e note di Ornitologia siciliana »,
il
pubblicale da
(Gli
uccelli
me
e dal Dottor Riggio nel Naturalista Siciliano del 1895).
speciali su diverse specie
della Sicilia con note
un esemplare ucciso presso Catania neh' aprile del 1872 e
lica)
ne cita un altro da
fatte di
ben
si
questo uccello
vede,
la
in
lui
.
il
.
Giglioli
visto a Siracusa nella collezione Rizza.
Sicilia
si
Il
Massa
1891) ne ricorda
.
(Avifauna
Tutte
le
riducono solamente a quattro esemplari, e
come
sua comparsa è assolutamente accidentale.
Catania. (Nat. Siciliano N. 4-7).
ita-
catture
T. De Stefani
CATTURA
UNA FRA TERCULA ARCTICA
DI
(Linn. ex Clus.)
IN GIRGENTI
Sue accidentali apparizioni
una rigida giornata
In
dello
scorso
marzo venne predata
fiume Naro una Fratercula arctica, detta volgarmente in
Pica marina
(Calvi), Fraticello,
La spoglia
del detto uccello
(Stor. Uè.), ed in Sicilia
venne acquistata
in Girgenti presso la
Pulcinella di mare,
Italia
foce
del
Mormone
Puddicinedda di mari.
dal Signor G. Caratozzolo, ed è ben conservata.
Credo utile far menzione della importante cattura, essendo questo uccello assai
raro fra
noi e la sua apparizione del tutto accidentale.
Mi
persona degna
riferisce da
si
ben cinque individui in Girgenti,
che
fede
di
nel gennaio 1885 un cacciatore ne catturò
precisamente lungo
e
la
Pulcinella di mare, (Fratercula arclica, Leach.
Il
Mormori Fratercula, Temm)
articus, Macgill.,
duce un' impressione assai comica
spiaggia di S. Leone.
ex Lin.
è cosi detto
Fratercula, Briss.
,
,
Mormon
forse perchè sull'osservatore pro-
suo contìnuo dondolare del capo e del collo anche quando
il
sta tranquillo ed in riposo.
Abita
il
Secondo
mar
il
del nord, e la
parte
settentrionale
dell'Atlantico.
Doderlein è specie assolutamente avventizia per la Sicilia e per la Sardegna.
L'egregio Dr. Mina Palumbo, in una sua carissima lettera, mi dice che in Sicilia è raro
ed accidentale,
ma
vi
trova quasi ogni anno.
si
Qualche soggetto apparisce
Un
di tratto in tratto
anche nelle acque
di
Palermo
e di
Castellammare.
giovane individuo fu predato nel 1868 alla Guadagna ed acquistato dal P. Cristina da
Morreale
il
;
26 marzo 1872, dopo una fiera burrasca, furono catturati due individui adulti
Ficarazzi e regalati al
Museo
di
Ai 25 gennaio del 1874 un bellissimo soggetto fu catturato presso monte Pellegrino
nato pure
al
museo
di
Parecchie spoglie
a
Palermo.
e do-
Palermo.
trovano
si
nei Gabinetti di Catania e Siracusa predate nei dintorni delle
dette città.
11
Benoit nota che nel 1838 sui laghetti'del faro
8 a 10 individui.
Il
Pistone
lo dice di
naio 1885 ne furono catturati parecchi.
passo
Il
di
Messina ne comparve un branchetto
accidentale, a
Ruggeri
lo
dì
Messina, e ricorda che nel gen-
annovera pure
fra gli uccelli di rara ed
accidentale apparizione a Messina.
Il
Morici Mina nota che a Cefalù nel 1885 ne furono predati alcuni.
Per
il
resto d'Italia secondo
il
Savi,
il
Gasparini,
Giglioli,
il
il
Costa ed altri la Frater-
cula arctica è rara ed accidentale.
11
Moschella
nell' aprile
Nel 1884 a Napoli
A
Capri
il
Il
di
1868 la notò nei pressi di Reggio Calabria.
Campo
Marte ne
di
fu ucciso
un individuo.
giorno 8 gennaio 1887 vicino alla spiaggia venne presa viva una femmina.
In Sardegna, dice
menzione
al
il
una nell'inverno
Cara, ne fu catturata
una spoglia conservata nel Museo
Dott. Arrigoni Degli Oddi la
del 1885.
Ed
il
Salvadori
fa
di Cagliari.
chiama accidentale
e
rarissima per la provincia
di
Padova.
Nella sua Collezione ne conserva due, una delle quali fu presa viva e lungamente nutrita con pesce.
Queste rare ed accidentali apparizioni
zionaria delle regioni nordiche,
vere emigrazioni,
e,
ridionali di Europa,
babilmente dovuta
si
fra
spiegano
noi della Fratercula arctica, abitante quasi sta-
facilmente. Infatti questo uccello non intraprende
se nei rigidi inverni, si trova qualche volta
come per esempio nel Mediterraneo,
al fatto
che alcuni individui
si
ciò
anche nelle regioni più me-
è cosa del tutto eccezionale e pro-
smarriscono e giungono sin nelle regioni più
meridionali nel passaggio che fanno dalle loro abitazioni estive sui monti, ove
la cova, all' alto
mare, ove passano
l'
Girgenti, Agosto 1896.
intraprendono
inverno.
Dott.
Cosimo Leonardi
SPECIE RARE PER LA PROVINCIA DI SIENA
MILVUS MIGKANS
Strick.
5 Agosto dello scorso anno ne fu preso uno
Il
Nibbio nero
in
luogo dello
Pian
delle fornaci,
2 chilometri da Siena, fuori porta s. Marco.
Nolo alcuni dettagli che non corrispondono alle descrizioni che ho lette
E un individuo giovane con tutte le penne più o meno marginate di color fulvo
a circa
:
che dal molto scuro va fino
al
chiaro o ceciato.
Iride
scura assai, palpebre brune,
cera gialla marginata irregolarmente di nero, labbia e piedi
gialli,
becco e unghie
nero morati.
Misure: Lunghezza totale metri 0,540 ala 0,430; coda: massima 0,250 minima
tarso 0,060; dito medio 0,45.
0,225; becco 0,045
Aveva in bocca e nello stomaco solo pochi avanzi di locuste.
Lo conservo nella mia collezione.
Questo falco che abita I' Asia occidentale e l' Africa, può dirsi raro in tutta
;
;
T
quantunque
Italia
in
qualche luogo
abbia
vi
nidificato.
seconda cattura bene accertata, avendo avuta una £>
stata uccisa
il
3 settembre
1886 presso
S.
la
Per
il
senese pare
sia
la
Sig. Marchesa Paulucci, che era
Gemignano.
A pag. 400 della parte seconda del Primo resoconto dei resultati della inchiesta
ornitologica in
Italia,
trovasi notato che
senese neh' Aprile del 1864
;
ma
il
Dei ebbe uno di questi falchi preso
questa cattura non
la
nel
trovo registrata nel Catalogo
degli uccelli delle prouincie di Siena e di Grosseto dal Sig. Dei pubblicalo nel 1868
(Alti
R.
Accad.
Fisiocritici voi.
IV) ed
Sig.
il
Dei vedendo
il
mio esemplare mi ha
detto di non averne mai avuti.
CIC0NIA NIGKA
(Limi.) ex Bell,
noi
rara quanto
individuo vi sia stato preso,
ma mancano
Questa specie è da
tepulciano.
Egli
me
seguenti notizie
«
precedente.
Pare
lo
Il
qualche
fu ucciso
padule riservalo presso
mandò ad imbalsamare,
altro
e
il
dietro mia richiesta,
il
21
Ottobre
lago di
Mon-
mi comunicò
:
Era piovuto molto ed
straripati.
che
precise notizie sulle catture stesse.
esemplare del quale dò ora notizia è un giovane che
L'
scorso dal Sig. Francesco Bologna nel suo
le
la
Cicoria nera
il
padule
trovavasi
immerso dall'acqua
dei
torrenti
giorno 20 questa cicogna era stala veduta aggirarsi sola nei nostri pa-
Fu uccisa con due fucilate di cui la prima a fermo mentre slava, probabilmente
dormendo, sopra un aggallaliccio presso un canale, tenendo la testa sotto le ali ed
duli.
una gamba alzala
».
La Ciconia nera abita quasi
tutta la
regione paleartica, nell' India e nell'Africa.
S.
Brogi
NOTE ORNITOLOGICHE
Da
in
poi
—
Dal 20 Agosto 18i)6, giorno d'apertura
S. Frediano a Settimo.
ho avuto occasione di poter constatare la cattura di alcune specie
di caccia,
di uccelli
10
non comuni per
la
sembra
registrarle in
inutile
il
nostra Pianura pisana
Sui primi di Settembre
si
e
nostri paduli
pei
del litorale,
mi
né
una breve nota.
videro nelle nostre curigliane per alcuni giorni, svo-
umide e nei giuncheti parecchi Pett' az(Cyanecula Woìfi C. L. Brehm)
di questi ne furono uccisi 6 o 7 individui
ed io ho potuto esaminare presso un mio amico un esemplare imbalsamato di maschio
giovane con gola bianco-giallastra e macchia dello stesso colore in mezzo all' aznelle praterie
lazzare sui cigli delle fosse,
zurri
:
Le penne azzurre della base del
zurro del petto.
desimo e quelle della
fascia
Questo grazioso uccelletto se non è rarissimo, perchè
suol capitare qualcuno da noi,
videro più del
le
solito,
nostre praterie
Egualmente
almeno
1'
tra
Aprile e
bianco.
di
Settembre ne
il
umida che aveva
ridotto
paduli.
Settembre uno Stiaccino (Pra-
nelle nostre curigliane fu ucciso in
tincola Rubetra, Linn.), completamente bianco latte, tranne
E questo un bellissimo esempio
color nero.
me-
del
lati
poco comune. Quest'estate passala se ne
è
forse in grazia della stagione fresca e
tanti
in
nere dei
collo, quelle
nera sopraccigliare erano un poco macchiettate
becco e
il
d' albinismo ed è stalo fatto
zampe
le
di
imbalsamare.
di Settembre fu
catturato a San Rossore un magnifico esemplare di
mare (Haliaetus Albieilla Linn.) maschio di dimensioni ragguardevoli, ma
giovane, perchè aveva becco nero anziché biancastro, cera gialla e non bianco-gial-
Sul
finir
Aquila di
non aveva
lastra,
navano
tra
il
marrone,
il
nero,
il
ma
suo piumaggio aveva colori che
il
lionato sudicio e
zampe
gialle e
I'
alter-
si
bianco, e questo era alla base
il
Le timoniere aveva esternamente scure e dal
delle cuoprilrici.
sudice; le
corpo cenerino,
il
lato
interno lionalo-
unghie nere. Le penne delle gambe e del tarso erano
color marrone cupo.
Ultimamente in Dicembre, pure a S. Rossore,
Peregrinus, Tunst.). Anche questo esemplare era
lendo
esso
in
il
i
di
bianca
all'
comune
terzolo. Abita specialmente
i
gola,
estremità.
unghie nere. Questo rapace, che ha
pianura, non è mollo
la
ma
il
invece lo scuro-nerastro con
petto,
l'abdome,
fianchi e
i
coda con fasce strette color nocciola su fondo cene-
e la
rino scuro e con una fascia
e
Aveva
giallastro-sporco.
calzoni bianco-giallastri,
gialli
ucciso un bel Falcone (Falco
giovane individuo, non preva-
turchino-cenerino degli adulti,
color
penne marginate
fu
di
e
le
Becco nero
celestognolo,
chiama Falco reale. Nel Fiorentino
si
piedi
dimensioni di una gallina, da noi
luoghi montuosi e sassosi,
in
dicono Falco
lo
nutre di Pernici, Starne,
si
Germani ecc. È molto vorace e lesto nel ghermire la preda.
A proposito di Falchi debbo anche notare un insolito passo abbondante
Piccioni,
nella primavera decorsa.
cuculi (Cerchneis vespertinus Linn.) o Barlette,
di Falchi
Erano
fre-
quenti nelle praterie umide e sulle gronde dei nostri paduli. È ben vero che ogni
anno se ne vedono alcuni da noi
;
ma un
un pezzo non era stato più segnalato,
ucciso in
Tombolo
sul
Un bell'esemplare
di
Dicembre
sulla
Quest'uccello,
finire
di
lo
come
passo numeroso
ho
fatto
quello del
1896 da
imbalsamare un bel maschio adulto
d'Aprile alla chiusura di caccia.
Cicogna bianca (Ciconia alba, Scòff.) fu uccisa
riva sinistra dell'Arno presso
sebbene potesse
vivere
sempre
di
passaggio diretto a svernare
tornare
in
Francia, Germania, Olanda,
tosto rara, e qui da noi rarissima.
!
fra
in
noi
il
ponte
di
riguardo
Africa,
d'
Svezia, Russia
onde
San Giovanni
a
alla
temperatura,
alla
primavera
ecc. In
Italia
Vena.
pure
riparte
dunque è
paduli, le praterie, le rive, sono
primi
ai
i
è
per
piut-
suoi luoghi
11
ove
prediletti,
nutre di pesci, renili,
si
mammiferi,
piccoli
inselli
La frequenza delle
burrasche,
impetuosi
venti
i
e
tempo
il
stravagante del passato autunno, han dicerto contribuito a portare
die
uccelli del Nord,
tempi
in
ordinari
generalmente non
spe-
in
Germano
di
mare (Oedemia fusca,
becco giallo-ranciato e nero con
membrane
di
protuberanza
piume
occhi o specchi delle
alla
base
;
nella
gambe
ali
tutte nere
pure bianchi;
con
e piedi rossi
nere. È un uccello della Lapponia, del Golhland e delle Isole della Svezia,
del circolo polare artico.
là
gli
noi specie di
Amino (Tombolo) un
Linn.), bellissimo palmipede con
con due mezzelune bianche sotto
vellutate,
eccezionalmenle
fra
veggono. Così
si
mattina dell' 8 Novembre fu ucciso alle stampe nel chiaro d"
al
vermi
e
modo.
cial
quale coabita
i
È una
specie marina vicina alla
Macrosa,
colla
mari del Nord. Raramenle trovasi sulle acque dolci, e rarissimamente
nei nostri paduli.
Presso a poco nella stessa epoca
Campaldo presso
fu uccisa in
Pisa,
la
sera
al-
l' aspetto,
una Volpòca (Tadorna cornuta Gmeli) palmipede anche questo lutl'altro
che comune, anzi per noi molto raro. Esso ha splendidi colori
il becco
rosso san;
;
guigno,
la
lesta e
dorso color baio
;
verdone cangiante
Un
il
collo neri cangianti in
remiganti, parte della
in
rosso porporino e
verdone,
coda e
zampe
il
capo bianco con
le
scapolari esterne nere
chiaro d'Amino, mentre mi trovava
al
capanno
ed
il
specchio
rosate.
stessa specie ebbi occasione di vederlo io
altro individuo della
spalle
;
colle
slampe
slesso
mattina
la
nel
del 6 Di-
ma non mi fu possibile tirargli, perchè un lale, che non posso né
devo chiamar cacciatore, allorché s' accorse che quesl' uccello forse sarebbe potuto
entrare in liro nel gioco delle mie stampe o in quello di un mio amico, si mise a
cembre
;
rincorrerlo col banchino e a tirargli a distanze favolose, finché
1'
uccello, che esso
certamente deve aver credulo una Pesciaiola, insidiato per ben tre volle, non prese
definitivamente il volo per altre regioni. E da notare che quel giorno il tempo era
pessimo, e che, oltre
alla
pioggia gelida, soffiava un terribi'e venlo di Nord-Est,
il
quale forse aveva spinto quella Volpòca fino da noi.
6 Gennaio 1897.
Gioli dolt.
Giuseppe
NUOVA SPECIE
SALVADOR! TOMMASO. Descrizione di ima nuova specie del genere RHAMPHOCOELUS di CIririqui. (Torino. Boll, dei Musei di Zool. ed Anat. comp. 4 Luglio
1896
n. 249).
Rhampliocoelus festae.
Nigro-velutinus, dorsi
ima dimìdia
parte,
uropygio, supracaudalibusqw coccineis
praepectore fascia lata transversa seviilwnari sordide rubra ornato;
tinctin
;
plumis analibus rubris
alae nini. 80; caud.
Hab.
Chiriqui,
mm. 72;
America
;
rostro
plumbeo, pedibus
rostri culm.
mm.
lo; tarsi
nigris.
mm.
lateribus
Long.
tot.
;
nix rubro
mm. 165
;
22.
centrali.
Obs. Species Rhamphocoelo passerinii similis, sed panilo minor, fascia praepecto-
12
rubra, lateribus
rati transversa
paullum rubro
tinctis,
plumisque analibus rubris
di-
stinguenda.
questa specie, insieme con altri uccelli di Chiriqui, fu acquistato dal Sig.
Il tipo di
Dott. E. Festa durante la
sua traversata
esso, insieme colle altre collezioni, è stato
dell'
Istmo
dì Darien, diretto
generosamente donato
al
all'
Equatore
Museo Zoologico
;
di
Torino.
Per
appartiene
Ho
forma del becco,
la
e specialmente della
genere Rhamphocoelus e non
al
diligentemente
esaminato
le
all'
mandibola
inferiore,
affine Phlogothraupis.
descrizioni delle diverse specie del genere
phocoelus, edite dopo la pubblicazione del volume
XI
del
*
Catalogue of Birds
non ne trovo alcuna cui l'esemplare da me descritto possa essere
sono
le
seguenti
Rhamphocoelus chrysopterus, Boucard, Humming B.
2.
Rhamphocoelus
—
3.
Id.
riferito.
Rham»
,
ma
Queste specie
:
1.
(1893).
questa nuova specie
costaricensis. Cherrie,
Ann. Mus. Costa Rica,
Rhamphocoelus
Auk, Vili,'
III, p.
atrosericeus capitalis,
pag. 53 (Panama) (1891).
I,
pp. 63-64 (1891)
;
X,
p.
278
135 (1892).
Ann. Mus. IV,
Alien, Bull.
p.
51
(Vene-
zuela) (1892).
4.
Rhamphocoelus
dunstalli, Rottiseli. Novit. Zool. II, p. 481
(America centrale) (1895).
xjiyissE> Àivi>i£OVA:ivi>i
S' ella è cosa
doverosa
virtù e per scienza
il
ricordare
ai
posteri quelle
modo meglio
non sappiamo
in
più insigni,
quali intendiamo di venir pubblicando
le
illustri
persone che per
distinsero dagli altri ed onorarono l'epoca in cui vissero, noi
si
qual
inaugurare
la
serie di biografie degli ornitologi
in
questo periodico, che dedi-
cando questo primo cenno al nestore degli Ornitologi italiani, ad Ulisse Aldrovandi.
L'insigne zoologo nacque agli 11 settembre 1522 da nobile e ricca famiglia di
Bologna. Da ragazzo era stato avviato alla mercatura, prima a Bologna, poi a Brescia,
ma ben presto l'abbandonò per cominciare coi 1539 lo studio delle scienze. Per un
anno s'applicò in Pisa alla filosofìa ed alla medicina. Nel 1549 cadde in sospetto
Roma
morte del pontefice Paolo
d'eresia e fu tenuto
in
cuperata
trattenne colà per lo studio delle arti belle e specialmente delle
la libertà, si
carcere a
antiche statue. Seguendo poi
gli
fino alla
eccitamenti di Rondolel
si
l'anno 1553.
Poco dopo
fu
la
secolo. Non conlento di dedicare tutto sé stesso
alla
ricchi di cognizioni del suo
scienza,
consumò
quasi intiera-
vistosa fortuna per raccogliere materiali per la sua grandiosa Storia na-
turale, viaggiando
molti
paesi
d'Europa e mantenendo a proprie spese
pittori
incisori.
(*)
laurea
assunto quale professore a Bologna, ove nel
1568 fondò un cto botanico per scopi medicinali.
Aldrovandi (*) fu uno dei naturalisti più attivi e più
mente una
Ri-
diede con entusiasmo allo
studio delle Scienze naturali e della medicina, ottenendo in quest' ultima
di dottore
III.
Non sappiamo perchè
gli ornitologi
moderni scrivano quasi sempre Aldovrandi
ed
13
Morì
10 marzo 1605
ai
sua città natale. Non è confermala
nella
egli morisse cieco e nell'indigenza, poiché la sua Bologna, la quale
somme
spese
considerevoli per pubblicare
dopo
voce che
lo.
morie
la di lui
opere di questo suo cittadino, mai
le
avrebbe lascialo senza soccorso, tanto più che essa venne
lo
possesso di lutto l'enorme
al
materiale scientifico raccolto dall' Aldrovandi.
A 77 anni cominciò
a
pubblicare
prima parte della sua grandiosa opera zoolo-
la
gica (13 volumi in foglio), della quale però egli iiod trattò che quattro volumi, tre
uno degl' Insetti.
A completare la suddetta opera coadiuvarono
degli Uccelli ed
vedova Aldrovandi, l'olandese
la
Tommaso Dempster, gentiluomo
Cornelio Uterverio,
ambedue
scozzese,
Bologna, Bartolomeo Ambrosino e Monlalbano. L'Aldrovandi oltreché
di
professori a
Storia
natu-
rale
s'occupò ne' suoi
ria,
d'arti meccaniche, di geografia, di critica, di medicina, di filosofia, di teologia
scritti
ecc. tanto da esser chiamato
d'architettura, di musica, di poesia, di sto-
pittura,
di
Ercole degli scrittori. Egli è ben vero che
l'
le di
lui
opere perla massima parte non sono che un'enorme compilazione, d'una prolissità
che opprime e che
e
lità
è
men vero che
mento ed
chiamare
di
il
fu
al
soggetto
di
popolo
il
levassero tutte
si
superstizioni, miracoli ecc.;
tutte
cognizioni
le
allora
inuti-
non
ardi-
note,
lo
ebbe a
libri
13-19,
Buffon
e dai principi e l'illustre
più dotto di
le
— ma
comparvero, con un
cui
in
disegno, da comprendere
onorato dal
più laborioso ed
lui
— favole,
esse furono concepite, pel tempo
una vastità
onde l'autore
Il
ridurrebbero alla decima parte, se
si
cose estranee
le
tutti i naturalisti.
lavoro sugli Uccelli s'intitola:
OBNITHOLOGIAE
hoch
in
il
tre volumi, di cui
3.° (1603) in
il
est
1.° (1599)
de avibus historia.
comprende 12
libri,
2.° (1600)
il
quo agitur de avibus aquaticis che non
—
É un' opera in foglio con molte incisioni in legno
ma come ben dice
conte Salvadori non ha né il
il
ci
fu
i
dato di esaminare.
belle forse per quel
rigore,
né
il
tempo
—
linguaggio scienti-
diamo che l'importanza storica. Basii
natura d' uccello e di quadrupede il libro 9.°
e degli Struzzi e che il libro 10.° discorre De Avibus fabidosis
necessario, talché oggi a quest'opera non
fico
dire che fra gli
animali che hanno
parla dei Pipistrelli
(Grifi,
Arpie ecc.) colle relative figure.
Ciò nullameno sia onore a quest'
e, colle
enormi
uomo che dedicò
difficoltà d'allora, riuscì
a conquistarsi
la
sua lunga vita allo studio
un corredo
di cognizioni,
che
ancora oggidì potrebbero esser vanto d' ogni scienziato.
A. Bonomi
SULLA DIMINUZIONE DEGLI UCCELLI
Nota
Già da molti e molli anni
di E.
i
riori
e che, bcnsi lenlamenle,
UNTERSTEINER
nostri uccellatori osservano e si
passaggio autunnale degli uccelli non
(1)
sia
ma pure
più così abbondante
di
continuo,
il
numero
lamentano che
come
degli
il
nei tempi anteuccelli diventi
14
minore. Questa cosa è innegabile né
toglie
le
forza
che di
fatto
il
tratto in tratto
osservasi un passaggio straordinario di una o d' altra specie perchè appunto quella
specie che
mostrò un anno tanto abbondante e numerosa, passò
si
cessivo od anche per alcuni anni
Furono
tedeschi
i
primi, che diedero
i
vero o creduto aumento d'
la
numero
in
dannosi
insetti
perchè essi distruggono
articoli apparsi
infinità di
boschi ed alle campagne, ne cercarono
zelo, con
boschi e
nostri
i
gli
uccelli
si
nostre campagne, sorsero
le
comune
a' vari
Slati, la
in-
quale
devono proteggere perchè dialtri,
quali con non minor
i
opuscoli e perfino nei rispettivi parlamenti, sostennero esser molti uccelli
direttamente dannosi all'agricoltura, quali p.
e.
passeri,
i
i
corvi, gli storni,
i
tordi
stesse rondini ecc. che distruggono sementi, frutti ed api, ed altri fra gli in-
le
settivori,
vono
che non
si
nutrono d'insetti che rovinano'
d'altri che distruggono
insettivori si
i
ri-
limitazione della presa degli uccelli.
la
Contro l'opinione assai diffusa, che
fendono
protetti e
giornali e riviste, di conferenze tenute in congressi
in
almeno
abolizione od
1'
fossero
dannosi. E questo fu l'argomento d'una
per addivenire possibilmente ad una legge
ternazionali
sancisse
insetti
gli
anno suc-
nell'
quasi del tutto.
grido d'allarme, e che osservando un
il
ai
causa nella diminuzione degli uccelli, e vollero che questi
spettali,
e
mancò
limitato o
assai
nutrono d'insetti carnivori e non hìofagi, per cui
nemici di quegli
che danneggiano
insetti
ma
piante,
le
d'insetti che vi-
Costoro propugnano dunque, che
piante.
le
le
piante e che
uccelli
gli
uccelli distruggono
gli
perciò restano
in
mag-
gior numero.
Non
dubbio che
v' ha
asserzione succitata
numero
ci
danno
si
sembra che
osservazioni
sufficiente di
natura devono venir sludiati nel
Una
la
ci
nocivi
scienza
la
non
agricoltura,
sia
per anco
loro complesso, se
cosi
pare
a
si
I
fatti
e
ma
provare
a
la
in
possesso d' un
i
fenomeni della
una sod-
vuole arrivare ad
noi doversi piuttosto studiare
il
occupa nelle sue cause, che vogliamo tentare di enumerare.
di queste è forse
quasi costante irregolarità della primavera, che ritarda
la
nidificazione o ne impedisce
la
riuscita, se
l'abbassamento della temperatura suc-
cede durante l'incubazione. L'arrivo degli uccelli
temperatura
all'
sicure e spassionale.
d'un problema. E
disfacente soluzione
problema che
uccelli
molto
bassa,
fa
perire
alle
più volte persino
loro solite stazioni, sotto
gli
adulti
una
per mancanza di
alimento.
Altra causa è
il
cambiamento
delle condizioni del
come
terreno,
delle boscaglie e specialmente delle piante resinose, che
si
abbattersi
lo
riproducono soltanto
in
molli anni
Talora
il
bosco non cresce più per
ad altro genere
coslrussero
di
in
di
coltura.
all'
pensi
altresì alle
ampliamento delle
alla rettificazione del
si
dilamazioni che succedono dopo
questi ultimi cinquanf anni, che
legnami ed occuparono grandi terreni;
considerevole,
di
Si
le
terreno messo
delle piante o per la sterilità de!
letto dei fiumi e
città,
si
ai
in
pendio o perchè questo
numerose
linee ferroviarie,
come vennero
La conseguenza
di
ristretti
i
canali di
alla
lungo corso e
costruzione di
che
si
di
nuove
larghezza
fortificazioni,
potrà avere una sufficiente idea della quantità
come pure
luoghi di dimora degli uccelli.
lutto ciò fu senza dubbio,
spostamento della dimora degli
taglio
riduce
consumarono una quantità stragrande
terreno, che venne sottralla alla coltivazione campestre e boschiva,
capirà
il
si
uccelli,
che passano
almeno
la
in
parte, la causa dello
bella stagione
in
luoghi, ove
15
prima non
riscontravano e viceversa, tanto più che
si
cambiamento
il
delle condizioni
del terreno ha influenza anche sulle correnti aeree.
Finalmente è innegabile che la presa degli uccelli involve una diminuzione del
numero, ma innegabile è altresì, che per ottenere un sensibile aumento di questo,
sarebbe necessaria una legge valevole in tutta V Europa, che vietasse per molli e
molti anni la presa di ogni uccello, che non sia nocivo. Fino a tanto che uno o pochi Stali vieteranno o limiteranno ruccellazione, l'aumento degli uccelli sarà imper-
domandiamo, se perchè la Germania proibì 1' uccellazione, I" Austria
Comuni il diritto di vietarla per intiero, e che I' Italia fece
pure qualche cosa, restringendone almeno il tempo, che prima era illimitato, ci sia
chi s'accorga di un qualunque, anche più piccolo aumento d'uccelli? Egli è che le
cause della diminuzione sono molteplici e svariale e che hen poco si guadagna cercettibile e
la
noi
limitò ed accordò ai
cando
toglierne una e questa anche soltanto temporaneamente.
di
La legge dovrebbe essere generale e
deve supplire e togliere
uccelli
si
1'
Noi non sappiamo da quanti
raccomanda che se si tolgano
lunga durata, se
di
secoli
i
prendano
si
piccoli dal
nido,
mense
alle
l'estivi
;
cessante presa degli
Nell'antico Testamento
uccelli.
si
nelle georgiche permeile al contadino di prendere al
zarsi nei giorni
la
più cause.
effetto di
risparmino
Orazio parla dei lordi e degli
che
ortolani,
ecc. E passando a tempi mollo più vicini a
noi,
gnano
tutte
le
penuria d'uccelli,
insidie
ma grande abbondanza,
per prenderli. Ora
scarsezza, quando prima si presero per
che non avvenga attualmente?
che
forse
appunto
si
gli uccelli,
lamenta
la
i
quali nel
s'
secondo
veronese Antonio Tirabosco, e del bergamasco Girolamo Guarinoni,
solo uon v'era
genitori;
i
Virgilio
vischio gli uccelli per sollaz-
i
imbandivano
poemetti del
loro
ai
e quegli
tempi non
autori c'inse-
come avvenne che adesso subentrò questa
tanti e
tanti anni
uccelli
tempo passalo abitavano
1'
con maggiori mezzi
Europa media, dove
loro diminuzione, abitano o passano attualmente io altri
luoghi
e contrade ?
ogni
In
modo
a
noi pare poter conchiudere,
una causa sufficiente per sé sola
a
provarne
1'
che
la
presa degli
uccelli
non è
attuale scarsezza.
Rovereto nel gennaio 1897.
Questa interessante nota
gentilmente favorita dal Sig. Dr. Ercole TJntersteiner, consimondo ornitologico, e purtroppo da due anni
completamente cieco. Pubblicandola, intendiamo di aprire le nostre colonne a tutte le diverse
opinioni che oggi giorno si sostengono prò o contro il palpitante argomento dell'Uccellagione,
perchè siamo convinti che solo con la lunga osservazione dei fenomeni biologici, colla discus(1)
gliere d' appello
i.
p
ci
fu
a Rovereto, ben conosciuto nel
sione oggettiva, calma e spassionata,
di
si
arrivi
alla conquista di que' criteri
COME
SI
Tutti
rono
in
sia pel
che devono servir
La Redazione
base ad una eventuale legislazione.
DISTINGUA NEIL' USIGNOLO IL MASCHIO DALLA FEMMINA
sanno che
poesia e
colorito,
in
sia
il
del quale innumerevoli autori celebra-
canto dell' Usignolo,
prosa l'eccellenza, è un privilegio del maschio.
per
1'
aspetto esterno,
con grande dispiacere degli allevatori,
si
i
due
sessi si
Ma pur
troppo,
identificano talmente che,
dichiara esserne impossibile
la
distinzione,
16
se non se ne ode
canlo. Però per
il
1'
osservatore intelligente e minuzioso
;
per chi
abbia l'occhio esercitato nell'allevamento di questo superbo cantore, possiamo dare
norme
qui alcune
da autori recentissimi)
(tolte
rezza per distinguere
i
due
qualora
sessi,
si
quali offrono una
le
possano mettere
tal
quale sicu-
confronto con esem-
a
plari vivi e di sesso conosciuto.
Femmina
Maschio
Portamento piuttosto eretto.
Collo proteso
Portamento non eretto.
da far apparire
si
la
statura
onde
Collo ritirato,
maggiore.
il
corpo apparisce più
corto e più tozzo.
Testa specialmente verso
la
Testa presso
fronte, acu-
fronte più rotondata.
la
minata.
causa
Tarsi,
portamento eretto,
il
sem-
Tarsi appariscono più corti.
brano più lunghi.
Occhi grandi.
Occhi alquanto più piccoli.
Becco piuttosto lungo e acuto.
Becco meno lungo.
Coda meno larga.
Coda larga.
All'epoca
amori
degli
la
sessuale è
dell' orifizio
parte
non allungato.
Orifizio sessuale
visibile
marcatamente
lunga e rigonfia. (Questo segno, che è
il
più sicuro, sparisce del
V epoca
lutto
dopo
della propagazione). (*).
A. Bonomi
Un
(*)
non
vecchio uccellatore, molto pratico negli allevamenti, assicurava di aver osservato
ma in quasi tutte le Silvie, che le pennuzze che circondano l'orifìzio
solo nell'Usignolo,
anale sessuale nel maschio sono erette, mentre la femmina le ha sempre adagiate.
Caccie e Passaggi di Uccelli
novembre e dicembre decorsi è
Nel
di uccelli per
gran parte
copioso di volatili
In
di
alcune località è stato notato
fischioni,
che
di
luoghi non
genere e di quelli acquatici
in
solito
non
vi
si
il
un abbondantissimo passo
slato segnalato
molti
dell' Italia. In
in
ricorda un passaggio così
specie.
in
passo durante
vedono che
si
il
Gennaio
di
anatre codone e
primavera.
(A. B.) Rileviamo dai giornali di Bologna che in seguito alla bufera che ebbe
luogo
in
quella provincia
copiosissimo di lordi,
i
al
principiare dello scorso
quali furono catturali
in
novembre
tale
quel mercato a 40 centesimi per dozzina. Anche sul
fecero catture di molle migliaia di tordi. Nel Trentino
scorso autunno fu
lo
Storno, che per
Cacciata reale
di
Torino ed
il
alla R.
duca degli Abruzzi,
la
Val d'Adige
Riserva
la
si
notò un passaggio
quantità che
si
vendevano su
Bresciano per pochi giorni
la
si
specie più abbondante nello
passò a milioni.
di Licola. Le LL. AA. RR.
il
conte
mattina del 27 scorso effettuarono una parlila
17
germani
cini,
Riserva di Licola ed
nel padule della R.
di caccia
alzavole ed
folaghe,
reali,
130
uccisero
uccelli fra beccac-
altri.
Bologna
26 dicembre 1896 (Prof. Pietro Rosati). Nel novembre scorso
un Cohjmbus arcticus fi preso vivo a Migliarino presso il Po di Volano. In
una così delta Caccelta (con capanno e richiami) dal 5 Agosto al 15 Ottobre ho
più grandi sono Oriolus galbula, Menda nigra,
ucciso 642 uccelli, dei quali
ebbi
i
Turdus musicus, Sturnus vulgaris, Coccothraustes vulgaris
più numerosi
(23)
Ligurinus chloris, Fringilla coelebs (centinaia); Lanius di tulle le specie (39);
Sylvia hortensis (49); Butalis grisola (10); Hypolais polyglotta (18); Monachm
Phylloscus sibilalor et rufus (40)
Passer Italiae (35) Parus
atricapillus (36)
;
;
maior
i
;
(46). Di straordinario
nulla.
La Stagione
;
fresca è stata
causa
la
principale
dell'abbondanza della caccia. Quia Rologna sono celebri cacciatori Santi Giulio che
da solo
in
Settembre,
in
un giorno, ammazzò 114 Gallinago cariestis
in
Ottobre ammazzò
Arnaldo che anch' egli
ad 800 Passer Italiae
fino
Verona
ai
Paglia che
;
Romagnoli
;
104 Galligago
un giorno
uccise 200 uccelli di valle
un giorno
Salina che in
in
caelestis
ha
talora
;
ucciso
così delti alloggi.
dicembre. Mercato molto ben provvisto di ogni sorla
di
selvaggina.
Anatre in quantità.
Roma.
passo
i
Molti beccaccini, pivieri e pavoncelle ed
Sabato e domenica 14 e lo
glie.
ed anche 160 paia
{Gù'ffe,
abbandonano
19 gennaio). Prego
i
i
ritardo di qua-
in
i
buona volontà
lettori di
140, 150
voler rispondere
a
beccaccini che nell'autunno prediligono
tanlo che è più
nell' inverno,
paduli? Eppure
arciole,
un discreto volo
fecero ottime prese. Trattasi di
reti
le
pavoncelle e pivieri ogni giorno per ogni tesa.
di
guente quesito; Perchè
nei
al
cacciatori?
allodole,
di
cacele.
Napoli Sport del 22 novembre. Che sieno tornali
Abbiamo avuto un passo fenomenale di tordi, un buon
ed abbiamo ora un buonissimo principio per la caccia delle bec-
Scrive Gieffe
tempi per
bei
i
facile
trovarli ora nei
padule dove
il
acque
piccoli
e parrebbe che
gelano facilmente
fossi
dovrebbero, invece preferire
le
le
se-
al
alte,
fossi
le
che
pizzarde e
le
clima è più dolce.
il
(C. C. 6 gennaio). Nel mercato di Roma questa mattina, dopo
comparse parecchie Volpoche (Todorna cornuta).
anni, sono
tanti
(Red.) Nel novembre passarono moltissime lodole, e nel dicembre beccacele e
beccaccini in gran numero.
Castelvolturno.
vi
fu
16 novembre due
celli
I
beccaccini sono
grandissima entrata di pivieri e
tiratori
con due colpi
acquatici, fischioni ed altri minori.
stati
abbondanti nel
pavoncelle,
di
tirali
ma
di
novembre.
Il
palmipedi pochissimi.
contemporaneamente uccisero 23
14
Il
uc-
14 dicembre sei majonari nel Mazzafarro,
Il
uccisero con una sola scarica, 49 fra codoni, fischioni e mestoloni, 2 germani reali
e
13 alzavole.
Pesaro
(F. L.
al
Napoli Sport).
Abbiamo avuto
il
13 novembre un passaggio
straordinario di ogni specie di uccelli. Moltissimi storni, tanlo che
notte perfino sui
tetti
Montecorsaro,
della caccia,
vati'
410.
nel suo
si
erano posati
la
delle case.
Il
Sig.
G. Malerbi comunica
roccolo e boschetto
Totale 1070 capi.
:
Fringuelli
il
1344
seguente resultalo finale
-
Tordi 210
-
Uccelletti
18
Trasimeno.
67
oltre a
nici,
lepri
Catania.
una partita
In
in
mezzo
ed
altro.
che trovasi
dell' isola
Comm.
caccia offerta dal
di
Seicento uccelli
furono uccisi
acquatici
63 beccaccini, 46 mestoloni, 10 anitre varie e 5 germani
Tunisi 22
dicembre (V).
Il
una cacciata
in
188 sciabiche, 76 alzavole, 68
Pantani d* Indolfi, e cioè: 153 folaghe,
ciatori
Cesaroni, proprietario
Trasimeno, furono uccisi 300 fagiani, e 50 per-
al
passo dei
ne abbiamo uccisi più di 200 ed
reali.
molto bene,
tordi comincia
10 ant. avevamo già
alle
mano
merli e beccaccie erano a portata di
e
si
narra ne sieno
4 cac-
in
munizioni.
finite le
Fagnano di Cosenza dicembre. Numerosissime le beccaccie.
Faenza 13 dicembre (L. al Napoli Sport). Passaggio eccezionale
tordi
nei
fatta
moreltoni,
uccelli;
di
presi an-
stati
che con bastoni.
Gioia Tauro
9 dicembre. In questa stagione due speculatori
tordi e beccaccie presi alle reti.
Cremona.
vari' uccelli
Dal 18
ma
acquatici,
in
al
L' esercizio delle reti è abusivo.
22 gennaio
vi
Po un'abbondantissimo passo
sul
fu
di
a causa della grossa piena pochi ne furono uccisi.
In Valtellina (Fiori)
gracchi.
spedirono
Nizza e Milano da 80 a 100 chilog. di caccia, per lo più
media giornalmente per
vi è stalo neh' inverno scorso
un passo eccezionale di
Pyrrhocorax graculus.
PUBBLICAZIONI ORNITOLOGICHE RECENTI
NAUMANN 'S.
Naturgeschichte
Vogel Deutschland'
dei*
s
und des Angrenze-
den Mittel-Enropa' s.
Se anche scritta in tedesco,
non possiamo fare a meno
questo periodico, che or son pochi mesi
Naumann
zione della classica opera di
limitrofa
Europa media
»
«
Storia naturale degli uccelli di
che è ritenuta
(circa lire 800)
—
i
più
zioni che
si
il
La
difficile
l.
a
acquisto per
s'
testo originale,
ritengono necessarie per portare
1'
opera
100 puntate (3-4
fogli
con 3-4 tavole)
al
Germania
ma
all'
1'
elevatissimo suo prezzo
scelte dai vari
gruppi
e ciò
perchè
il
anche
ai
prezzo di un marco
comprende
la 1."
meno
Essa viene pubabbienti,
(lire 1,25)
tecnici comincia
il
voi.
cotteri e le Cicogne,
VI.
che contiene
le
con 22 tavole colorate,
un' eleganza veramente ammirabili.
la descrizione di
fascicolo serva qual
di questo sarà più tardi ristampato al posto richiesto
Colombe,
le
—
facendovi tutte quelle modifica-
altezza dei tempi.
—
i
;
si
dà
per ciascuna.
L' intiera opera dovrebbe essere compiuta in 4 anni. Fino al momento in
viamo sono comparse 6 puntate, di cui
e della
accordarono di farne la ristampa
blicata in 12 volumi in folio, e perchè fosse accessibile
in circa
di
edizione (1822-1860) di 13 voi. in 8.°
tedeschi
illustri ornitologi
conservando più che fosse possibile
lettori
opera tedesca sugli uccelli e perciò
la migliore
anche dalle altre nazioni altamente stimata.
essendo ormai divenuta rarissima e di
di segnalare ai
cominciò la pubblicazione di una nuova edi-
si
cui
scri-
alcune specie
numero di saggio
—
colla 2. a puntata,
per motivi
Gallinacei, gli Aironi,
il
i
testo
Feni-
quali sono lavorate con una precisione ed
19
A
solo
Il
rilevare
merito di quest' opera non abbiamo bisogno di spendere parola
il
non potrà a meno
chi conosce tedesco, se la procuri, e
:
prezzo straordinariamente
Gera presso
pubblica in
Si
mite, invita.
diciamo
;
di restarne soddisfattissimo.
Eug.
editore
1'
Kohler, sotto la direzione del distinto ornitologo Dr. Carlo Gennicke.
A. B.
VALLON GRAZIANO.
Contribuzioni allo studio sopra alcuni uccelli delle nostre
paludi e della marina.
È
questo un interessante lavoro che l'egregio autore viene pubblicando nel Bollet-
tino della Società Adriatica di Scienze naturali in Trieste ed in opuscoli a parte.
Il 1.° fascicolo,
detta
minuta con 2
sus, C. cyaneus,
Totanus ochropus,
Tringa alpina, Sterna
—
(1896)
XIV (1893) contiene la descrizione dell' ArXVI (1895) tratta del Circus aerugino-
che comparve nel Voi.
tavole. Il 2.° fase, nel Voi.
fluviatilis e
1. calidris,
hypoleucus, Calidris
Actitis
minuta (Con 6
—
che crediamo non ancora dato alla pubblicità
Charadrius
(*)
XVII
parla delle seguenti
Eudromias morinellus,
pluvialis, Ch. squatarola,
arenaria,
tav.). Il 3.° fascicolo del Voi.
specie:
Aegialitis hiaticula, A.
minor, A. cantianus, Hydrochelidon leucoptera e H. nigra (con 3 tav.)
Il Vallon,
che pei suoi lavori gode un nome presso
una robusta coltura
oltreché possedere
scientifica, è
gli ornitologi italiani e tedeschi,
uno dei migliori osservatori, giacche
sa passare intiere giornate in luoghi difficilissimi per istudiare gli uccelli sul gran libro
della natura.
Per conseguenza
compilazione,
ma
il
D' ogni specie sono dati
caratteristica e un'
zioni, del
:
sinonimi,
i
ampia descrizione di
Anche
canto e via dicendo.
stesso, sono d'
lavoro, che
il
egli ora
ci
presenta, non è
una semplice
frutto di lunghe fatiche, di minuziose e importantissime osservazioni.
una bellezza
e d'
i
nomi
delle lingue europee, la letteratura, la
tutti gli abiti, dei nidi, delle uova, delle migra-
le tavole,
specialmente quelle colorite
dall'
autore
una naturalezza somme.
A. B.
SALVADORI TOMMASO.
di Deli in
n.
Sumatra. (Torino.
Musei
ed Anat. comp. 16 Luglio 1896.
di Zool.
250) L' illustre conte Salvadori ebbe dal direttore del Museo zoologico della Univer-
sità di Cristiania e
con preghiera
lavoro egli ha pubblicato
di
determinarne
il
le specie,
una
collezione
di
settentrionale-orientale di Sumatra.
sulla costa
presi nelle vicinanze di Deli,
il
Catalogo di una collezione di uccelli delle vicinanze
Boll, dei
uccelli
Compiuto
catalogo ragionato delle 109 specie rinvenutevi
e
fra le
quali 4 non erano ancora state trovate in Sumatra.
LEPRI march. GIUSEPPE. Nuove
Comunicaz. fatta alla
Soc.
rom.
contribuzioni
per gli
all'
contribuzione che comprende le specie Bartramia longicauda
fulxms
;
avifauna romana.
studi zoologici. 16
;
Marzo 1896)
(Roma.
Importante
Casarca rutila; Charadrius
Pallasia sibirica.
FABANI
C.
Meccanismo interno ed esterno del volo degli uccelli. (Morbegno 1896.
più che altro di compilazione, assai ben
) E un lavoro
Tip. Spreafìco. Pag. 20 L.
riuscito e che
può interessare coloro che di
tali
studi
si
occupano.
S.
(*)
B.
L'autore, crediamo per isvista, scrive sempre Charadius invece di Charadrius, come, a
parer nostro, sarebbe etimologicamente giusto.
20
BOLLETTINO DELLE PUBBLICAZIONI ORNITOLOGICHE
Ahlbokn
F.
Die Mechanik
-
Angelini
C.
Contributo
-
Vogelfluges. 134 pag. in-4 con 54
des.
Amburgo
Soc. d. Se. nat. di
1896, Lire
1896, fase.
F.
Romana
Soc.
-
50 tav.
puntate,
A
lire
molte ine. (Stuttgart
e
col.
voi.
V,
(Lipsia 1896). Lire
Aerigoni degli Oddi
1,
dott.
und
Freilieit
Finora
1896).
1.
zum Bestimmen
Lexicon der einheimischen Stubenvogel. Nebst Tabelle
Singvogel und Unterseheidung derselben
dei*
specialmente
88 pag. (Eoma 1896).
1.
sono pubblicate 10 puntate.
F.
Atti d.
per gli studi zool.
Die Vogel Europas Ihre Naturgeschicb te und Lebensweise in
-
Gefangenschaft. 21
Anzinger
Negli
migrazioni orniticlie con osservazioni fatte
alle
attorno allo stretto di Messina. In Boll.
Arnold
fig.
9, 50.
von anderen Ordnungen.
161
pag.
50.
Ettore
censis Lath. nel Veneziano.
-
Le
ultime
apparizioni dell' Actochelidon sandvi-
16 pag, in-8. Estr. Atti Soc.
it.
Se. nat. voi.
XXXVI.
(Milano 1896).
Arrigoni degli Oddi
Arrigoni degli Oddi
E.
prof.
anormalmente. 2 pag.
prof.
-
E.
Nota sopra una
Nella Biv.
in-8.
-
Querquedula crecca Linn.
1894
Se. nat.
15 novembre 96. (Siena 1896).
e conservati nella collezione di
Cà d'Oddo.
colorita
15 ottobre 96).
Se. nat. (Siena,
Note ornitologiche. Elenco degli
rati nel
Baer M.
ital.
cattu-
uccelli italiani
Biv.
2 pag. Nella
ital.
Beitrage zur Kenntniss der Anatomie und Physiologie der Athemwerkzeuge
-
bei der Vògeln. 79 pag. in-8 con 2 tav. e 26 ine. (Lipsia 1896).
In Zeitsch. vds.
wiss. Lire 5.
Berg
0. Comunicaciones Oologicas. 6 pag. In
Blasius E.
74 pag.
Blasius R.
in-8.
Boecker
Ann.
(Braunschweig 1896). L.
in-8.
Vogelleben an den deutschen
-
(Braunschweig, Ornis 1896) L.
W".
d.
Museo Nac. (Buenos Aires 1896) L.
1.
Die Vogel des Herzogthums Braunschweig und der angrenzenden Gebiete.
-
-
2, 50.
Leuthiirme.
(Zeitraum 1885-94). 54 pag.
3.
Unsure beliebtensten einheimischen Stuben- Vogel,
ihre
Wartung.
u. Fflege.
231 pag. (Illmenau 1896). L. 2,50.
Bonomi Agostino
tino durante
-
Notizie intorno alle più importanti catture di uccelli fatte nel Tren-
il
1895. 3 pag. in-8. Nella Riv. it. di Se. nat. (Siena, 15 febbraio 96).
Che cosa è la Cyanecula orìentalis Ch. L. Br. ? 2 pag. in-8. Estr.
Bonomi Agostino
d.
Riv.
ital.
Bonomi Agostino
nat.
-
d.
-
Se. nat.
La
(Siena, 15 Luglio
Bonomi Agostino
-
(Siena, 15
questione del
96).-
Estr. d.
Browne M.
-
-
96).
L.
Ristampata a Rovereto
1.
Nella
Riv.
ital.
di Se.
presso Grigoletti. 1896. L.
Bemerkenswerthere Vogelarten des Trentino, 1890-95. 10 pag.
In Ornit. Jahrb. (Hallein 1896). L.
Bonomi Pietro
marzo
Pettazzurro. 6 pag. in-8.
Nota zoologica sopra
Ann. del Club alpino
Artistic
i
1,
in-8.
50.
Fenicotteri emigrati in Sardegna. 10 pag. in-8.
sardo. (Cagliari 1896).
and sdentine Taxidermy and Modelling. 476 pag.
(Londra 1896), L. 24.
1.
in-8 con 22 tav.
21
Bruun
D.
Omithologiske Jagttagelser fra Sydgrònland
-
Vid. Nat. For. 1896). 13 pag. in-8. L.
Cabrerà y Diaz
i
Sommeren 1894. (Kjobenhavn,
2.
In Ann.
Catalogo des las Aves del Archipièlago Canario. 76 pag.
-
Soc. Hist. nat. (Madrid, 1894).
Cipolla Francesco
ed
Due
-
corvi ed
un rondone.
Noterella. Estr. Atti Ist. Ven. Se.
let.
,
(Venezia, 1895-96).
arti.
Due parole sulla mia Emberiza citrinella
CzyNK E. - Die Waldschnepfe und ihre Jagd 92 pag. in-8 con 5
Dal Fiume Camillo Contributo allo studio dell'Avifauna del
Cipolla Francesco
L. (Ibidem).
-
ine. (Berlino 1896).
Polesine. 40 pag. in-8.
-
Estr. Atti Soc. Ven. Trent. (Padova 1896).
Damiani Giacomo
ital.
A
-
proposito della Cyanecula orientalis Ch. L. B. 1 pag. in-8.
di Se. nat. (Siena,
Damiani Giacomo
Biv.
Dei Apelle
-
Un' ultima parola
Se. nat.
ital.
15 aprile
sulla
questione del Pett' azzurro. 2
Nella
pag.
15 novembre 96. (Siena, 1896).
Organi di locomozione degli
-
Biv.
96).
uccelli e dei pesci
siderazioni in proposito. 12 -4- 6 pag. in-8. Nella Biv.
;
it.
loro
comparazione
Se.
(Siena
nat.
e con1
otto-
bre 96 e 1 gennaio 97).
Devaux
P.
-
Manuel d'Aviculteur. Oiseaux de basse-cour de chasse
pag. con 70
fig.
et
de produit. 330
(Parigi 1896) franchi 3, 50.
Dixon - C. Britisch Sea-Bird. (Londra
Dresser H. E. - History of the Bird
1896).
of Europa. Part VII. 47
pag. con 10 tav.
col.
(London, 1896) L. 24.
Emerson
con
P. H.
illustr.
and Fisches of the Nordfolk Broadland. 412 pag.
Birds, Beasts
-
in-8
(Londra 1896). L. 15.
Fabani Carlo. La
vista degli uccelli. 2
pag. in-8. Nella Biv.
ital.
di Se. nat. (Siena,
15 febbraio 96).
Fabani Carlo
-
Il letargo
negli
uccelli
3-4-3
pag. in-8. Nella Biv.
d.
ital.
Se. nat.
(Siena, 15 aprile e 15 luglio 1896).
Fabani Carlo
-
Gli uccelli e
l'
agricoltura. 51 pag. in-8. (Sondrio. Tip. Aroldi e Barini
1896). L. 0,50.
Fabani Carlo
-
Il
gusto ed
il
tatto negli uccelli. 2 pag. Nella Biv. ital. Se. nat. (Siena
15 novembre 96).
Fabani Carlo
-
Meccanismo interno ed esterno del volo degli
(Morbegno. Tip. Spreafico, 1896). L.
Fiori
Andrea
-
Il
uccelli.
20
pag.
in-8.
0, 60.
Fringuello alpino nelT Abruzzo. 2 pag. in-8. Nella Biv.
ital.
Se. nat.
(Siena, 15 ottobre 96).
Friderich
C. G.
fascicolo L.
Gaal
v. G.
-
-
Geflugelbuch.
4.* ed. 12.
Der Vogelzug
in
Ungarn,
Aquila (Budapest, 1896). L.
Graessner
F.
-
puntate con 24 tav. (Stuttgart, 1896). Ogni
1, 25.
wahrend des Fruhjahrs 1895. 110 pag.
In
6.
Die Vogeleier Mittel-Europa' s.
3. a ed.
205 pag. in-4 con 24 tav.
col.
legato L. 30.
Hacker V. Die
Vogelwelt des stidlichen Badens und die Anwendung der
mungen. (Freiburg, 1896).
Schubzord-
22
Hamon ville
Bar.
(d'
Description de los liuevos de la Striai flammea e de la S. per-
-
)
du
(Santiago. Actes de la Soc. scientif.
iata.
Hartert
E.
Notea on some
-
Podargidae. 14 pag. con 2 tav.
Hartlaub
G.
XXVIII.
pag.
Chili, fre liv.
1896.
of the Families Cypselidae, Caprimulgidae and
Speciès
(London, Ibis 1896). L.
col.
4.
Ein Beitrag zur Geschichte der ausgestorbenen Vogel der Neuzeit, sowie
-
derjenigen, deren Fortbestehen bedroht erscheint. 43 pag. in-8. In
Abhand. Nat.
Ver. (Bremen, 1896). L. 2,50.
Hegyfoky
Theoretische Bestimmungen des Bauch schwalbenzuges und der Gleich-
-
I.
43
Lufternperatur.
zeitigen
pag.
in-4.
In
ed
ted.
(Budapest nel period.
ung.
Aquila, 1896). L. 2,50.
Herman
0.
Die Elemente des Vogelzuges in Ungarn
-
e 4 tabelle. (Budapest,
Heussler W. und Th.
Gebiete 35
Kearton
R.
p.
-
216 pag. con 5 carte
Die Vogel der Rheinpfalz und der unmittelbar angrezenden
(Braunschweig, Ornis, 1896). L.
Birds' Nests,
-
bis 1891.
1895). L. 12.
Eggs and
3.
Egg-collecting. 98 pag. con 22 tav.
(Londra,
col.
1896). L. 6.
Kearton R. With an
Koenig A.
British Birds' Nests
how,
and when
-where
and identiythem.
flnd
to
1896). L. 24.
Beitràge zur Ornis Algeriens. In Journal ornith. 16 pag. con 2 tav.
-
(Lipsia 1896). L.
Koepert
;
by B. Sharpe. (London
introduction
0.
Die Volgelwelt des Herzogthums Sachsen-Altenburg.
-
col.
4.
38 pag.
in-4. (Al-
tenburg, 1896).
Le Gendre
Ch.
-
Tichodroma phoenicoptera. (Limoges. La Revue
Limou-
de
scient.
15 gennaio 1897).
sin,
Leonardi
Riv.
Leonardi
Cosimo
dr.
Una
rara anomalia nelle uova degli uccelli. 2 pag. in-8.
Se. nat. (Siena,
ital.
Cosimo
dr.
-
-
Nella
15 maggio 96).
Gli uccelli nel
territorio
di Girgenti. 24 pag. in-8.
(Girgenti.
Tip. Formica e Gaglio, 1896).
Lepri Giuseppe
-
Roma. 2 pag.
Uccelli rari per la provincia di
in-8.
Nella
Riv.
ital.
di Se. nat. (Siena, 15 aprile 96).
Liron
dott.
Observation sur des oeufs de cone fecondee par un coq. (Nimes. Bull, de
-
Soc. d'etude des scien. natur. n. 3).
Lorenzini A.
La
-
1896). L.
Mègnin
P.
guida
vera
pratica
del
Les Palmipèdes doinestiques
-
Montellano del Corral
199 pag.
Morres
A. P.
Morris
F. 0.
Morris
F. 0.
North
A. F.
pollicoltore.
200 pag. in-8 con
fig.
(Pisa,
2, 50.
F.
-
La
Gallina. Trattado de incubation naturai
in-8. (Barcellona 1896).
-
-
Among
et d'agrèment. con fig. (Paris, 1896). L. 3,30.
L.
y
artificiaL
4.
the Birds of Farne Islands. 36 pag. in-8. (London 1896). L. 1,25.
History of Britisch Bird.
4. a ediz.
in 36 parti con tav.
Naturai History of Britisch Birds.
4. a
ediz.
3
Aves. Nel Rapporto della spedizione scientifica
voi.
Horm
col.
(Londra 1896).
(London, 1896).
fatte nell' Australia
centrale. (Melbourne, 1896).
Noska M.
,
und Tschusi zu Schmidoffen
traogallus caucaskus, Pali.).
27 pag.
v.
V.
-
Das Kaukasische Kònigshuhu.
(Te-
Neil' Ornith. Jahrb. (Hallein, 1896). L. 2,60.
23
Olivier Erneste
-
Les oiseaux de
Decembre
nais.
Pearson N.
F.
1896).
Durée
-
4
ornit. internaz.
20
voi. di
(Magdeburgo, 1896).
fase.
ilire
Un
Der Graupagei. Seine Naturgeschicte,
-
perman. (Braunschweig 1896).
In Mem. Soc. Zool. Fr. (Paris, 1896). L.
in-8.
Die fremdlàndischen Stubenvogek
-
(London, 1896).
de Pincubation et de l'education des jeunes dans le nid chez quel-
ques Passeraux. 18 pag.
Russ A.
voi. II, 6.
7,
In Ornis org. del Coni,
coltura.
Russ A.
du Bourbon-
Gli uccelli utili nella lotta contro gli insetti e gli animali nocivi all'agri-
-
Raspail X.
scientifique
Notes on Birds observed in Russian, Lappland, Kolguev and Novaya
-
Zenilya 1895. Neil' Ibis. Series
Pistone A.
Revue
(Moulins.
l'Allier.
(Magdeburgo 1896). L.
1 tav. col. e ine.
L. 1,80.
fase.
Pflege
und Abrichtung. 130 pag. con
2.
RuSS A. - Die Amazonen-Papagaien. e. s. 179 pag. 8 tav. L. 2, 50.
Russ A. - Vogelzucht-Buch. 141 pag. in-8. 2. a ediz. (Magdeburg 1896). L. 2.
Salvadori Tomaso - Uccelli raccolti da Eugenio dei principi Ruspoli durante
suo viaggio nelle regioni dei
Museo
civ. di St. nat. voi.
Salvadori Tommaso
ornitologiche.
68 pag.
Santini de Riols E.
Somali e dei
XVI. (Genova,
Galla. 4 pag. in-8.
Estr.
in-8. Estr. dagli
Animaux
-
Ann. Museo
civ. St. nat.
Collezioni
XVI. (Genova
1896).
legendaires, historiques, illustres,
rnythologiques.,
etc. (Paris.
Ann.
febbraio 96).
lebres, curieux par leur traits d'intelligence, d'adresse, de courage,
tachement de reconnaissance
ultimo
1'
d'agli
Viaggio di Lamberto Loria nella Papuasia orientale.
-
80.
1,
Naturgeschichte, Pflege und Zucht. In
Le
de bontè,
naturaliste. Sono in corso di
ce-
d'at-
pubbli-
cazione gli uccelli).
Schàdliche Vogelarten und ihre Eier. Tav. col. (Gera 1896).
Schmiedeberg (von) R. - Das Rebhunn, seine Naturgeschichte, Kiinstliche Aufzucht,
Jagd und Fang 4 -f- 108 pag. in-8 con molte figure. (Berlin 1896).
Sharpe R. B. - Handbook to the Birds of great Britain. Voi. III. (London 1896) L. 7,50.
Sharpe R.
B.
-
Catalogue of the Limicolae in
the Britisch
Mureum. 806 pag. con 7
tav. col. (London, 1896). L. 30.
Shelley G. E. The Birds
Ethiopan Region Voi.
Soum
J.
M.
of Africa
I.
in-8.
ali
Species which occur in
the
the
(London, 1896). L. 12.
Recerches physiologiques sur l'Appareil respiratoire des Oiseaux. 126 pag.
-
con 10 figure. (Lion 1896). L.
Suschkin P.
comprising
196 pag.
-
4.
Aquila GlitUchil Sev. Biologische Skizze. (Mosca. Bull. Soc. natur. 1896).
L. 2,20.
Swan
Tait
H. K.
W.
C.
-
Concise Handbook of British Birds. 210 pag.
Aves de Portugal. 63 pag. In Annaes des
-
in-8.
(London 1896). L.
Sciencias naturaes.
4,50.
Anno
III.
Aprile. (Porto 1896).
Tait
W.
C.
Phoenicocepterus antiquonim Tem. Flamingo. (Ibidem).
-
Thompson d'Arcy W.
In Trans. Roy.
-
On Bird and Beast
Soc.
in ancient Symbolism. 10 pag. con 16
(Edimburgh 1896). L.
W.
-
Chats about Britisch Birds. 218 pag.
Vogelarten
-
Nutzliche,
Tutt
F.
pag. con 25 tav.
col.
und
ihre
2.*
ediz.
Eier,
fig.
2, 50.
in-8.
(Londra 1896). L.
3.
derem Schutz behordlich angeordnet
(Gera 1896). L. 2,50.
ist.
61