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Astrofisica globale

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ASTROFISICA E COSMOLOGIA
GLOBALE


 


 

ASTROFISICA E COSMOLOGIA GLOBALE

1. Astrofisica e Astronomia

PAG.

15

Forze fondamentali della materia

21

Buchi neri e contrazione dell'universo
Cos’è un buco nero
Formazione dei buchi neri
Caratteristiche delle palle nere
Effetti delle palle nere

29
31
35
41


47

Vita e formazione delle stelle nello spazio
Energia oscura ed espansione dell’universo

49
53

Altri fenomeni dello spazio esterno
L'antimateria nell'universo
Materia oscura e lenti gravitazionali
Rotazione delle galassie
Campo magnetico della Terra

61
63
67
71
77

2. Cosmologia Globale

85

Teoria dell'origine dell'universo

85

La Teoria del Big Bang


93

 


 


 

1. ASTROFISICA GLOBALE
Dopo aver sviluppato la Meccanica Globale per spiegare in modo
alternativo le predizioni della Teoria della Relatività Generale di
Einstein, la Teoria dell’equivalenza Globale si è diventata ciò che
in Fisica è noto come una teoria del tutto.
Alla luce degli orizzonti assoluti che sono stati scoperti e dato
che da molto tempo volevo avanzare qualche critica alla Teoria
del Big Bang, ho ritenuto conveniente studiare le possibili
implicazioni della nuova teoria del tutto sulle seguenti scienze:
l’Astrofisica, l’Astronomia e la Cosmologia.
Nell’universo avvengono cambiamenti di stato della materia in
senso lato, per l’energia elastica; in altre parole, deve essere
osservato il Principio di Conservazione della Materia e dell’Energia
in generale o Principio di Conservazione Globale.
La Meccanica Globale ha messo in evidenza aspetti sorprendenti
che potrebbero cambiare il modo di intendere ciò che
chiamiamo materia e energia oscura e al contempo
l’espansione e la contrazione dell’universo.
Il modello gravitazionale in un’Astronomia di carattere
meccanicista e non relativista come l’Astrofisica Globale, si

basa sull’esistenza della globina o struttura reticolare
irrompibile della materia per tutto l’universo; come supporto
della gravità e delle onde elettromagnetiche da una parte e,
dall’altra, sull’esistenza di uno di stato di aggregazione diverso
dalla materia che costituisce la massa fisica.
La nuova teoria utilizza lo stesso ragionamento in Astrofisica
Global per scoprire cos’è un buco nero dell’universo che usa
per definire la massa dei protoni, neutroni ed elettroni della
sua Teoria Atomica Globale, o per spiegare in Cosmologia Globale
l’origine della polvere cosmica, la formazione dei pianeti nello
spazio interstellare o la giustificazione della Teoria di un Big


Bang per una grande zona dell’universo, ma non dell’universo
intero.
Si potrebbero per tanto avanzare molte critiche alla Teoria
dell’Equivalenza Globale, ma non quella di essere una teoria ad
hoc, tranne che sia ad hoc per la realtà fisica nelle sue
molteplici manifestazioni.
Se una nuova teoria del tutto è già di per sé un’ardua impresa,
lo è ancora di più analizzare come si ripercuote su un tema
così speculativo come le scienze dell’Astrofisica e la Cosmologia,
con tutte le incognite che ci stanno fornendo l’Astronomia con
le recenti osservazioni dell’universo.
Forse proprio perché è una materia spiegata talmente poco
dalla scienza attuale, le proposte della Teoria dell’Equivalenza
Globale sull’Astrofisica, Cosmologia e l’Astronomia vengono
ascoltate un po’ di più, nonostante abbiano meno possibilità di
essere corrette rispetto alle proposte sulla gravità,
l’elettromagnetismo e la formazione delle particelle elementari

con massa.
Si consideri che la cosa più difficile di un cambiamento di
paradigma è il cambiamento e non il paradigma.
In questo libro della teoria del tutto si possono sottolineare le
seguenti parti:
Principi filosofici addizionali dell’Astrofisica.
Universo senza limiti noti, sia nel piccolo che nel
grande ambito.
Mancanza di senso nell’origine dell’universo dal nulla o
megasingolarità quantistica.
 
Forze fondamentali della materia come proprietà elastiche
della struttura reticolare o globina.


Tensione longitudinale dei filamenti.
Spostamento della globina.
Tensione della curvatura longitudinale dei filamenti
della globina (gravità)
Movimento della suddetta tensione (del campo de
gravità)
Onde trasversali dei filamenti della globina (energia
elettromagnetica)
Tensione di deformazione o compressione reversibile
della globina (interazione bianca e nera)
Forze nucleari di ritenzione esercitate dalle celle e dai
reticoli della globina (confinamento o libertà asintotica)
 
Principi che influiscono sull’Astrofísica, specialmente nei
concetti di stella, buco nero, espansione e contrazione

dell’universo, materia scura ed energia oscura.
Considerazione dei buchi neri e stelle come insieme di
atomi et particelle elementari e causa degli effetti di
contrazione ed espansione dello spazio o, detto
altrimenti, di contrazione ed espansione della struttura
reticolare della gravità o globina.
Possibile relazione fra ciò che è detto energia e materia
oscura, con le proprietà di trascinamento della massa, e
l’energia elettromagnetica della struttura reticolare della
materia o globina.
Spiegazione fisica del campo magnetico della Terra e di
altri pianeti, per effetti simili a quelli della
configurazione spaziale dell’atomo.
 


Riflessioni sull’aspetto della Cosmologia come scienza che
studia l’origine dell’universo e la teoria de Big Bang.
Critiche alla Teoria del Big Bang.
Origine dell’universo locale da un Little Bang con
proposta di possibili cause dello stesso.
Questo libro sull’Astrofisica Globale si limita a proporre concetti
e spiegazioni molto generiche ai fenomeni osservati
dell’universo. Per questo si può indicare che è un libro di
Astronomia per bambini.
Si può inoltre dire che è
un libro sull’Astronomia,
Astrofisica e Cosmologia per
bambini poiché non si
utilizza

affatto
la
matematica. Non è che la
matematica non sia utile o
necessaria, lo è, ma da
un’altra prospettiva.

Astronomia - Hubble
Cumulo di stelle NGC-346 Mod

Il giovane drago Unocchi
(Immagine di dominio pubblico)
 

Un terzo motivo per
affermare che è un libro
di Astronomia, Astrofisica e
Cosmologia per bambini è la
semplicità dei concetti
proposti, specialmente se sono stati intesi i processi di
formazione delle particelle elementari con massa esposti nella
Meccanica Globale.
Semplice esempio fisico.
L’energia elettromagnetica è come un filo con giro
trasversale che si sposta sullo stesso e la massa è come un
gomitolo di lana, ma anziché essere fatto con un filo o con
un lenzuolo, è fatto come uno nodo scorsoio all’interno di
una rete tridimensionale di elastici.



Questo stesso ragionamento gioca in senso contrario, per
capire con una certa profondità l’Astrofisica Globale bisogna
conoscere la Meccanica Globale. Come sempre, occorre ricordare
che i diversi libri della Teoria dell’Equivalenza Globale formano
un insieme di ragionamenti e punti di vista sulla realtà fisica
che si rafforzano fra di loro.
Spero che il cumulo di stelle NGC 246 o il piccolo drago
Unoji, dopo la modifica di meno dell’uno per cento, sia
adeguato per un libro di Astrofisica e Cosmologia per bambini. È
anche vero che in temi scientifici alcune persone adulte sono
come bambini.
All'inizio del libro appaiono i link relativi dove sono compresi
i libri in cui è stata divisa l’esposizione della nuova teoria
dell’unificazione, teoria del tutto, meglio ancora, Fisica
Globale. Questa divisione è dovuta a numerose ragioni, ad
esempio: carattere metafisico o scientifico-sperimentale,
difficoltà matematica, materia trattata e presentazione in
internet.
Infine, il libro on line dell’Equazione dell’Amore comprende una
sezione con un breve riassunto di tutti i libri on line di scienza
della serie di link riguardanti alla Fisica Globale (Globica o
Globics), la sua teoria del tutto o Teoria dell’Equivalenza Globale.


 
 


 


1.a) Forze fondamentali e principi filosofici
Prima di fare una descrizione delle forze fondamentali della
materia nella Teoria dell’Equivalenza Globale, esporremo
concisamente i principi filosofici dell’Astrofisica Globale. Questi
principi vanno intesi come addizionali a quelli indicati nella
pagina Principi di fisica del libro sulla Meccanica Globale.
Questi principi filosofici sarebbero i seguenti:
Universo infinito.
Universo senza limiti noti, sia nel piccolo che nel grande
ambito.
Il concetto di elasticità implica l’esistenza di parti interne
con diverse forze o energie in un oggetto; queste parti
devono avere inoltre la proprietà dell’elasticità. Un
ragionamento che, applicato ricorsivamente, ci fornisce
l’idea intuitiva di universo infinito verso il piccolo.
Per quanto riguarda l’estensione dell’universo, va indicato
che non se ne conoscono i limiti; l’unica cosa che mi pare
chiara è che ci fu una grande esplosione che ha dato origine
alla parte dell'universo in cui viviamo o universo locale. E
non ci sono motivi di pensare che prima della grande
esplosione non ci fosse nulla o che oltre il nostro universo
locale non esista niente di diverso.
Universo eterno.
Non ha senso un’origine dell’universo dal nulla o
magasingolarità quantistica.
La Teoria del Big Bang come origine dell’universo intero mi
sembra un miscuglio di scienza e religione o creazionismo
scientifico. Anzi, che qualcosa sorga dal nulla non mi sembra
affatto scientifico!



Ammettere una mancata origine o un mancato fine
dell'universo ci porta a cercare alternative con processi più
o meno ciclici su grande scala.
Il Principio di Conservazione Globale, di cui sopra, rappresenta le
due idee precedenti; ci sarà infatti una relazione di
trasformazione ed equivalenza su scala sia microscopica che
macroscopica, come fra due momenti di un sistema chiuso.
Logicamente l’universo intero è un sistema chiuso per
definizione.

Nebulosa Tarantola
Stelle nuove - NASA
(Immagine di dominio pubblico)
 

Inoltre sia il tempo che lo
spazio vanno intesi come
variabili concettuali di
natura assoluta.
Il vantaggio di questi due
nuovi principi, veri o no
che siano, è che collocano
il
cervello
in
una
prospettiva scientifica, un
aspetto che ultimamente
pare mancare molto alla

Fisica Teorica.

Ritornando al tema delle
  forze fondamentali della
materia, è da notare che la
Fisica Moderna conosce solo le ultime cinque forze fra quelle
menzionate prima, in modo superficiale ed alquanto confuso.
La Fisica Moderna vede il campo di gravità come un campo
puramente matematico e l’energia elettromagnetica come il
nulla che viaggia nel nulla. Da parte sua, la Meccanica Quantistica
sta cercando di scoprire che cosa sono quelle forze di
deformazione reversibile e la loro ritenzione; ovvero il bosone
di Higgs sì, il bosone di Higgs no. Insomma, speriamo di
risolvere presto l'incompatibilità della Teoria della Relatività con


la Meccanica Quantistica.
Comunque sia è essenziale analizzare l’equilibrio dinamico che
si verificherà fra tutte le forze fondamentali e l’importanza di
ognuna di esse in base alla scala spaziale e temporale del
processo oggetto di studio e delle sue condizioni particolari.
La Teoria dell’Equivalenza Globale definisce le forze fondamentali
della natura come proprietà della struttura reticolare
infrangibile della materia. Tenuto conto dell’inesistenza della
globina nella Fisica Moderna, oltre alle tre forze fondamentali
della stesso, o quattro se considerate separate, l'energia
elettromagnetica e la forza nucleare debole, appaiono nuove
forze fondamentali legate alle proprietà meccaniche della
globina e del suo movimento.
Vediamo adesso un riepilogo delle idee fornite nel libro della

Meccanica Globale e alcune considerazioni sulle principali
caratteristiche elastiche della globina o forze fondamentali della
materia:
Tensione longitudinale dei filamenti.
Non ho quasi menzionato questa forza fondamentale della
materia nei libri precedenti, in quanto questi si riferivano a
forze note, come la gravità, l'elettromagnetismo o la
formazione della massa.
Tuttavia in Astrofisica questa forza può svolgere un ruolo
molto importante. Se la compressione della massa negli
atomi e nelle particelle che formano stelle e buchi neri
provoca un restringimento locale della globina, si
verificherà uno stiramento dei filamenti per coprire lo
stesso spazio circondante.
La Meccanica Globale afferma che l’energia elettromagnetica
è formata da onde trasversali sui filamenti della globina,
ritenuta un mezzo non dispersivo. Dunque, se cambia la sua
tensione longitudinale, la velocità della luce sarà soggetta a


cambi.
Allo stesso modo potranno modificarsi la Costante di
Planck e la Costante di Gravitazione Universale di
Newton. Ciò nonostante, com’era da immaginarsi, il tema
non mi è del tutto chiaro; ad esempio, sembra che se i
filamenti o le stringhe sono più tesi, la forza di gravità
risultante dalla curvatura longitudinale dovrebbe essere
maggiore per una stessa distanza di calcolo, ma forse
questa stessa maggior tensione fa in modo che l’equilibrio
di forze interne ed esterne dei protoni e neutroni si

verifichi ad una grandezza inferiore agli stessi; e quindi la
forza di gravità o tensione della curvatura longitudinale
potrebbe essere la stessa per una determinata distanza. Vale
a dire, maggior tensione longitudinale ma minor curvatura
dei filamenti.
Troppe speculazioni!
Spostamento della globina.
Com’è stato detto, i meccanismi di formazione della massa
o interazione nera o la sua distruzione, interazione bianca,
genereranno inoltre delle variazioni nella tensione
longitudinale.
La variazione della tensione longitudinale dei filamenti
della globina provocherà una tendenza a grande scala ad
equilibrare questa tensione longitudinale della globina,
come qualunque altra rete elastica, mediante spostamenti
della stessa.
Tali spostamenti della globina incideranno sulla velocità
della luce e sulla massa per l'effetto trascinamento, come
viene menzionato nella pagina Tipi di movimento del libro
sulla Dinamica Globale.
D’altro canto non solo le interazioni nera e bianca danno
luogo a un allungamento o a un restringimento dei


filamenti della globina,
assorbimento di luce.

ma

anche


l'emissione

o

Tensione della curvatura longitudinale dei filamenti
della globina (gravità)
Questa tensione è responsabile del campo di gravità e
dell’interazione gravitazionale. Vedasi la pagina La gravità
come stato di aggregazione della materia del libro sulla Meccanica
Globale e il libro sulla Legge di Gravità Globale.
Movimento
della
longitudinale.

tensione

della

curvatura

Bisogna distinguere il movimento della globina dal
movimento della tensione della curvatura longitudinale
della stessa. In realtà il supporto fisico dell’energia
elettromagnetica non è la globina, bensì il campo di gravità.
Un semplice esempio ne spiega l’idea. Il campo di gravità
terrestre o tensione della curvatura longitudinale di cui
abbiamo parlato accompagna la Terra nel suo giro attorno
al Sole, mentre la globina non segue il suo spostamento.
Il campo di gravità, se in movimento, ha effetti di

trascinamento sull’energia elettromagnetica e sulla massa,
oltre a generare la forza di gravità.
Onde trasversali dei filamenti della globina (energia
elettromagnetica)
Questa forza fondamentale della materia è la cosiddetta
energia elettromagnetica; ciò nonostante si complica
quando viene confusa con il campo elettromagnetico,
poiché non è necessaria l’esistenza di fotoni e neutroni per
la sua esistenza. Di fatti la causalità inversa dà luogo alla
creazione degli elettroni, come viene spiegato nelle pagine
sulla teoria dell’atomo del libro sulla Meccanica Globale.
Ad ogni modo è anche vero che l’esistenza di fotoni ed


elettroni provoca il campo elettromagnetico. Nel caso dei
fotoni per la loro stessa natura di onda trasversale e in
quello degli elettroni perché presuppongono una piega
della globina avente un punto o livello di energia minimo al
di sotto del quale non si disfano o provocano alterazioni
nella configurazione spaziale della globina.
Tensione di deformazione o compressione reversibile
della globina (interazione bianca e nera)
Il libro sulla Meccanica Globale spiega i meccanismi di
formazione di particelle con massa fisica, o interazione nera,
come la trasformazione della tensione trasversale dei
filamenti della globina nella tensione della curvatura
longitudinale e nella tensione di deformazione o
compressione reversibile della globina.

Forze fondamentali della materia

Interazione nera
(Immagine di dominio pubblico)
 

Tale interazione provocherà un restringimento della
globina in seguito a compressione o compattazione
dell’energia elettromagnetica.
Il meccanismo opposto o interazione bianca produrrà un
allungamento della globina e libererà nuovamente l'energia
elettromagnetica.


È la manifestazione di ciò che è noto come equivalenza fra
energia e massa.
Forze di ritenzione delle celle o reticoli della globina
(forze nucleari e confinamento o libertà asintotica)
Come si dice nel libro della Meccanica Globale, l’idea da
evidenziare è che la forza nucleare forte è composta da
due forze contrapposte in equilibrio, la forza forte interna e
quella esterna.

NOTIZIE DI FISICA

“Los quarks parecen prisioneros
confinados dentro de los protones.

eternos

Es como si estuvieran sujetos con una goma (los gluones), que
resulta más y más difícil estirar cuanto más tensa está. Pero a

partir de un momento, a muy alta temperatura, la goma se
rompe y esas partículas elementales, en libertad, forman la
famosa sopa, explica Pajares. ¿Cómo? ¿Por qué? ¿Qué reglas
rigen esa transición y sus propiedades? Este es el terreno de los
físicos de Alice.”
El País 18-09-2012

La forza forte esterna è determinata dall’elasticità dei
filamenti del reticolo tridimensionale, poiché sono loro
ad impedire la decomposizione dei quark e di tutto il
campo forte per reversione dell’energia elastica di
deformazione. Questa descrizione assomiglia al processo di
confinamento della Cromodinamica Quantistica (QCD)
La forza forte interna sarà la tendenza dei riccioli della


globina a disfarsi, com’è stato detto nel punto precedente.
Molto probabilmente appariranno altre forze fondamentali
man mano che si conosceranno altre caratteristiche della
materia, come potrebbero essere veri limiti fisici delle forze di
cui abbiamo parlato ed i processi ai quali danno luogo.
Tuttavia la stessa conoscenza dei processi fisici e le loro
equivalenza unificano le forze fondamentali, come lo fa la
Teoria dell’Equivalenza Globale quando unifica in un unico
campo di natura materiale tutte le forze mediante le loro
diverse proprietà elastiche.
 


 


1.b) Teoria dei buchi neri e contrazione
dell’universo
Si raccomanda di leggere il libro on line Meccanica Globale per
intendere le nuove proposte sull’Astrofisica e sulla teoria dei buchi
neri (black holes, anzi, black balls); in particolar modo, il punto
riguardante le particelle subatomiche ed i meccanismi di
creazione della massa.
Il fenomeno di creazione e formazione di massa fisica è stato
denominato dalla Meccanica Globale interazione nera, in
quanto implica un fenomeno diverso, anche se collegato,
dell’interazione gravitazionale ed elettromagnetica. Il
fenomeno opposto all’interazione nera sarebbe l’interazione bianca
o trasformazione della massa in energia elettromagnetica e
distensione della tensione o energia longitudinale della globina;
ad esempio, nella disgregazione di parte delle stelle nelle
reazioni di fusione nucleare. Insomma, è l’interazione della
massa nelle sue due vertenti di creazione e distruzione o
trasformazione.
Non bisogna tuttavia dimenticare che, sebbene questa materia
non sia più relativa, continuerà ad essere una materia molto
speculativa. Allo stesso modo, questa parte della Teoria
dell’Equivalenza Globale sull’Astronomia e l’Astrofisica mira a far
presenti alcune idee molto generali senza entrare troppo nei
dettagli.
Ho deciso di cambiare un po’ per volta il nome di buchi neri
(detti anche fosse nere) con quello di palle nere perché secondo
la Teoria dell’Equivalenza Globale questi oggetti astronomici non
c'entrano niente con un buco ed assomigliano molto di più a
una palla gigante. Per una volta che non usano il nome del

concetto, ad esempio, il buco di Einstein, ecco che sbagliano la
parola descrittiva.


La questione non è cambiare tanto per cambiare, ma rendere
più facile al cervello il pensiero intuitivo e logico in temi molto
complicati, per la scarsità di informazione sperimentale e
teorie fisiche di natura puramente matematica da una parte e
per la collocazione nel nuovo paradigma della Fisica Globale
dall'altra.
Visto il cambiamento di prospettiva sullo spazio e
sull’universo, occorre fare una presentazione separata dei
concetti più noti della nuova teoria dei buchi neri, in modo
che si possano localizzare e consultare facilmente;
suddivideremo quindi l’esposizione in concetto, formazione,
tipo ed effetti principali delle palle nere.


 
 

1.b.1. Cos’è un buco nero o palla nera?
Sebbene ultimamente non si parli più tanto di buchi nello
spazio-tempo né di buchi di verme, bisogna ammettere che il
concetto di buco nero è stato un buco in sé, in cui si rifilavano
teorie di ogni tipo.
L’esotico fenomeno del worm hole per unire due parti
dell’universo, noto anche come ponte di Einstein-Rosen
nello spazio-tempo, o un gran tunnel gravitazionale attraverso
il quale possano passare la massa e l’energia assorbite da un

buco nero non sembra ragionevole alla luce degli effetti
gravitazionali delle palle nere e delle caratteristiche della rete
tridimensionale della globina. L’Astrofisica Globale è un’Astrofisica
non relativista.
L’esistenza di worm holes che collegano due universi diversi o
paralleli è meglio non analizzarla dal punto di vista scientifico.
Un altro modo simpatico di definire i buchi neri o palle nere è
dire che sono atomi o particelle in stato di plasma…, ma dopo
essermi reso conto che stando a Wikipedia lo spazio
interstellare è formato da plasma, che anche le stelle al loro
interno sono formate da plasma e che abbiamo addobbi di
plasma con dei begli effetti di illuminazione, sono giunto alla
conclusione che sia meglio non menzionare troppo il
plasmodium, per non confondere la gente più del necessario.
Almeno in un libro come questo che non mira ad avere una
precisione tecnica minuziosa.
Non ho intenzione di criticare Wikipedia, pare che il plasma si
riferisca a uno stato della materia diverso da quello solido,
liquido o gassoso, la cui caratteristica è l’essere formato da ioni
o particelle con carica in movimento libero.


Io direi che la composizione delle palle nere e persino delle
stelle è molto più complicata del plasma, che già non è facile
da descrivere nelle sue diverse manifestazioni.
La Teoria dell’Equivalenza Globale parla di stati di aggregazione
più elementari della struttura reticolare della materia o globina,
come super simmetria della globina, simmetria radiale o
gravità, simmetria trasversale o elettromagnetismo e massa o
globina compressa.

Questa struttura reticolare o elemento infrangibile e continuo
della materia come realtà fisica che permane in tutte le sue
manifestazioni, globina, ondina e massa e che non può essere
astratto e neppure dipendere dall’osservatore, è ciò che la
Teoria dell’Equivalenza Globale ha definito Globina. La globina
sarebbe una parte locale di Globus per non riferirsi all’universo
intero parlando di interazione o eventi concreti.
L’idea intuitiva più semplice di una palla nera è quella di un
oggetto astronomico formato da materia reticolare compressa
o massa che genera così tanta gravità da non lasciar sfuggire
l’energia elettromagnetica e che dunque è nera dall'esterno.
Vale a dire che non solo è in grado di catturare l’energia
elettromagnetica che attraversa la sua area di influenza, ma
non lascia sfuggire l’energia elettromagnetica che
indubbiamente viene prodotta al suo interno.
I buchi neri sono simili ad un’enorme palla di piccole palline e
palline in formazione, assorbono la massa e la radiazione
elettromagnetica che giunge loro mediante la creazione di
spirali e ancora spirali al loro interno da parte delle forze di
torsione che agiscono su di loro; infatti, la formazione di tali
spirali neutralizza la tensione dell’elasticità trasversale,
trasformandola in tensione della curvatura longitudinale ed
energia di deformazione reversibile per la compattazione della
globina.
Il concetto di palla nera si capirà meglio dopo la lettura del


processo della loro formazione e di alcune delle caratteristiche
più importanti.
Va tenuto conto che dieci anni fa si riteneva possibile

l’esistenza di un buco nero in ogni galassia. Adesso si parla di
milioni di palle nere nelle grandi galassie.


 


 
 

1.b.2. Formazione dei buchi neri
Questo processo comprende varie fasi e non tutte loro sono
necessarie. Di fatti, è possibile che nella grande esplosione
iniziale dell’universo locale, nota come Big Bang, si siano
formate in un breve lasso di tempo masse molto grandi capaci
di provocare le reazioni di fusione nucleare che danno luogo
alla nascita di stelle o in grado di costituire direttamente un
buco nero.
L’idea generica sarà innanzitutto la creazione di polvere
cosmica, che per effetti gravitazionali formerà pianeti e stelle.
E poi le stelle che, a seconda della loro tipologia, possono
avere degli esiti diversi in funzione delle forze predominanti,
ad esempio gravità o fusione nucleare.
In ogni caso avverrà talvolta che finiscano unendosi astri
molto grandi o molto densi, in modo che alla fine avranno una
gravità così grande da non lasciar sfuggire l'energia
elettromagnetica.
Nell’Astrofisica Moderna esistono diverse teorie dell’origine della
Terra e dei pianeti, tutte loro con un certo livello speculativo.
Probabilmente nello spazio esterno esisteranno sistemi

planetari con processi di formazione differente.
Stando a Wikipedia, la teoria più accettata e che spiegherebbe
la maggior parte dei sistemi planetari è quella della polvere
cosmica, prima e dopo la nascita delle stelle e del posteriore
disco di accrescimento.
Oltretutto, la maggior nascita di stelle avviene prevalentemente
in zone molto violente dell’universo, come le nebulose, in
quanto l’esistenza di grandi potenziali elettromagnetici
favorisce la creazione di polvere cosmica.


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