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Tài liệu 750 Meccanismi P2 pptx

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127.


129. - Moto circolare intermittente usato nei contatori di giri. Un
disco girando alza con una delle sue tre caviglie un dito unito ad
un nottolino e caccia avanti una ruota a stella. Intanto la caviglia
successiva entra nel vano di due denti di questa ruota. Quando il
nottolino, abbandonato dalle caviglie, cade nel successivo vano
fra due denti della ruota a stella, dà a questa un rapido movi-
mento di rotazione facendola avanzare di un dente. Ciò viene ri-
petuto ad ogni passaggio di caviglia.

130. - Una vite perpetua fissata sull'albero motore trasmette il
moto ad una ruota dentata B calettata su un altro albero. In que-
st'ultimo è pure infilata una canna, ossia un albero cavo, solidale
coll'eccentrico A al quale però è stata asportata una porzione. Sul-
l'albero pieno è fissata una chiavetta C, e all'albero cavo, ossia al-
la canna, è stata praticata


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129. 130.


una scanalatura o finestra semicircolare, attraverso alla quale


passa liberamente la chiavetta, il che permette all'eccentrico di
poter compiere folle un mezzo giro sull'albero pieno. Così dopo
che l'albero pieno ha condotto seco per mezzo giro l'eccentrico A,
oltrepassato un certo punto, l'asta superiore, che sotto l'azione di
una molla preme contro l'eccentrico, fa rapidamente compiere a
questo ed all'albero cavo un mezzo giro. L'albero pieno, animato
di moto uniforme, raggiungerà ancora dopo un mezzo giro l'ec-
centrico, e si rinnoverà quindi il fenomeno ora descritto.

131. - Il disco C (conduttore) porta un dito A. Il disco D (con-
dotto) porta su una circonferenza, ad esso concentrica, varie ca-
viglie o fusi equidistanti fra loro. Ad ogni giro di C il dito A, pre-
mendo su un fuso di D, lo fa avanzare dello spazio corrispon-
dente alla distanza di due caviglie vicine. Un nottolino di arresto,
oscillante intorno ad un asse fisso, veglia sulla regolarità del mo-
vimento. Quando il dito A viene a premere su di

131. 132.









un fuso di D, l'estremità del braccio sinistro del nottolino è pronta
per penetrare in un incavo praticato su C, mentre l'altro suo brac-


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cio destro continuerà ad essere in contatto con un fuso di D. A-
vanzandosi A s'avanzerà D e il braccio sinistro del nottolino en-
trerà nell'incavo nel mentre il suo braccio destro abbandonerà la-
sciando libero il fuso D. Quando A oltrepasserà la retta dei centri
C e D, il nottolino, obbligato ad uscire dall'incavo, ritornerà col
suo braccio destro contro un successivo fuso, per produrne l'arre-
sto, e contro il quale perdurerà trattenuto dal disco C.

132. - La ruota grande, dotata di un moto circolare continuo, co-
munica un moto circolare intermittente al rocchetto. Questo roc-
chetto in una porzione della sua periferia è sprovvisto di denti, ed
il profilo di questa porzione è tagliato secondo un arco concen-
trico e di raggio eguale al profilo di quella parte della grande ruo-
ta pure priva di denti, in guisa che tale porzione serve di arresto
durante il passaggio davanti ad essa della parte sdentata della
grande ruota. Alla fine di questo passaggio, un fuso sporgente
dalla ruota incontra un bracciolo portato dal rocchetto ed inoltre
le parti dentate della ruota e del rocchetto ingranano fra loro,
dando luogo al moto circolare del rocchetto.

133. 134.














133-134. - Modificazioni del n. 130. Invece della molla e dell'ec-
centrico calettato sull'albero vuoto si ha un'asta munita d'un peso
D, oppure di un segmento circolare E pesante.


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135-137. - Il dente unico A della ruota conduttrice B viene ad
ogni giro di essa a penetrare in una delle cavità della ruota C, che
avanza di un dente.

Le figure 137 e 138 sono una modifica del 136.


135. 136. 137
.


138. - Arresto di Ginevra, detto croce di Malta, usato per limitare
il numero dei giri nel caricamento negli orologi. La parte con-
vessa a b della ruota B serve d'arresto.


138.


139-141. - Altri arresti per lo stesso scopo.

142. - Raggiunge lo stesso risultato del precedente. Una piccola
ruota B girando fa, col suo unico dente, avanzare a scatti la ruota
A, fra due denti successivi della quale viene ad adattarsi la super-
ficie convessa circolare di B, servendo così di arresto.

143. - La ruota conduttrice C ha un orlo indicato con una linea
punteggiata nella figura. L'esterno di quest'orlo serve di arresto ai
fusi dell'altra ruota A, quando il dito B non ne conduce più al-
cuno.


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142. 143.


Un'apertura praticata nell'orlo permette ad un fuso di penetrarvi e
ad un altro di uscirne. Il dito B è posto nel mezzo di tale apertura.

144. 145.


144. - La circonferenza interna (indicata con linee punteggiate)
dell'orlo della ruota conduttrice B serve d'arresto, contro il quale
riposano due fusi della ruota C. Quando colla rotazione di B in-
terviene il dito A a premere su un fuso e quindi a produrre la ro-
tazione di C, allora un fuso esce dal campo di B per l'apertura in-

feriore, mentre un altro penetra in esso per l'apertura superiore.

145. - Al disco conduttore D è fissata una molla B. Un'altra molla
C è fissata ad un sostegno immobile e serve di arresto alla ruota
dentata A che è indipendente da D. Il disco girando viene a por-
tare la molla B sotto l'azione della molla C, la quale fa flettere e
spingere la molla B contro un dente della ruota A. Questa ruota
allora segue così D finché la molla B non si sarà liberata da C ri-
tornando nella sua posizione primitiva. Allora C interviene an-
cora come arresto.



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