LA SALUTE PRIMA DI TUTTO
in collaborazione con i migliori specialisti
miopia e cataratta addio
LE TECNICHE LASER
PER I MIOPI,
GLI ASTIGMATICI
E GLI IPERMETROPI
LE OPERAZIONI
PER SOSTITUIRE
IL CRISTALLINO OPACO
NEGLI ANZIANI
COME SCEGLIERE
I MIGLIORI
CHIRURGHI OCULISTI
COSTI, RISULTATI
E AVVERTENZE
PER OGNI INTERVENTO
LE LENTI
INTRAOCULARI
PER I FORTI
DIFETTI RIFRATTIVI
LE SOLUZIONI
PIÙ NUOVE
CONTRO
LA PRESBIOPIA
i trattamenti all’avanguardia
per correggere i problemi visivi
i libri di
LA SALUTE PRIMA DI TUTTO
3
LA SALUTE PRIMA DI TUTTO
MIOPIA E CATARATTA ADDIO
A cura della redazione di OK La salute prima di tutto
Direttore responsabile: Eliana Liotta
Hanno collaborato:
Massimiliano Crespi (illustrazioni)
Sakis Lalas (foto di copertina)
Editore: Rcs Periodici Spa, via Rizzoli 8, 20132 Milano
Stampa: GraÄca Veneta Spa, via Malcanton 2,
35010 Trebaseleghe (Padova)
Distribuzione: m-Dis, via Cazzaniga 1, 20132 Milano
© 2011. Tutti i diritti sono riservati: è vietata la riproduzione
anche parziale di qualsiasi testo o immagine
Finito di stampare nel mese di settembre 2011
Con il sostegno di:
Alcon Italia SpA
Amo Abbott
Carl Zeiss
Nidek Medical
SOOFT Italia
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Technolas Perfect Vision
miopia e cataratta addio
I TRATTAMENTI ALL’AVANGUARDIA
PER coRREGGERE I PRobLEMI VISIVI
5
CaPitOLO 1
L
i difetti
rifrattivi
a stragrande maggioranza dei difetti visivi è legata a quelli che gli oculisti chiamano difetti, vizi o
errori di rifrazione: situazioni, cioè, in cui le immagini risultano sfuocate o imprecise sulla retina
difetti
rifrattivi
perché l’occhio è troppo lungo (miopia) o troppo cor-
to (ipermetropia), oppure perché la cornea ha una forma
anomala (astigmatismo). Infine succede, dopo i 40 anni,
che il cristallino invecchia e non riesce più a contrarsi con
l’agilità di sempre: in questi casi, subentra la presbiopia e
diventa difficile leggere da vicino.
In questo capitolo, dopo una spiegazione di come funziona
la vista, puoi trovare un approfondimento sui singoli difetti rifrattivi e sulle correzioni attraverso occhiali, lenti a
contatto e chirurgia.
7
lA stRuttuRA AnAtomicA dell’occHio umAno
azzurri, o marroni, ci si riferisce, appunto, al
colore di questa struttura.
RETINA
CORNEA
CRISTALLINO
MACULA
NERVO OTTICO
■ Pupilla. L’iride ha nella sua parte centrale
un foro, che è la pupilla e si dilata più o meno, a
seconda dell’intensità della luce presente.
■ Cristallino. Dietro la pupilla e l’iride c’è il
PUPILLA
VASI SANGUIGNI
IRIDE
difetti
RifRAttivi
CORPO VITREO
SCLERA
L’occhio è un globo di consistenza dura ed
elastica, tenuto in sede, oltre che dai muscoli, da
fasce, nervi e vasi che vi penetrano. Ecco qual è
la sua struttura anatomica.
■ Cornea. La parte anteriore dell’occhio
è formata dalla cornea, una sottile lamina
trasparente, di forma convessa: l’unico tessuto
dell’organismo che non è attraversato da vasi
sanguigni, ma riceve l’ossigeno e le sostanze
nutritive prevalentemente tramite le lacrime.
■ Sclera. La cornea si continua all’indietro con
la sclera, una capsula fibrosa di colore quasi
bianco: è una sorta di contenitore dell’occhio,
robusto, ma elastico.
■ Iride. Appena dietro la cornea c’è l’iride.
Quando si dice che una persona ha gli occhi
8
cristallino: una lente trasparente, un po’ più
grande di una lenticchia, che ha il compito di
mettere a fuoco le immagini (in termine tecnico
si dice accomodare) e di farle arrivare in modo
corretto sulla retina (la membrana nervosa,
sulla parte posteriore dell’occhio). Per riuscire
a rendere nitide, cioè perfettamente a fuoco, le
immagini di oggetti che si trovano a distanze
anche diversissime fra loro (a pochi centimetri
di distanza o sull’orizzonte...), il cristallino
modifica continuamente la sua forma, grazie
a minuscole fibre muscolari che lo legano alla
parte interna dell’occhio.
■ Corpo vitreo. Dietro il cristallino c’è il corpo
vitreo, una sostanza gelatinosa e trasparente che
riempie la cavità posteriore dell’occhio.
■ Retina. Infine, sul fondo dell’occhio c’è la
retina, che ricopre anche le zone laterali: con
i suoi fotorecettori (le cellule sensibili alle
radiazioni luminose), attraverso il nervo ottico
invia al cervello le informazioni da interpretare.
■ Macula: è la zona ristretta, centrale, della
retina, in cui si concentra la maggior parte delle
immagini. È addetta alla lettura e a tutte le
attività di visione fine e dettagliata.
come funziona
la tua vista
L
’occhio è uno degli organi più com-
Tutto questo non è sufficiente, in verità,
plessi (e meravigliosi, verrebbe da
perché si crei quella che chiamiamo la
dire) del nostro organismo. Se lo parago-
visione. Perché gli impulsi nervosi pro-
niamo a una macchina fotografica, la re-
venienti dalla retina devono essere riela-
tina assume le stesse funzioni della pel-
borati da un’apposita area del cervello, la
licola.
corteccia cerebrale, per poter essere «ge-
Quando la luce, dopo essere passata at-
stibili».
traverso la cornea, la pupilla, il cristallino
Tieni presente che, per una questione di
e il corpo vitreo, raggiunge i fotorecettori
leggi ottiche, tutte le immagini arrivano
(neuroni speciali) della retina, provoca
capovolte sulla retina, e spesso i due oc-
una reazione chimica e fisica che a sua
chi producono impulsi non perfettamente
volta genera un impulso nervoso. E fi-
omogenei, per una serie di piccoli difetti.
nalmente, attraverso minuscole fibre che
Spetta poi alla corteccia raddrizzare, let-
vanno a formare il nervo ottico, l’immagi-
teralmente, queste immagini e renderle
ne arriva al cervello.
coerenti, utilizzabili.
difetti
RifRAttivi
9
miopia
L
a miopia, che provoca una visione
questi valori. I problemi maggiori nascono
sfuocata degli oggetti lontani, è il più
quando esiste una marcata differenza di
diffuso difetto della vista: ne è affetto cir-
miopia fra un occhio e l’altro, perché, in
ca il 30-35% della popolazione mondiale,
questi casi, il cervello non riesce a costrui-
e la percentuale è in lieve ma costante au-
re un’immagine gestibile e tende a soppri-
mento. Si verifica perché, per una serie di
mere quella di uno dei due occhi.
errori nella conformazione dell’occhio, i
raggi di luce che provengono da quelle di-
■ ■ SEMPLICE: è quella classica e più
stanze, dopo avere attraversato la pupilla,
diffusa, che si presenta nell’infanzia o
formano un’immagine bene a fuoco non
dopo la pubertà, si accentua durante l’ac-
esattamente sulla retina (il tessuto nervo-
crescimento corporeo, ha caratteristiche
so), ma in un punto più avanzato. Il miope
difetti
RifRAttivi
benigne e si stabilizza entro i 20-25 anni.
riesce a vedere in modo nitido solo le cose
vicine, o molto vicine.
i tipi
Esistono vari gradi di miopia, da quella
■ ■ CONGENITA: è presente già alla nascita, soprattutto nei bambini prematuri,
e si associa spesso ad altre anomalie del
fondo oculare.
più lieve, che può essere corretta molto
facilmente con gli occhiali, ad altri, rari,
quasi invalidanti.
soprattutto dopo i 30-40 anni, da altera-
Come si sa, la miopia viene misurata in
zioni del fondo dell’occhio che possono
diottrie. Si considera lieve quando è infe-
compromettere la vista (maculopatie, de-
riore a 3-4 diottrie, media o medio-forte
generazioni retiniche centrali e periferi-
fino a 8-9 diottrie, elevata al di sopra di
10
■ ■ DEGENERATIVA: è caratterizzata,
che e, in casi estremi, distacco di retina).
LA teStiMONiANZA
vANeSSA iNcONtRAdA: Mi MANcANO due diOttRie peR OcchiO
difetti
RifRAttivi
MILESTONE
Sono miope, due e mezzo da una parte e
due dall’altra. Io non ci vedo proprio. Per
dire, un gobbo non riuscirei mai a leggerlo. Mi consolo, dicono che le attrici miopi
hanno uno sguardo più intenso.
Vanessa Incontrada è un’attrice e conduttrice
televisiva spagnola naturalizzata italiana. Nata
a Barcellona nel 1978, ha condotto su Canale 5
il programma Zelig per sei anni, fino al 2010, al
fianco di Claudio Bisio.
11
■ ■ SENILE: compare durante la fase ini-
■ ■ FATTORI AMBIENTALI. Al di là dei
ziale della cataratta, quasi sempre dunque
fattori genetici (decisivi, nel caso della
nelle persone anziane.
miopia), si è molto discusso anche sull’influenza dell’ambiente e delle abitudini di
■ ■ TRANSITORIA: è provocata da in-
vita. Quanto conta l’uso che facciamo de-
fiammazioni
diabete
gli occhi, nello sviluppo e nell’incremento
scompensato, glaucoma, e si attenua, o
della miopia? Già alla fine dell’800 è sta-
scompare, quando il disturbo «principale»
ta proposta una teoria, che tuttora viene
viene curato.
considerata verosimile: la miopia compa-
oculari,
traumi,
le cause
rirebbe, nelle persone predisposte geneticamente, per un uso eccessivo dell’ac-
Nella maggior parte dei casi la miopia è
dovuta a una lunghezza eccessiva dell’oc-
eccetera).
re), per una predisposizione genetica che
Questa teoria solleva, da sempre, aspri
porta le immagini a ritrovarsi a fuoco nel
dibattiti. A suo favore si possono consi-
punto sbagliato. Ogni millimetro di troppo
derare diverse circostanze. Innanzitutto
(nell’asse antero-posteriore) provoca un
è frequente osservare, e i dati statistici lo
difetto visivo di circa tre diottrie. L’allun-
confermano, che la miopia di grado lieve
gamento eccessivo, nel caso di miopie ele-
o medio inizia a comparire in età scolare,
vate, può creare forti tensioni alla retina,
specialmente nel passaggio tra le classi ele-
che viene «tirata» troppo e, con il tempo
mentari e medie, cioè nel momento in cui
(o in seguito a un trauma), può lacerarsi
le ore necessarie per lo studio e l’impegno
in uno o più punti e a volte staccarsi. Per
visivo, e quindi accomodativo, aumentano.
questo le persone molto miopi devono far-
È possibile, secondo alcuni studiosi, che
si controllare spesso dall’oculista.
guardare per lungo tempo oggetti vicini,
In altri casi, la miopia è causata da una
come i libri, causi uno spasmo accomoda-
curvatura eccessiva della cornea o del
tivo durevole. Forse la miopia scolastica è
cristallino, sempre per una serie di errori
interpretabile in questo senso.
presenti nel Dna.
12
di attività visiva da vicino (lettura, cucito
chio (in termini tecnici, del bulbo ocula-
difetti
RifRAttivi
comodazione. In pratica, per un eccesso
Ma non basta: le statistiche confermano
che la percentuale di persone miopi au-
ma, tranne poche forme patologiche (di-
menta anche durante la vita universitaria
fetto in forma grave, con compromissione
e fra chi si occupa di lavori in cui gli occhi
delle strutture interne dell’occhio), non
vengono assiduamente impiegati nell’at-
può essere considerata ereditaria.
tento controllo di oggetti minuti. È stato
In altre parole, non è detto che nascano
anche dimostrato che la visione da vicino
figli miopi da genitori che hanno questo
fa aumentare la pressione nel corpo vitreo,
problema (anche se la percentuale è più
e questa condizione può causare l’allunga-
alta, rispetto ai figli di genitori non miopi).
mento del bulbo e quindi un’errata messa
Allo stesso tempo, possono nascere figli
a fuoco. Inoltre si ipotizza che l’alternanza
miopi da persone che non lo sono.
fra lo stress meccanico di compressione
I ricercatori non sono ancora riusciti a
durante l’accomodazione e lo stress ten-
dare una risposta definitiva, anche se esi-
sivo quando si rilascia l’accomodazione
stono diversi studi sull’argomento. Uno
possa essere una causa della deformazio-
dei più ampi, su 1.979 bambini di età com-
ne della sclera, alla base dell’allungamen-
presa fra i 7 e i 9 anni, è stato eseguito
to del bulbo.
dall’équipe di Seang-Mei Saw, all’Univer-
Infine è stato notato (e alcuni studi lo
sità di Singapore.
dimostrano) che i ragazzi poco attenti ai
Ebbene, la percentuale di miopia è risul-
libri e molto di più all’attività fisica e spor-
tata del 28% per i bambini di 7 anni, 34%
tiva sviluppano in percentuale minore la
per quelli di 8 anni e del 43% per i bambini
miopia. I detrattori di questa teoria ribat-
di 9 anni, con una maggiore probabilità di
tono dicendo che la miopia, in realtà, si
miopia tra i piccoli che avevano i genitori
manifesta anche in soggetti analfabeti e
miopi e tra quelli con un migliore quozien-
in chi svolge lavori per i quali è utilizza-
te intellettivo (Q.I.) e dunque, presumibil-
ta poco la vista da vicino. Inoltre ci sono
mente, con una più alta propensione alla
molte persone dedite a lavoro con oggetti
lettura.
vicini che non sviluppano mai la miopia.
Lo studio non ha evidenziato, però, alcun
difetti
RifRAttivi
gene responsabile direttamente della mio■ ■ LA MIOPIA È EREDITARIA? La mio-
pia (probabilmente il difetto è dovuto alla
pia ha una forte base genetica, dicevamo,
combinazione di più geni).
13
astigmatismo
L
’astigmatismo è un difetto provocato
del bordo delle palpebre e cefalea, sono i
dal fatto che la cornea presenta una
segni persistenti di un difetto astigmatico
forma ovoidale invece che sferica: tale
tipo di curvatura non permette la messa
che da solo, è quasi sempre associato alla
solo punto, ma su diversi piani. Ciò com-
miopia o all’ipermetropia. In questo caso,
porta una scarsa e imprecisa visione sia da
a seconda della posizione dei due fuochi
lontano che da vicino. Un punto luminoso
rispetto alla retina, si può avere: astigma-
viene percepito come se fosse allungato e
tismo miopico, quando la linea focale cade
un cerchio come un’ellissi.
davanti alla retina, e astigmatismo iperme-
L’astigmatismo non presenta la progressio-
tropico, se la linea focale cade dietro alla
ne tipica della miopia, ma l’uso di occhiali è
retina. L’astigmatismo può anche essere
fondamentale per fornire una buona visio-
misto: una linea focale è miope, cade cioè
ne e prevenire i tipici disturbi di affatica-
davanti alla retina, mentre l’altra è iperme-
mento visivo, che compaiono anche dopo
trope e cade dietro la retina.
brevi periodi di applicazione alla lettura,
L’astigmatismo si classifica ancora in lieve
al videoterminale o alla guida. Bruciori e
(da 0 a 1 diottrie), medio (da 1 a 2 diot-
arrossamenti, accompagnati da irritazione
14
L’astigmatismo, che può presentarsi an-
a fuoco delle immagini sulla retina in un
difetti
RifRAttivi
non adeguatamente corretto.
trie) e forte (superiore a 2 diottrie).
ipermetropia
L
’ipermetropia, presente in oltre il 20%
trope vede sempre peggio gli oggetti vicini,
della popolazione, è il difetto visivo che
per la comparsa della presbiopia. Se il difet-
permette di vedere bene gli oggetti lontani,
to non viene corretto con occhiali, a lungo
mentre rende difficoltosa la visione di quel-
andare si manifestano disturbi come mal di
li vicini (e dunque crea problemi di affati-
testa, rapido affaticamento visivo durante
camento alla lettura). L’origine è genetica:
la lettura o, quando si è di fronte al com-
l’occhio si allunga troppo poco rispetto alla
puter, arrossamento degli occhi, bruciori,
norma e, al contrario di quello che avviene
stanchezza mentre si guida l’auto.
nella miopia, le immagini vengono messe a
fuoco dal cristallino oltre la retina.
difetti
RifRAttivi
L’ipermetropia lieve (fino a una diottria)
può essere compensata soprattutto in giovane età con un certo sforzo visivo; quella
media (fino a tre diottrie) o elevata (oltre
le tre) richiede l’uso permanente di occhiali
o lenti a contatto. Oltre i 40 anni, l’iperme-
M. CRESPI
Occhio normale
Occhio ipermetrope
Occhio miope
15
presbiopia
È
uno degli inconvenienti visivi più
comuni con il naturale processo di
che da vicino, perché attraverso l’acco-
re, è dovuto alla perdita di elasticità del
modazione (una serie di micromovimenti,
cristallino (la lente interna).
che ne modificano la forma) mette a fuoco
Il risultato è un’aumentata difficoltà nel-
le immagini sulla retina.
la visione da vicino. Insomma, la presbio-
Dopo i 40 anni questa elasticità comincia
pia rappresenta la fisiologica evoluzione
a venir meno, e per vedere da vicino ni-
dell’occhio negli anni.
tidamente, come ben sanno i presbiti, si
Nell’occhio sano e normale del bambino e
16
te di vedere chiaramente sia da lontano
invecchiamento dell’occhio: in particola-
difetti
rifrattivi
delle persone giovani il cristallino permet-
deve allontanare l’oggetto.
La teStiMONiaNZa
cOriNNe cLery: cON L’età NON LeggO più beNe da viciNO
difetti
rifrattivi
MILESTONE
Con l’età sono diventata presbite e ora
mi ritrovo costretta a usare gli occhiali da
vicino quando devo leggere. Mi diverto a
variare i colori delle lenti e ad abbinarli
con i vestiti. Dal turchese al rosa.
Corinne Clery, attrice nata a Parigi nel 1950, ha
lavorato molto in Italia, per esempio nella serie
Rai Incantesimo. Il suo primo film di successo
è stato Histoire d’O (1975) e una delle parti per
cui viene ricordata è la Bond girl di Moonraker
(1979), al fianco di Roger Moore.
17
le visite dall’oculista
P
er le persone sane, se non esistono par-
ficare che non siano presenti danni al vitreo
ticolari esigenze e in assenza di sintomi,
o alla retina.
si consiglia una visita oculistica preventiva
difetti
rifrattivi
ogni due-tre anni. Ma i controlli per verifica-
■ ■ A QUATTRO MESI. Al quarto mese
re la salute dell’occhio iniziano già in ospeda-
è necessario un controllo dal pediatra con
le alla nascita. Ecco le tappe, età per età.
prove di stimolazione visiva. Il bambino dovrebbe già essere in grado di seguire il dito,
■ ■ ALLA NASCITA. Dopo il parto, i pe-
convergere con gli occhi e mantenere la
diatri dell’ospedale devono riscontrare nel
convergenza. L’assenza di questi elementi,
neonato il cosiddetto riflesso rosso retinico,
l’esistenza di lacrimazione, di nistagmo (mo-
attraverso una luce emessa da un oftalmo-
vimenti ritmici dei globi oculari), risposte
scopio sul fondo dell’occhio. Il controllo con-
anomale alla chiusura prolungata di un oc-
sente di esaminare il cristallino e individuare
chio esigono sorveglianza ed esami comple-
in modo precoce una sua eventuale opaciz-
mentari.
zazione, sintomo di cataratta congenita. Nei
bambini nati pretermine e in ogni caso in cui
si sospetti un problema visivo, occorre una
compito di osservare la capacità del bambi-
visita dall’oculista per esaminare in modo
no di seguire con lo sguardo piccoli oggetti e
approfondito il fondo dell’occhio e per veri-
18
■ ■ ENTRO I 12 MESI. Ai genitori spetta il
accorgersi precocemente di un eventuale di-
fetto visivo. Per verificarlo, si copre un occhio
ipermetropia o astigmatismo (la conseguen-
del piccolo e, se il bambino non si agita, vuol
za è il cosiddetto occhio pigro). L’esame, che
dire che con l’altro occhio ci vede, se invece
si chiama stereotest di Lang, si fa tramite
cerca di sfuggire all’ostacolo significa che c’è
un’apposita tavoletta: il bambino deve guar-
un problema, da approfondire dall’oculista.
dare una serie di figure che sono riconoscibili
Entro il primo anno di vita, anche se il bam-
solo se tutti e due gli occhi vengono utilizzati
bino non è in grado di collaborare e anche
dal cervello per formare l’immagine.
difetti
rifrattivi
se il genitore ritiene che il neonato non abbia bisogno del medico, la visita oculistica
■ ■ A QUATTRO ANNI. A quattro anni è
permette di valutare l’eventuale presenza di
importante portare il figlio dall’oculista per
malattie congenite (come cataratta, glauco-
un controllo. Questa è un’età in cui il cervel-
ma, strabismo) e la presenza di importanti
lo appare ancora molto plastico ed eventuali
difetti di vista.
problemi possono essere ancora risolti: in
particolare, l’ambliopia. Il medico misura,
■ ■ A DUE-TRE ANNI. L’oculista deve con-
con appositi strumenti, la curvatura della
trollare, intorno ai due-tre anni, che non ci
cornea. Poi, con una lampada a fessura esa-
sia ambliopia, cioè un deficiti visivo causato
mina l’iride, il cristallino e la cornea. Misura,
per lo più da una forte differenza di potere
infine, gli eventuali difetti visivi con l’auto-
visivo fra i due occhi, dovuta in genere a
refrattometro, esclude la presenza di uno
19
strabismo ed esamina il fondo dell’occhio
individuare eventuali difetti di rifrazione.
dopo avere indotto, con apposite gocce, la
dilatazione della pupilla.
■ ■ DA40A60ANNI.Unavisitaognicinque-
■ Una visita analoga si rende necessaria
sei anni è sufficiente perché l’oculista possa
poco prima dell’inizio delle elementari, per
accertare il grado di presbiopia e l’eventuale
identificare possibili disturbi visivi che pos-
presenza di cataratta, oltre che misurare la
sono rendere difficile l’attività a scuola.
pressione interna dell’occhio per escludere
■ Nei casi in cui il figlio abbia problemi nel-
l’insorgere del glaucoma, malattia che causa
la visione o quando uno dei genitori è assai
il progressivo restringimento del campo visi-
miope, la prima visita va anticipata a tre
vo e serie conseguenze per la vista.
anni, anche se è difficile ottenere risposte
attendibili da un bimbo così piccolo durante
i test con le figure.
difetti
RifRAttivi
■ ■ OLTRE 60 ANNI. I controlli vanno fatti
ogni due-tre anni per escludere la cataratta
e malattie come glaucoma o degenerazione
■ ■ FINO A 40 ANNI. Specie nell’adolescen-
maculare senile. Qualora si abbia la sensazio-
za serve un controllo ogni due-tre anni per
ne che qualcosa non va, subito dall’oculista.
gli occhiAli dA sole più AdAtti peR ogni difetto visivo
A ogni difetto visivo gli occhiali da sole più
adatti.
■ Chi vede male da lontano scelga lenti dai
colori caldi, come il marrone, perché l’occhio
miope si adatta meglio a uno spettro di luce più
vicina all’infrarosso. No invece a lenti rosse,
fucsia o gialle, che non garantiscono alcuno
schermo contro le radiazioni dannose.
20
■ Per gli ipermetropi e per i presbiti vanno
bene le lenti dai colori freddi come il verde
scuro o il verde-grigio.
■ Chi ha occhi molto chiari o ha subito
un’operazione di Prk o Lasik per la correzione
della miopia (vedi cap. 2) scelga lenti grigioscure e specchiate, che hanno anche il pregio di
ridurre il riverbero delle superfici d’acqua.
le correzioni
dall’ottico
G
li occhiali e le lenti a contatto sono
più sottili ai bordi e più spesse al centro,
il metodo semplice per correggere i
per l’ipermetropia. Le lenti negative ten-
difetti rifrattivi, specie se lievi.
gli occhiali
dono a rimpicciolire l’occhio e le immagi-
difetti
RifRAttivi
ni; quelle positive a ingrandirle.
Se non è presente anche l’astigmatismo,
Gli occhiali permettono di correggere la
si usano, di norma, lenti sferiche (che
maggior parte dei difetti rifrattivi, e cioè
hanno le pareti, cioè, curve come quelle
miopia, astigmatismo, ipermetropia e
di una sfera). Altrimenti, per correggere
presbiopia (benché quest’ultima sia da
anche l’astigmatismo, si ricorre a lenti to-
considerarsi una situazione fisiologica,
riche (con un «profilo» più simile a quel-
piuttosto che un difetto), grazie alla loro
lo di una palla da rugby).
capacità di concentrare o far divergere
i raggi luminosi, indirizzandoli in modo
■ ■ LENTI DI VETRO. Il vetro è stato il
adeguato sulla retina.
primo materiale impiegato, fin nei tempi
Esistono fondamentalmente due tipi di
antichi, per la costruzione delle lenti of-
lenti: negative (divergenti) e positive
talmiche e a lungo è rimasto pressoché
(convergenti). Le prime, più sottili al
l’unico. I vantaggi, rispetto alla plastica
centro e più spesse ai lati, si utilizzano
(oggi sicuramente preferita per le sue
per correggere la miopia. Le seconde,
caratteristiche di leggerezza e resistenza
21
agli urti), restano la trasparenza, la pu-
■ ■ LENTI BIFOCALI. Vengono così
rezza e la qualità ottica. Il vetro è anche
chiamate perché presentano due zone
molto più resistente alle abrasioni (i graf-
differenti: una superiore, normalmente
fi) rispetto alla plastica e dura di più.
più ampia, che permette di vedere bene
Alcune miscele di vetro, contenenti tita-
gli oggetti lontani, mentre quella inferio-
nio o lantanio, hanno un potere di rifra-
re, chiamata lunetta, viene utilizzata per
zione (cioè la capacità di deviare la luce)
la visione da vicino. Queste lenti sono
altissimo, e - a parità di miopia o iper-
adatte alle persone che hanno difetti vi-
metropia - permettono di ottenere lenti
sivi e necessitano di occhiali e che, dopo i
con uno spessore più ridotto, rispetto a
40 anni, diventano anche presbiti. L’effet-
quelle tradizionali.
to estetico non è però dei migliori. Inoltre,
la lunetta crea un salto di immagine che
■ ■ LENTI DI PLASTICA. La plastica è
il materiale più diffuso per la realizzazio-
un effetto sgradevole che, a volte, provo-
ne di lenti oftalmiche, quando si vogliono
ca un senso di affaticamento per l’occhio.
prodotti leggeri, sottili e in grado di resi-
Un tempo molto diffuse, queste lenti sono
stere agli urti senza rompersi (e quindi
sempre più frequentemente sostituite
senza danneggiare gli occhi), pur mante-
difetti
RifRAttivi
interrompe la visione, sdoppiandola, con
dalle lenti multifocali, o progressive.
nendo una buona qualità ottica.
Il capostipite di questi materiali è un polimero, prodotto per la prima volta nel
Le lenti a contatto mantengono l’aspetto
1940, che viene chiamato Columbia Re-
naturale del viso e permettono lo svolgi-
sin CR 39 e tuttora rappresenta la lente
mento anche di quelle attività, come lo
infrangibile di base.
sport, in cui gli occhiali possono creare
L’attuale tecnologia della lavorazione del-
problemi. In più, non alterano le immagini
la plastica ha portato all’introduzione an-
(le lasciano nelle loro dimensioni reali) e
che del policarbonato, una sostanza che
migliorano la visione spaziale, grazie alla
ha una maggiore resistenza agli urti, ma
possibilità di un più ampio campo visivo,
rende le superfici esterne più morbide e
altrimenti ridotto dai limiti posti dall’am-
soggette ai graffi.
22
le lenti a contatto
piezza della montatura dell’occhiale.
LA teStiMONiANZA
ARiSA: gLi OcchiALi viStOSi hANNO AiutAtO LA MiA pOpOLARità
difetti
RifRAttivi
La mia miopia (leggera, una diottria e mezzo, con mezza diottria di astigmatismo) non l’ho mai presa come
una iattura. Anzi, nel mio caso, l’avere indossato un
tipo particolare di occhiali, così vistosi, mi ha aiutato a
essere più riconoscibile e piacevole, almeno credo.
Arisa, nome d’arte di Rosalba
Pippa, è nata a Genova nel 1982. Ha
raggiunto il successo partecipando
a Sanremo nel 2009 con la canzone
Sincerità, che ha vinto la categoria
«Nuove proposte».
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MiopiA più pResbiopiA: pRegi e difetti degli occhiAli pRogRessivi
difetti
RifRAttivi
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richiedono un lungo periodo di adattamento.
I vantaggi sono notevoli: oltre alla comodità
dell’avere un unico paio di occhiali, bisogna
aggiungere la sicurezza psicologica di poter
dominare l’ambiente circostante in tutte le
dimensioni e direzioni. Nei negozi di ottica
più avanzati è anche possibile ottenere lenti
progressive create sulle esigenze dei singoli
clienti, variando l’ampiezza delle diverse zone
ottiche. Per esempio, chi ha la necessità di
guidare a lungo, quotidianamente, può farsi
preparare una lente con una maggiore area di
visione per lontano. Chi svolge un’attività al
computer preferirà, invece, l’area per la visione
intermedia. Un insegnante, infine, darà maggiore
spazio all’area per la lettura da vicino.
M.CRESPI
Gli occhiali più apprezzati per i miopi che sono
diventati presbiti? Quelli con lenti progressive.
Queste lenti presentano una zona per vedere
lontano e una per gli oggetti vicini (come le
bifocali), ma queste due aree sono unite tra loro
da una sorta di canale, detto «di progressione»,
che permette anche la visione degli oggetti a
una distanza intermedia (all’interno del canale il
presbite deve muovere gli occhi e non la testa).
Le progressive, però, non sono esenti da difetti:
in particolare, possono mostrare distorsioni
ottiche e astigmatismi di superficie nelle zone
periferiche. Infatti, al di fuori del canale di
visione per il vicino, la visione risulta scarsa
e distorta a causa della geometria della lente.
Falsi, invece, i miti secondo cui queste lenti
La stragrande maggioranza delle lenti a
■ ■ LENTI MORBIDE. Oggi circa il 90%
contatto viene applicata per la correzio-
delle lenti a contatto vendute nel mondo
ne della miopia medio-lieve. Queste lenti
sono morbide, molto più facili da tollera-
possono essere utilizzate, in realtà, anche
re rispetto a quelle semirigide. Le morbi-
per correggere miopie elevate, e iperme-
de vengono consigliate, di norma:
tropia, astigmatismo, cheratocono.
■ a persone dinamiche e sportive;
In altri casi, permettono di migliorare la
■ a pazienti con palpebre spesse e molto
visione a chi soffre di albinismo, aniridia
toniche;
(assenza dell’iride), colobomi (malfor-
■ a pazienti con difetti refrattivi regolari
mazioni) iridei, midriasi fissa (eccessiva
e con cornee con profilo regolare;
dilatazione della pupilla), daltonismo,
■ a pazienti con lacrimazione buona, sia
ambliopia (il cosiddetto occhio pigro),
dal punto di vista qualitativo, che quan-
diplopia (sdoppiamento delle immagini).
titativo.
difetti
RifRAttivi
sguARdo blu notte e veRde sMeRAldo A Rischio
Le lenti a contatto colorate? Con cautela.
Attira l’idea di poter sfoggiare uno sguardo
verde smeraldo o blu notte. Ma attenzione:
a differenza di quelle trasparenti, bisogna
ricordarsi di toglierle dopo quattro-cinque
ore e di non portarle tutti i giorni. Come mai?
Perché i coloranti presenti sulla superficie
diminuiscono la permeabilità della cornea
all’ossigeno. Le conseguenze possono
essere aumento della sensibilità, bruciore,
arrossamento, vista offuscata. In presenza di
questi sintomi è bene togliere subito qualsiasi
tipo di lente e farsi visitare da un oculista, che
verificherà anche eventuali intolleranze.
Se prolungata, l’ipossia, cioè la carenza di
ossigeno, può provocare l’ulcera corneale,
una piccola ferita nel sottile strato trasparente
nella parte anteriore dell’occhio: si manifesta
con dolore intenso, lacrimazione eccessiva,
fotofobia (fastidio nei confronti della luce)
e rischia di danneggiare la vista in modo
permanente. Come per le lenti correttive,
un’attenta manutenzione e la pulizia sono
fondamentali per prevenire depositi di sostanze
estranee in superficie, che potrebbero dare
origine a fenomeni allergici e a infezioni oculari.
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teLeviSiONe, È megLiO Se LA tieNi A diStANzA
Se c’è qualche mamma che raziona la tv ai
propri figli sostenendo che danneggia la vista,
dovrà pensare a una scusa migliore. A oggi
non esiste alcuna seria ricerca scientifica che
colleghi miopia, astigmatismo o qualsiasi altro
difetto visivo alla televisione. Questo non vuole
dire che passare ore davanti a film, fiction e talk
show non crei dei fastidi o non stanchi gli occhi,
né tantomeno che non ci siano delle regole da
seguire quando si sta di fronte allo schermo.
■ Almeno a due metri e mezzo. Tutti
difetti
RifRAttivi
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devono rispettare la distanza di comfort visivo
dall’apparecchio: due metri e mezzo è la soglia
minima per evitare che lo stimolo luminoso
sia troppo forte e possa far insorgere disturbi
temporanei: bruciori, lacrimazioni, il cosiddetto
doppio alone, ovvero l’incapacità di cogliere
bene i contorni delle cose, ma anche mal di testa
e la tipica pesantezza oculare. Anche troppo
lontano, però, non va bene, dato che essere
costretti ad aguzzare la vista per cogliere bene le
sfumature dà gli stessi problemi dell’eccessiva
vicinanza. Impossibile indicare una distanza
massima: ciascuno deve, è il caso di dirlo,
ascoltare i propri occhi e valutare anche in
base alle dimensioni del proprio schermo. Se
fanno fatica a mettere a fuoco, o non colgono i
dettagli, è bene sottoporsi a una visita oculistica
per diagnosticare eventuali difetti.
Lo stesso vale per l’angolazione rispetto
allo schermo: non esiste una regola, l’unica
indicazione da seguire è quella dei propri occhi.
Se ci si accorge che fanno fatica, che lacrimano
o bruciano, è necessaria una visita dall’oculista.
Se si è miopi o si hanno altri difetti visivi, è
necessario utilizzare le lenti correttive. Non
è solo un’ovvia questione di comodità: ci si
espone a bruciori e lacrimazioni per lo sforzo
visivo e la percezione di un’immagine non
nitida.
■ Plasma o Lcd è meglio. Infine, una
riflessione sulla qualità dell’immagine:
nessuna ricerca ha dimostrato differenze tra
i vecchi schermi a tubo catodico e quelli di
nuova generazione a cristalli liquidi (gli Lcd)
o al plasma, ma è certo che quanto migliore
è l’immagine, tanto minore è lo sforzo che
l’occhio fa per coglierla. Perciò è consigliabile
evitare di guardare a lungo una tv in cattivo
stato, oppure a immagini disturbate come quelle
dei canali non perfettamente sintonizzati.